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Schierarsi con la parola. La letteratura black: una lista dal Pen Club.

n qualità di organizzazione formata da scrittori, lettori e persone che credono nel potere trasformativo della parola, il PEN America si dedica alla ricerca di verità condivise, alla promozione del progresso sociale e alla costruzione di un mondo più equo. Ci schieriamo quindi in solidarietà con gli scrittori e gli artisti – e con la comunità letteraria in generale – impegnati nella battaglia per mettere fine al razzismo, e alla violenza ad opera della polizia.

Dai, che ce la fai!

Oggi mentre facevo colazione ho ascoltato  una intervista ad una signora che si occupa di aiutare le persone dal punto di vista psichiatrico. Tra le tante cose interessanti ha detto una frase che mi ha davvero colpito molto: oggi, soffriamo in modo diverso.

Il mio cuore ha saltato un battito. Eh!, si: lo fa sempre quando riconosce una cosa per vera.

Susan Sontag: ritratto dell’intellettuale da giovane

Susan Sontag è stata una di quelle intellettuali pubbliche che gli americani chiamano social critic, impegnata e appassionata sia sul fronte politico sia su quello delle arti e delle lettere. È stata caustica e sensibile autrice di saggi e discorsi sul potere delle immagini, sulla pace e sulla guerra, sulle concezioni sociali di malattie come il cancro o l’Aids ma anche di romanzi (Il benefattoreIl kit della morteL’amante del vulcano) e commedie teatrali (dalla riscrittura ibseniana Donna del mareCosa viviamo ora sull’Hiv).

Terra di nessuno (piena di zinco)

(ndr) per farsi una idea delle superfici: Stato del Vaticano:0,44 KM2, Moresnet:3,4 KM2, Repubblica di San Marino:61,2 KM2

1815. Congresso di Vienna. Si devono ritracciare i confini dopo che è passato il tornado napoleonico. C’è fretta. Le cartine non sono precisissime e forse il pennarello ha la punta grossa. Non si sa, perché quei documenti sono spariti nel nulla. Alla cartina sono collegati alcuni articoli del trattato per definire meglio le spartizioni, perché tutti cercano di avere il massimo e arraffare qualche territorio in più. Qualora ci fossero dubbi se ne occuperanno delle commissioni bilaterali per tracciare i confini con più precisione ed evitare che alcune case vengano tagliate a metà dalla linea di confine.

Inafferabile, inclassificabile, ambiguo. Michel Houellebecq, insomma.

Certi esseri provano molto presto una spaventosa impossibilità a vivere per loro stessi. Per dirla tutta, non sopportano assolutamente di vedere la propria vita in faccia, e di vederla nella sua interezza, senza zone d’ombra, senza sfondi.

Inafferrabile, inclassificabile, irriducibilmente ambiguo: Michel Houellebecq, immancabilmente, ci sfugge. Da scrittore, esplora tutti i generi: poesia, romanzo, saggio; ma moltiplica anche le fughe dal campo letterario: nel cinema, dietro e davanti la cinepresa; nella musica – che si improvvisi cantante o che i suoi testi diano luogo ad adattamenti; nell’arte – anche qui come artista a tutti gli effetti o come oggetto d’ispirazione.

Le tante storie dell’Arte nelle vite di coloro che l’hanno portata a noi

Venerdì 3 dicembre, alle ore 17:00, nella splendida cornice di Palazzo Della Corgna, Città della Pieve presenta in prima nazionale il volume di Antonio Capitano “Cronache dal mondo dell’arte. Storie curiose di artisti e dintorni” Albeggi Editori.
Ne discuteranno l’Assessore alla Cultura Luca Marchegiani (che ha avuto un ruolo attivo nella scoperta dei frammenti del Gozzoli) con letture “ad alta voce”, dell’ambasciatrice della lettura Marianna Scibetta, di alcuni “frammenti” del libro.

Antonio Capitano, saggista e ambasciatore della lettura (recentemente nominato dal Cepell del Ministero della Cultura) nelle sue pagine dedica un significativo spazio anche alla figura di Benozzo Gozzoli, straordinario pittore che ha lasciato il segno del suo passaggio a Città della Pieve.
L’occasione della presentazione è dunque quella di sublimare questi “frammenti di un periodo luminoso” attraverso la riscoperta di questi immensi artisti che meritano una speciale attenzione in una Città rappresentativa e simbolica per l’intera storia dell’arte.

La recente scoperta degli affreschi attribuiti al Gozzoli da validissimi studiosi permette di ricostruire una diversa storia locale che immediatamente diventa universale. Il saggio di Antonio Capitano si sofferma su ritratti poco noti da sembrare quasi inediti di artisti dal valore universale e dalla vita non sempre semplice se non addirittura avventurosa. E, in vista dei 500 anni dalla morte di Pietro Vannucci detto il Perugino, restituire la giusta luminosità a tale artista probabilmente troppo oscurato sia dai suoi contemporanei, sia dalla critica.

Ci si può fidare della scienza?

È stato particolarmente interessante seguire l’ International Booker Prize di quest’anno poiché i libri selezionati adottano tutti un approccio creativo alla forma, al genere e alla narrativa nel raccontare le loro storie.  Non sono sorpreso, intendiamoci, il premio ha acquisito una tradizionale capacità di stupire anche i lettori più raffinati confermato con il giusto premio riconosciuto quest’anno al libro: At night all blood is black, del francese di nascita e senegalese di crescita, David Diop già vincitore, tra l’altri, del più importante premio letterario francese, il Goncourt, con Frère d’âme (tr. Fratelli d’anima, Neri Pozza 2019). Brevemente, la storia nel libro sconosciuta ai più, è quella dei senegalesi che combatterono per la Francia sul fronte occidentale durante la prima guerra mondiale. >>

particolare copertina Taleb, cigno nero, il saggiatore

ll Cigno Nero del nuovo secolo

Il Coronavirus ha cambiato la faccia del mondo in meno di un mese: la metà delle persone del pianeta è chiusa in casa. Un evento così catastrofico lo abbiamo letto solo nei romanzi di fantascienza mai immaginando di entrare a farvi parte come protagonisti.  La malattia ha cambiato le nostre giornate ma anche quelle che verranno; l’economia, infatti, lancia il grido d’allarme sulla difficile ripresa che ci aspetta dopo l’emergenza. L’occasione giusta, in questi giorni di clausura forzata, per riprendere in mano un libro tanto attuale quanto il suo titolo in copertina: “Il Cigno nero”.

Dal punto di vista comunista

Il libro di Slavoj Žižek “Dal punto di vista comunista” pubblicato da Ponte alle Grazie, oggetto delle righe che seguono, è una raccolta di interventi che il filosofo ha scritto dal 2017 al 2019. Ha il vantaggio di raccogliere un paio di anni di articoli e di saggi in unico volume consentendo al lettore di farsi un’idea del punto di vista del grande intellettuale su temi di attualità oltre che di argomenti assai cari al filosofo quali gli studi di economia politica. Il libro può essere letto anche come il tentativo di interpretare cose assai difficili con interventi assai divertenti. La cui cosa può risultare irritante o affascinante, vista l’attitudine di Žižek a esprimersi con un particolare senso di umorismo.