L’Intelligenza Artificiale minaccia la scrittura?

foto di robot che scrivono
   Tempo di lettura: 5 minuti

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E’ l’applicazione più gettonata degli ultimi tempi, ChatGPT ha guadagnato traffico e attenzione in misura esponenziale con la conseguenza di aprire la strada ad infinite analisi e discussioni sui media online. Molti sono stati i giudizi positivi di coloro che hanno cominciato ad usare il chatbot basato sull’intelligenza artificiale, tanti utenti che lo definiscono uno “strumento pulito”, “la più grande rivoluzione nella storia della tecnologia”, ecc.
Ma perché ChatGPT fa impazzire le persone? 

Cos’è ChatGPT?

Noto come “macchina linguistica” o “chatbot AI online”, è uno strumento sviluppato da Open AI, azienda nata dall’incontro tra Sam Altman ed Elon Musk,  che utilizza statistiche, auto-apprendimento supervisionato e auto-apprendimento di rinforzo per indicizzare frasi, frasi e parole. 

Anche se la tecnologia non possiede una vera “intelligenza”, può risolvere problemi di codifica, rispondere a domande, riassumere informazioni, scrivere articoli o saggi ben strutturati e molto altro ancora.

ChatGPT si basa sul framework GPT-3, uno dei modelli linguistici più avanzati ed estesi. Questo strumento tecnologico è addestrato e programmato per imitare schemi di scrittura, evitare determinate forme di conversazione e persino imparare dalle domande degli utenti che ne fanno uso. Pertanto, la versione più avanzata può perfezionare le risposte man mano che si pongono più domande e memorizzare ciò che si apprende per gli altri.

Cosa si intende per GPT in ChatGPT?

E’ opportuno segnalare che l’applicazione di cui si tratta rientra nel più ampio spettro dei c.d. modelli di intelligenza artificiale conversazionale. GPT, acronimo di Generative Pretraining Transformer, è uno strumento particolarmente potente finalizzato a riprodurre il funzionamento di una struttura di rete neurale capace di elaborare linguaggio naturale, tradurre, generare testo. 

O, per meglio dire, Generare un testo grazie alla Trasformazione di dati e nozioni che l’algoritmo ha acquisito e su cui si è Pre-allenato.

E questo è ciò che rende quasi umano ChatGPT quando lo si usa.

Approfondimento sull’API OpenAI

L’API OpenAI (Application Programming Interface) è lo strumento messo a disposizione degli sviluppatori che desiderano sfruttare al massimo l’ottimizzazione dei modelli linguistici. OpenAI ha lanciato ChatGPT il 30 novembre 2022. Al momento è possibile   utilizzare gratuitamente il chatbot ChatGPT direttamente dal sito Web di OpenAI, indicando per l’utilizzo educativi e non commerciali.

Questo perché OpenAI è attualmente nella fase di feedback e lo scopo dei suoi creatori è quello di spingere quante più persone possibili a utilizzare il proprio chatbot.

L’azienda, utilizzando le interazioni tra gli utenti e i meccanismi di intelligenza artificiale migliorerà l’applicazione man mano che implementerà e aggiornerà il suo database con i dati su come gli esseri umani si esprimono, scrivono e parlano.

In ogni caso OpenAI ha rilasciato anche una versione a pagamento destinata a chi ne vuole fare un uso professionale e non è difficile prevedere che la vendita di questa tecnologia e delle progressive versioni frutterà molti introiti.

Gli aspetti tecnici di ChatGPT

Il cuore dello strumento è GPT-3, un modello di previsione linguistica autoregressivo, ovvero un modello che restituisce una variabile in uscita dipendente linearmente dai valori delle uscite precedenti.

GPT-3 utilizza algoritmi di studio (deep learning) per produrre un testo di riepilogo originato da parole chiavi (query). E’ composto da diversi strati di nodi interconnessi. Ogni singolo nodo della rete è sviluppato per gestire una sezione particolare del testo di input, come la struttura sintattica, il significato generale e i dati contestuali, mentre l’insieme dei nodi funziona per produrre come output la risposta logica e grammaticalmente corretta.

Il framework ChatGPT è stato sviluppato su grandi quantità di dati di testo, incorporando vari stili e argomenti e, di conseguenza, il sistema può produrre risposte altamente correlate alle domande e indicare un livello di comprensione e conoscenza simile a quello di un essere umano.

Un’altra caratteristica principale del modello GPT-3 è la capacità di gestire con ampio raggio le dipendenze grammaticali e linguistiche presenti nel testo di input. È uno degli aspetti più significativi in quanto diverse funzioni del linguaggio naturale come il riepilogo del testo e la traduzione linguistica necessitano di un sistema complesso per comprendere il contesto e la prospettiva generale per produrre una risposta adeguata. La procedura di auto-attenzione nel framework GPT-3 consente all’architettura del sistema di AI di sostenere queste dipendenze a lungo raggio e produrre risposte precise e fluide.

A marzo 2023 ha debuttato GPT-4, una quarta generazione capace di performance ancora superiori proprio in virtù dell’enorme acquisizione ed elaborazione di dati ottenuta con i primi approcci a ChatGPT.

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per BookAvenue, Antonio Conte e Michele Genchi


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