… Il mio papà parlava tanto,
mi raccontava spesso delle storie.
Se le inventava le storie
E a me piaceva ascoltarle e immaginare,
addormentarmi e sognare …
Non so perché è successo proprio al mio papà.
Nemmeno riuscivo ad immaginarlo senza parole: muto … (pag.147)
letteratura per ragazzi
Vango
… PARIGI, 1934
Quaranta uomini vestiti di bianco erano sdraiati sul pavè.
Sembrava di vedere un campo coperto di neve.
Le rondini, garrivano sfioravano i corpi.
C’erano migliaia di persone a guardare quello spettacolo.
Notre-Dame de Paris stendeva la sua ombra sulla folla … “
Parigi 1934, sagrato di Notre-Dame, un ragazzo di diciannove anni è disteso a terra con altri uomini vestiti di bianco. E’ pronto a cambiare la sua vita … radicalmente!
Giordano del faro
… Giordano, aspettando, imparava ogni giorno
sul vocabolario le parole più importanti di
Quella lingua sconosciuta.
Mar,
azul,
estrella …
E quando poté mandò una bottiglia del latte con un biglietto.
Conteneva una sola parola …
Fantavolieri
… Tantissimi uccelli di carta giocavano ad inseguirsi
planando e risalendo.
Il cielo era saturo di colori e di grida,
era come una danza nell’aria
in cui ognuno recitava la sua parte
sincronizzando perfettamente
il volo con quello degli altri.
Linda era estasiata e rimase così,
con il naso all’insù, la bocca spalancata
in un sorriso pieno … ” (pag.14)
Cenerontola: principessa all’arrembaggio
“… C’era una volta una principessa il suo nome era Cenerontola.
Sì, proprio con la “o” in mezzo.
Proprio per questo non era né alta né bionda,
né bella né magra
e non aveva neppure gli occhi azzurri.
Abitava, più o meno felice e contenta, in affitto in un castello di soli due piani alla periferia … (pag.12) “
Vi presento oggi Cenerontola una principessa oltre i pregiudizi e i preconcetti: single, indipendente, non porta la taglia 42, al posto delle scarpette di cristallo preferisce le ballerine color amaranto perché almeno quelle non le fanno sudare i piedi, ha una grande passione per il cioccolato e invece di chiedere aiuto al principe azzurro, sfoderando voluminosi battiti di ciglia, preferisce rimboccarsi le maniche e risolvere i propri problemi … da sola! [ continua …]
IN FAMIGLIA …
di Isabella Paglia
… Si può essere in tanti …
si può vivere lontani…
ci si può assomigliare
o assomigliare al proprio cane …qualche volta si litiga
ma il più delle volte ci si abbraccia …Purché … In Famiglia!
L’orso che non lo era
C’era una volta un Orso che un giorno, era un martedì, si rintanò in una caverna nel bosco per il suo lungo sonno invernale. Ma quando a primavera riaprì gli occhi … niente più alberi, niente più erba, niente più fiori … Come poteva immaginare di essere finito in una fabbrica?…« Torna al lavoro!» gli sbraitò un uomo non appena lo vide. « Ma io non lavoro » disse l’Orso « Io sono un Orso» …
Vi presento oggi un’altra storia deliziosa, illustrata e scritta dal tratto geniale di uno dei primi cartoonist americani, un grande maestro dell’animazione collaboratore anche dei fratelli Marx e di Jerry Lewis: il grande Frank Tashlin.
Un concentrato di poetica stralunata, screziata comicità e malinconia che si legge in poco tempo ma rimane per sempre.
Stargirl
… Il fatto è che, in un gruppo, tutti agiscono fondamentalmente allo stesso modo è così che il gruppo si tiene insieme.
– Tutti? – chiese lei.
– Beh, quasi tutti – risposi – Per questo ci sono prigioni e manicomi, perché le cose continuino così.
– Pensi che dovrei stare in prigione? – mi chiese.
– Penso che dovresti sforzarti di essere più simile a tutti noi – risposi.
– Perché?
– Perché sì.
– Dimmelo – insistette.
– Perché non piaci a nessuno – dissi …
Le Favole del Lupo e della Volpe
“Amico caro – disse la volpe tornando indietro –
Se tu avessi sale in zucca
per quanto pelo hai nella barba,
non saresti certo sceso
senza prima aver pensato
a come risalire …”
Perché ancora le favole? Non saranno troppo datate per i bambini del nostro tempo?
Che differenza c’è tra favola e fiaba?
Innanzitutto … ben ritrovati!