Se sei stanco – come sembra – dei rapporti effimeri che hai coltivato nello scorso inverno, se hai voglia di Amore (che non morde, sai?), se negli ultimi tempi hai provato la necessità di smontare tutte le armature di cui si circonda la gente, leggi “Tutti gli intellettuali giovani e tristi” di Keith Gessen. Tutti possono essere più forti degli altri, perché, non dimenticarlo mai, le insicurezze che hai tu sono le insicurezze di una generazione, qualunque sia quella cui appartieni.
paola manduca
Sagittario, luglio 2010
Stai costruendo il tuo futuro, e lo stai facendo veramente bene. Continua su questa strada che ti porta a stare in guardia dai competitors ma …
Scorpione, luglio 2010
Certe volte riesci ad avere una faccia di bronzo veramente impressionante. E mai come in questo periodo la diplomazia ti sta obbligando a fare salti …
Bilancia, luglio 2010
Dì la verità che ti senti un po’ bambino ultimamente. Che sia arrivato qualcuno di molto piccolo nella tua vita o che tu abbia ritrovato …
Vergine, luglio 2010
Ma la pianti con tutto questo disfattismo? Se tu fossi il direttore di un coro, sarebbe di sicuro un coro della lamentazione. Una volta tanto …
468 pagine per un falso pulp allo squacquarone
Chiedo scusa se la recensione del libro in questione non vi arriva dritto sulle scrivanie allo scoccare del mese, ma vorrei vedere voi alle prese con 468 (quattrocentosessantotto) pagine del nuovo romanzo di Isabella Santacroce. Romanzo che non coincide col suo libro più brutto, ma si tratta senza ombra di dubbio del più inutilmente lungo che sia stato mai scritto. Ho sempre trovato squallido ragionare coi libri in termini di mole, ho sempre condannato chi dichiarava di avere problemi di numeri di pagine, ma un conto sono I Fratelli Karamazov e un altro è Lulù Delacroix.
Banana Yoshimoto, Kitchen
“Siamo rimaste solo io e la cucina. Mi sembra un po’ meglio che pensare che sono rimasta proprio sola. Nei momenti in cui sono molto …
Banana Yoshimoto, Delfini
Come si fa a intitolare un libro Delfini? Scrivendo la parola ‘delfini’ nel testo 12 volte (contate)?
Banana, nel 2004, ci aveva fatto un brutto scherzo. Dopo “Il corpo sa tutto”, aveva annunciato: “non scriverò più, basta, mi ritiro”. E invece, non solo da allora ha sfornato altri sei libri, ma nel frattempo ha anche dichiarato di sentirsi pronta per un Nobel per la letteratura. Lei, la vincitrice di premi del calibro del Umitsubame First Novel Prize (un premio così celebre che non ne esiste nemmeno un sito internet) e del Fendissime under 35 nel 1996 per “Lucertola”, ora vuole puntare in alto. E ci prova con questo ultimo sforzo intitolato “Delfini”, del 2006 ma approdato al mercato italiano solo dal 2010.
Lo si propone come libro più brutto del mondo, e presto capirete il perché.
Pesci
Il New York Times ha, tra le altre, un’intera redazione che si occupa solo di una cosa: verificare l’esattezza degli articoli che verranno pubblicati. Chi …