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L’altra valle di Scott Alexander Howard
Romanzo distopico che mi ha catturato fin dalle prime pagine e con cui l’autore canadese ha appena esordito. La storia è ambientata in una valle che confina con altre valli gemelle: a ovest esiste una valle identica ma vent’anni indietro nel passato, a est vent’anni avanti nel futuro. E così all’infinito, in entrambe le direzioni. Si possono attraversare i confini, previa richiesta, solo per curare un lutto, vedere un’ultima volta una persona cara, o per conoscerne il destino. La storia segue le vicende della sedicenne Odile, divisa fra destino e libero arbitrio, fra la propria salvezza e la possibilità di scomparire da ogni valle, quindi dalla vita che ha già vissuto e da quella che le resta da vivere.
(Consigliato da Carla Casazza)
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Enzo Traverso, Gaza davanti alla storia.
Un libro di tragica attualità come lo sono le guerre. La distruzione di Gaza è una conseguenza dell’attacco del 7 ottobre o l’epilogo di un lungo processo di oppressione e sradicamento? I palestinesi hanno il diritto a resistere all’occupazione? Parlare di genocidio è antisemitismo? Enzo Traverso, uno dei più autorevoli storici del nostro tempo, va alla radice del conflitto israelo-palestinese chiamando in causa la storia e offre una interpretazione critica che rovescia la prospettiva unilaterale dalla quale ci siamo abituati a osservare ciò che sta accadendo a Gaza.
(leggi qui la recensione di Michele Genchi)
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Delitto all’ora del vespro, Rev. Richard Coles.
Definizioni:
Indagine: Attività diligente e sistematica di ricerca, volta alla scoperta della verità intorno a fatti determinati.
Reverendo: titolo e appellativo di deferenza e d’onore per gli ecclesiastici.
Delitto: grave reato contro l’integrità e l’incolumità di una o più persone, spesso sinonimo di omicidio, assassinio.
Romanzo giallo: libro che tiene desto l’interesse del lettore con la narrazione di misteriosi delitti e dell’inchiesta per risolverli.
Rev. Richard Coles: scrittore, conduttore radiofonico e sacerdote britannico, e non solo.
Delitto all’ora del vespro: libro giallo ambientato tra i parrocchiani di un pittoresco villaggio inglese, che strizza l’occhio a Miss Marple, dove il reverendo Daniel Clement trova un cadavere nella chiesa di St.Mary a Champton una tranquilla cittadina inglese.
Andruccioli Marina, lettrice: Chi si dedica alla lettura, come un lettore di romanzi, persona che legge abitualmente.
Consigliare un libro: scegliere un libro che piace e raccomandarlo a qualcuno.
(consigliato da Marina Andruccioli)
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Percival Everett, Quanto Blu.
In attesa di leggere “James”, la sfida di Percival Everett ad una radicale rielaborazione di “Huckleberry Finn” di Mark Twain (raccontata dal punto di vista di Huck), ho letto Quanto Blu. Il protagonista, Kevin Pace, è un artista e lavora da tempo a un dipinto che non lascia vedere a nessuno: né ai suoi figli, né alla moglie e agli amici, compreso quello più caro: Richard. La tela è enorme ricoperta da diverse tonalità di blu. Kevin è totalmente immerso nel lavoro, perso dal suo passato di cui questo quadro sembra essere una sintesi, una sintesi. Dieci anni prima, a Parigi, ha avuto una relazione con una giovane pittrice e da allora, il fantasma non smette di fargli visita. Mentre combatte con i demoni della sua memoria, Kevin deve difendere i sacrifici fatti in nome dell’arte e proteggere la sua famiglia da ciò che non hai mai avuto il coraggio di rivelare: il suo quadro, che racchiude un’indicibile verità, potrebbe essere la sua salvezza, o la sua condanna definitiva.
(consigliato da Francesca Schirone).
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Han Kang, La vegetariana
Sulle prime una repulsione fisica per gli aspetti estremi della storia: la sofferenza del corpo, la follia, la violenza fisica, la tortura psicologica, la deprivazione di cibo. Poi tutto questo svanisce per lasciare il posto a un messaggio sottile. C’è un’istanza potente in questo libro, interpretata dalla voce flebile – eppure solidissima – della protagonista: è il diritto a dire “no” alla brutalità del mondo. Diritto che passa anche per una rivendicazione filosofica della morte.
Premio Nobel 2024 per la letteratura.
(leggi la recensione di Michele Genchi e Silvia Belcastro)
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Lydia Davis, Creature in giardino,
Cane. E’ curioso pensare che la stessa parola definisce un Chihuahua e un San Bernardo. Così come pensare che il termine racconto si applichi, nel caso di Lydia Davis, alle poche righe di fulminanti ministorie in prosa (“Amici noiosi”, “Gente di città”, le due righe due di “Certe informazioni da Erodoto”) e allo spazio di oltre cinquanta pagine di “Helen e Vi. Uno studio su salute e vitalità”, un finto, toccante studio psicosociologico su due donne dal non eccitante destino. Al di là della taglia, i suoi racconti fotografano il mondo con materiali diversi, abbozzi di drammaturgia, frammenti narrativi, pagine di diario, haiku in prosa. Pensare a lei è pensare ancora un poco a Paul Auster.
(consigliato da Loretta Severino)
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Roberto Calasso, Innominabile attuale
Turisti, terroristi, secolaristi, hacker, fondamentalisti, transumanisti, algoritmici: sono tutte tribù che abitano e agitano “l’innominabile attuale”. Mondo sfuggente come mai prima, che sembra ignorare il suo passato, ma subito si illumina appena si profilano altri anni, quel periodo fra il 1933 e il 1945 in cui il mondo stesso aveva compiuto un tentativo, parzialmente riuscito, di autoannientamento. Non è un vecchio libro: è un libro di Roberto Calasso.
(leggi la recensione di Antonio Capitano)
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Suad Amiry, Storia di un abito inglese e una mucca inglese
Subhi e Shams, si amano, perduti l’uno all’altra. Peccato che non siano tempi facili, tanto più per le storie d’amore: gli inglesi, che da oltre vent’anni amministravano la Palestina, dichiarano concluso il loro mandato e finiscono con il fomentare le già forti tensioni tra gli ebrei sempre più numerosi e i residenti palestinesi. Nel 1948 arriva l’attacco deliberato, quello che fu chiamato Nakba, la catastrofe: le forze israeliane ben equipaggiate dalla Gran Bretagna bombardano Giaffa senza pietà, la occupano, la riducono a una città fantasma.
(Consigliato da Giovanna Calenzano)
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Adonis, Cento poesie d’amore
Il lettore di Adonis, il maggiore poeta arabo che ha sempre più entusiastici consensi anche in Italia, si troverà in questo libro di fronte a cento poesie d’amore scritte in un arco di tempo breve e dalla formidabile compattezza stilistica e di ispirazione. La lezione dell’Oriente si manifesta nella fiducia senza enfasi che l’amore, il corpo d’amore, il canto d’amore siano ancora materia di poesia, e rappresentino una via per la conoscenza del mistero. E Adonis raccoglie qui i frutti della sua tradizione poetica e spirituale nel vedere corpo e anima, carne e spirito, umano e divino fondersi in una sintesi piena di energia creante.
(consigliato da Giuseppe Conte, non quel Giuseppi)
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Norman Manea, Felicità non obbligatoria
Dal più importante scrittore romeno quattro racconti in cui, grazie a un mix di ambientazioni reali, personaggi fittizi ed elementi a tratti onirici e surreali, riesce a comunicare la tragedia e la follia del totalitarismo e della macchina repressiva messa in atto da Ceausescu nei confronti di chi, apertamente o meno, cercò di opporvisi. Quando la letteratura, la politica e la storia s’incontrano.
(consigliato da Mariella Mila)
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Tanti auguri di buone Festività. La redazione di BookAvenue
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