Podcast. La storia la fanno le donne parte 8: Chaka Khan

chaka khan
   Tempo di lettura: 8 minuti

Maggiore di quattro fratelli Chaka Khan è cresciuta a Chicago. Giovane adolescente formò con sua sorella e due amiche di scuola il gruppo vocale de “The Crystallettes”, per dire il talento, ma la sua carriera come cantante vera e propria inizierà poco più avanti come front singer del gruppo funk (Ask) Rufus. Con la band sfornarono diversi successi e toccarono l’apice con “Tell Me Something Good”, scritta nel 1974 da Stevie Wonder.

I Rufus eseguirono concerti sempre sold-out in tutto il paese e trovando sempre enorme consenso dalla critica; tra i loro grandi successi figurano le onnipresenti “Ain’t Nobody”, “Once You Get Started”, “Do You Love What You Feel” e “You Got the Love”, scritta a quattro mani da Chaka e Ray Parker Jr.
Da un’altro pianeta, invece, sembra arrivare “Sweet Thing”. La canzone fu scritta a quattro mani da Chaka Khan e il compagno di band Tony Maiden e divenne una delle canzoni distintive della band e della giovane cantante. Inizialmente registrato e pubblicato come singolo alla fine del 1975, fu un grande successo con cui raggiunsero il numero uno nella classifica dei singoli R&B e il numero cinque nella classifica pop. Il disco appare nel quarto album della band “Rufus featuring Chaka Khan”. Prince ha cantato la canzone centinaia di volte. Chaka Khan registrò la conzone nuovamente per la colonna sonora del film New York Undercover: A Night at Natalie’s nel 1988.
Nel 2009, la rivista Essence ha incluso la canzone nella sua lista dei “25 migliori slow jam di tutti i tempi. Ve la faccio ascoltare in coda all’articolo dalla mia playlist su SoundCloud.

I Rufus si sciolsero dopo un decennio di successi nel 1983, consentendo però alla cantante di sfondare come solista, collezionando un’invidiabile serie di Grammy. “I’m Every Woman” è stato il suo singolo di debutto dal suo album solista “Chaka”, che ha pubblicato nel 1978. È stato il primo successo di Chaka Khan al di fuori delle sue registrazioni con il gruppo. La sua canzone divenuta il singolo di maggiore successo e nominata ai Grammy dell’anno dopo, è un inno alle donne e a uno stile di vita pieno di bellezza.
Tra i suoi altri successi ci sono “Clouds”, “What Cha’ Gonna Do for Me”, “Through the Fire” e “I Feel For You”, tutti diventati classici del pop, R&B/soul e della musica contemporanea a pieno titolo.

Benché etichettata spesso come artista R&B, la cantante è passata con disinvoltura fra diversi stili musicali inclusi funk, disco, jazz, hip hop, pop e blues. Sebbene Chaka affettuosamente definita la “Regina del Funk” e spesso definita come “Imperatrice del Funk, Rock e Soul”, ha sempre preferito lasciar perdere le etichette che limitano il genere. Dopotutto, ha la rara capacità di cantare in otto generi musicali diversi, tra cui R&B/soul, pop, rock, gospel, country, world music, dance e musica classica.

Fu amica del cuore del Piccolo Principe, il che spiega l’amore incondizionato del mio due di coppia per la cantante americana. Prince e Chaka Khan si incontrarono per la prima volta nel 1977, quando lui si trovava in California per registrare il suo album di debutto, ‘For You’, al Record Plant di Sausalito. La convinse con un ingenuo inganno a raggiungerlo in studio: Chaka era lì per cercare Sly Stone, così lui decise di imitarlo per attirarla. Quando lei lo raggiunse si fermò per un po’ ad ascoltarlo ma il giovane Rogers Nelson era talmente incantato dalla sua presenza da non riuscire a rivolgerle la parola, così si persero subito di vista. Solo nel 1979 Prince riuscì a raggiungere a sua volta il successo internazionale affermandosi con il suo secondo LP omonimo, forte della hit ‘I Wanna Be Your Lover’. Si trattava dell’album contenente anche ‘I Feel for You’, scritta forse come regalo di San Valentino per la prodigiosa musicista e cantante Patrice Rushen, di cui si era infatuato all’epoca.
Cinque anni dopo, nel 1984, Chaka Khan caricò di energia proprio ‘I Feel for You‘, modernizzandolo insieme al suo produttore Arif Mardin secondo le nuove sonorità black del decennio e arricchendolo del rapping di Melle Mel e di un assolo d’armonica di Stevie Wonder. Veicolata da un videoclip decisamente cool, ballato da Shabba Doo e Boogaloo Shrimp a suo tempo idoli dei ragazzi, la cover fece perfettamente presa su un pubblico dei giovani adoranti, estendendo il culto di Chaka Khan a una nuova generazione di fan.

E’ nota la sua passata dipendenza da Fentanyl, un antidolorifico che ha fatto migliaia di morti compreso il Piccolo Principe il 21 aprile del 2016. Chaka Khan restò scioccata dalla scomparsa improvvisa dell’amico a tal punto da interrompere ogni progetto per intraprendere insieme alla sorella Yvonne, (alias Taka Boom anch’essa sofferente di dipendenza) un percorso di disintossicazione dallo stesso farmaco.

Oltre a essere una delle artiste più distintive al mondo, è nota per la sua perenne esplorazione musicale e stilista di canzoni. Ha collaborato con artisti diversi come Joni Mitchell, Stevie Wonder, Mary J. Blige e Ariana Grande, fino a George Benson, Dizzy Gillespie, Quincy Jones e Miles Davis.
Chaka Khan nella sua carriera ha ricevuto ben dieci Grammy Award, ed è conosciuta soprattutto per successi internazionali come “I’m Every Woman”, “I Feel For You” and “Through the Fire”. È anche molto attiva nel campo dell’autismo, per il quale ha anche creato una fondazione, la Chaka Khan Foundation, per il quale l’università di Berklee nel 2004 le ha conferito una laurea onoraria. Chaka Khan è l’ultima donna ad essere stata inserita nell’ambita Rock and Roll Hall of Fame il 2023. Ha venduto ben 100 milioni di copie dei suoi dischi.

Dalla collezione di casa, consigli per gli acquisti:

Rufusized, del 1974 vede Chaka Khan solista della canzone Stop on by che vale l’acquisto. Il disco ha le tipiche sonorità funky degli anni Settanta; dentro ci trovate pure “Once you get strade” e “Please pardon me”. Nella foto in copertina è giovanissima ed è abbracciata dagli altri 5 componenti della band.

Rufus featuring Chaka Khan. Quarto disco dei Rufus, con la giovane cantante in prova dopo l’abbandono della front-singer Paulette McWilliams. Dentro ci trovate “Sweet Thing” di cui ho scritto prima. Ci sono pure: “Have a good time”, “Dance with me” e “Ooh I Like Your Loving” con cui strappazzarsi per bene.

I libri:
Da sempre questa rubrica è Libri&Musica, con cerco di informarvi su cosa è stato pubblicato di ogni artista.
Dello scorso anno è: CHAKA KHAN.Biography and Story of Chaka Khan: American Singer and Queen of Funk. Non è stato ancora tradotto. Lo trovate su AMZ a 16 dollari circa.

Per BookAvenue, Francy Schirone


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