Non solo ci ha affascinato con la sua voce, ma Billie Holiday ha anche vissuto una vita affascinante piena di incredibili alti e bassi.
È riuscita a sopravvivere a un’infanzia difficile e prima di trovare la fama come cantante,ha fatto di tutto per sopravvivere, incluso la prostituta.
È diventata una delle grandi star del jazz, forse la più grande in assoluto, esibendosi con artisti del calibro di Count Basie e Artie Shaw.
Francy Schirone nel suo articolo più lungo e più sentito.
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Podcast.La storia la fanno le donne parte 5: Doris Troy
L’hanno chiamata per tutta la vita con il vezzeggiativo “Mama Soul” e non per caso. Doris Troy aveva “anche” un nome vero: Doris Elaine Higginsen. …
Podcast Unplugged. Fenton Robinson, Somebody Loan me a Dime
Pochi ricordano il suo nome, dove e cosa ha suonato. Eppure è tra i nomi tutelari del blues al pari con i più celebrati Elmore James,Buddy Gay fino a Muddy Waters e tra i fondadori della scuola del “Chigago elettric blues”. Lui è Fenton Robison e qui si parla di uno dei suoi album più celebrati: “Somebody loan me a dime”, “Qualcuno mi presti un cenntesimo”.
Manca da molti anni ormai ma alcuni non l’hanno dimenticato. Francy Schirone, compresa.
Le molte vite di Wayne Shorter
Sia che abbia ridefinito il jazz acustico moderno con Miles Davis e nei suoi gruppi, sia che abbia incrociato i Weather Report e Joni Mitchell, il sassofonista e compositore è rimasto un intrepido e insaziabile esploratore musicale. Il ricordo personale e della musica di Wayne Shorter della nostra beniamina Francy Schirone.
Podcast. A passeggio con Charles Mingus
C’è un sacco di gente, sul marciapiede della metro come ogni giorno di mattina presto. Non ne avevo intenzione, ma quasi per inerzia mi sono ritrovata le cuffie alle orecchie; la musica del leggendario concerto di Parigi di Charles Mingus mi ha presa subito. Il pezzo è quello del cd Revenge, si chiama Peggy’s Blue Skylight e mi ha fatto perdere il treno. Ed è solo l’inizio di una giornata complicata…
Podcast. Soul II Soul: la nostra idea di felicità
Gli anni ’80 sono stati uno spartiacqua per il soul. Il gruppo dei Soul II Soul ha fortemente influenzato l’R&B si quegli anni aprendo la strada a una musica trasformativa che ha consegnato la soul music, la dance e il funky di quegli anni fino all’hip pop di oggi. Ci si chiede: l’R&B sarebbe un’altra cosa oggi senza la loro musica?
Podcast unplugged. Lo chiamano neo-soul: Gli Hiatus Kaiyote. Mood Valiant
Francy Schirone scrive della brigata australiana degli Hiatus Kaiyote. Un meraviglioso gruppo neo-soul, come amano definirsi, con il loro nuovo disco uscito lo scorso anno: Mood Valiant. Celebrati dai grandi del R&B hanno accumulato successi, consenso e uno straordinario esercito di fan trasversale in tutti i continenti.
Podcast. Soul per millennials. James Vickery
Il direttore del sito mi ha sollecitata a riprendere le fila (e le mie corde in fatto di scrittura) della rubrica dedicata da tempo ai miei beniamini. Sono stati mesi difficili di clausura forzata come per tutti ma gli ascolti, in specie di nuove voci, non sono mancati. Ad una di queste devo la conoscenza del cantante soul del sud di Londra James Vickery.
E’ un vero talento ed è la ragione per cui ve ne parlo. Ha iniziato nei primi anni 2010 come cantautore folk, accompagnandosi alla chitarra acustica e cantando melodie influenzate dal soul con la partecipazione a vari spettacoli televisivi di competizione musicale (The X Factor e Open Mic UK). Le performance di successo in questi spettacoli hanno portato a Vickery nuove conoscenze professionali e collaborazioni, incluso il lavoro con il chitarrista Phil Braithwaite e il cantante Lance Ellington, per fare un paio di esempi.
Podcast. Storia della vita di Jackie McLean.
Alcuni jazzisti sono stati considerati degli alieni per tutta la durata della loro carriera. Pur suonando buona musica e presentandosi al pubblico regolarmente, non hanno mai fatto parte di varie consorterie musicali nè, tanto meno, appartenendo a gruppi di “influencer” di quelli cioè, che se la tirano esprimendo giudizi e opinioni sugli altri. No, questa gente ha fatto il proprio mestiere quasi in silenzio, quasi come un qualsiasi altro operaio che si alza presto la mattina per prendere il bus per la fabbrica.