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Podcast. La signora canta il Blues. Billie Holiday

Foto: ©William Gotleib

Non solo ci ha affascinato con la sua voce, ma Billie Holiday ha anche vissuto una vita affascinante piena di incredibili alti e bassi.
È riuscita a sopravvivere a un’infanzia difficile e prima di trovare la fama come cantante,ha fatto di tutto per sopravvivere, incluso la prostituta.
È diventata una delle grandi star del jazz, forse la più grande in assoluto, esibendosi con artisti del calibro di Count Basie e Artie Shaw.
Francy Schirone nel suo articolo più lungo e più sentito.

Podcast. Dove nasce il Funky: Roy Ayers

Mi sarebbe molto piaciuto essere al Jazz Café di Londra il 5 dicembre scorso: c’è stata una j.session di Roy Ayers. Ahimè, alla stessa ora ero dietro la cassa della libreria a dare retta a quanti si ricordano dei libri solo in questo periodo.
Roy Ayers, artista al quale dedico questo articolo, è uno dei mostri sacri del Jazz-Funk. Ai molti, è meno conosciuto di personaggioni come Marvin Gaye, Isaac Heyes, Chuck Mangione, o come uno dei beniamini del mio due di coppia: Al Jarreau, tuttavia rimane uno dei padri fondatori del genere.

Podcast. La storia la fanno le donne parte 4: Oleta Adams

I Tears for Fears sono stati per un lungo periodo di tempo una fissazione del mio due di coppia. Ho ascoltato la loro musica con vent’anni di ritardo e non li ho mai apprezzati del tutto anche se i due, Curt Smith e Roland Orzabal, hanno origini, artisticamente parlando, da cantanti come Elvis Costello o i Jam fino a certi gruppi post-punk tipo i Talking Heads o Brian Eno che hanno molto influito sulla loro musica. Erano gli anni ottanta in fondo: tutto il mondo ballava il pop di quegli anni compreso il giovane studente di filosofia che fu il mio sposo.

Podcast. Dicasi R&B leggasi Urban pop e Old school

Il genere R&B comprende molti sottogeneri che vanno dalla Urban pop, alla Sexy machine al Vibe detto anche New R&B fino alla old school. Insomma musica di genere per tutti i generi. Ogni genere ha, naturalmente, i suoi eroi; da Rihanna o Sean Paul passando anche per Eminem, Shakira, Jamie Fox per la Urban music a David Craig (il grande David Craig) a Alicia Keys, a LL Cool J, fino a Lumidee e Frank Romano per la “vecchia scuola”.

Cultura dal ghetto: la Street Lit

Un interessante articolo pubblicato dal  Giornale della libreria a cura di E. Refraschini sul tema della Street Lit. Ve ne diamo anticipazione:

Sin dalle sue origini, la cultura afroamericana ha avuto, generazione dopo generazione, artisti nei campi della musica, della danza e della letteratura, che cercavano di raccontarne le esperienze, le difficoltà, le sfide della propria comunità. Negli anni Duemila, per esempio, si è espressa soprattutto attraverso l’hip hop e l’R&B. ed è proprio da questo ambiente che, secondo alcuni, è nata la Street Lit, la letteratura della strada, o del ghetto. In qualsiasi modo la si voglia chiamare, la Street Lit racconta il ventre della vita urbana nei quartieri poveri: storie di denaro, sesso, droga, violenza, che sono poi le storie di parte della piccola e grande criminalità nera americana.

Podcast. Milioni di stelle ma brillano solo alcune: John Legend

Non ho mai proposto al direttore del sito di fare la classifica anche della R&B settimanale/quindicinale o mensile; se così fosse, sarebbe molto interessante verificare i fenomeni del momento ma anche le stelle del firmamento blues. I meglio venduti del mese di Novembre vedono nuovi ascolti per il giovane Jeremih FT YG con Don’t tell’em, presente da soli 4 settimane e balzato in primo posto praticamente subito, ma non durerà, secondo me. Così come al secondo posto la sensualissima Nicki Minaj con Anaconda.>>