I migliori libri del 2022 scelti per voi

   Tempo di lettura: 14 minuti

Cari amici di BookAvenue, vi auguriamo di passare le prossime Festività con lo stesso sguardo di gioia dei bambini.

A nostro modo, vi consigliamo di passarle leggendo proponendovi, secondo un’unica guida, quella del gusto, i libri che quest’anno ci sono davvero piaciuti.
Un abbraccio virtuale da parte della allegra brigata di matti sulle macchine volanti.

L’elenco di seguito vale anche come consigli per gli acquisti per i vostri prossimi regali.

Buon Natale!


Iniziamo con due libri per ragazzi scelti dalle nostre amiche della redazione Kids! Vi raccomandiamo di leggere il loro Speciale Natale! ; il link è qui e a destra in alto.

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scelto da Isabella Paglia

Susanna Clarke, Le Dame di Grace Adieu, Fazi Editore

La magia appartiene al cuore così come alla mente e tutto ciò che facciamo dovrebbe essere frutto di amore o di gioia o di giusta collera come suggerisce questo libro dalle trame immaginifiche, sontuose ma anche magicamente divertenti. Assieme Jonathan Strange & il signor Norrell senza alcun dubbio i romanzi del fantastico inglese migliori scritti negli ultimi settant’anni.

Buon Natale!

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scelto da Francesca Mariucci

Il Re indiscusso della letteratura fantastica ha scritto una nuova storia che inevitabilmente conduce il lettore nelle pieghe dell’inquietudine. Il protagonista è un adolescente, Charlie Reade, abbastanza bravo a scuola, è come tanti coetanei, sebbene abbia un disagio familiare e dei traumi che lo hanno segnato.
La vita di Charlie quindi scorre tra le normali e irrequiete giornate di quartiere, fino all’incontro con un bizzarro anziano che abita la “Casa di Psycho”.
Questa fascia di età affascina King da sempre, del resto racchiude in sé già ogni sorta di mistero. Ci sono tutti gli elementi della favola tradizionale, costellati da citazioni illustri e richiami che l’autore semina lungo il percorso.

Un portale, che rimanda all’immaginario di Neil Gaiman e non solo, ci conduce in un’altra dimensione: l’avventura è un crescendo di sorprendenti eventi, avvincente, al lettore non resta che attraversare le pagine con il fiato sospeso, magistralmente guidati dall’immaginazione creativa dell’indiscusso Re della suspense.


Di seguito, i nostri consigli per gli adulti.

scelto da Silvia Belcastro:

Sunaura Taylor, Bestie da Soma, Edizioni degli Animali

Sono gli animali a illuminare la natura complessa della disabilità: se da un lato ci mostrano che è una costruzione sociale monetizzata, dall’altro ci rivelano che essa esiste anche di per sé, in uno spettro in cui la normalità non esiste ed è piuttosto l’abilità a essere un’esperienza temporanea. Il corpo disabile è creazione dell’allevamento intensivo (animale e umano), ma è anche sito creativo da cui le specie esplorano nuovi stili di comunicazione, cura e interdipendenza.
In sé né disgrazia né dono, la disabilità diviene il più grande contenitore di povertà e il primo bersaglio di narrative di dominio. E’ la cifra del colonialismo sul pianeta e sui corpi, ma dimentichiamo che è anche il passo su cui il gruppo di gorilla si sintonizza. La disabilità esiste perché è creata e la disabilità esiste in sé: se la sua creazione va combattuta, la sua esistenza va rispettata come natura perfetta e cultura necessaria.
Nessuna delle due cose avviene. Fuori dalla pornografia emotiva e dal vivere “in attesa di” riuscire a superare le prove abiliste per entrare in società, la disabilità è invece già – di per sé – Vita: è un territorio estremo del vivere e del pensare, in cui si scoprono un ritmo e una durata del corpo differenti. Nella disabilità si conosce l’esperienza carnale, intima e naturale della dipendenza, di cui il mondo capitalista ha timore non perché sia opportunità di coercizione, ma perché è comunione emotiva tra gli esseri umani, e tra gli esseri umani e l’ambiente. La disabilità è finestra affacciata su linguaggi nuovi tra gli umani, e tra animali umani e non umani. E’ arte, lo stato dell’arte della vita.


scelto da Francesca Lombardi

“Gli effetti benefici delle vacanze” di Alexander McCall Smith, Tea edizioni

Precious Ramotswe è la prima detective africana che risolve casi assieme alla sua assistente la signora Makutsi. Insieme hanno fondato La Ladies’ Detective Agency n.1. Le storie semplici sono ambientate in Botswana e vi assicuro che questi libri di McCall Smith sono gli unici che mi hanno letteralmente trasportato in Africa. Talvolta ho l’impressione di bere thé verde con la Ramotswe nella sua agenzia e un attimo dopo andare verso il deserto del Kalahari.

Buona lettura.


scelto da Marina Andruccioli

Paola Barbato, La cattiva strada, Piemme

Giosciua Gambelli è un corriere: non sa per chi lavora e cosa trasporta, esegue le consegne senza porre domande, è puntuale ed affidabile. Ma durante l’ultimo incarico, cede alla curiosità, apre il pacchetto e da quel momento ci rendiamo conto, seduti in macchina accanto a lui, che abbiamo imboccato a gran velocità un lungo tunnel buio dal quale difficilmente usciremo incolumi.
Paola Barbato scrive con tensione e inchiostro le pagine di questo libro mentre tratteggia con grande capacità i personaggi e strizza l’occhio al primo Stephen King per la maestria con cui riesce a farci vedere il malvagio che si nasconde nelle pieghe di una vita ordinaria.


scelto da Francesca Schirone

Marco Marsullo, Tutte le volte che mi sono innamorato, Feltrinelli

Ci ricordiamo dell’orologio biologico che tanto assillava Bridget Jones, eppure, raramente pensiamo a come un uomo reagisca ed affronti la ricerca dell’amore e dell’anima gemella.
Cesare, 35enne napoletano, vive solo con il suo gatto Thiago e ci racconta le relazioni dal punto di vista dei maschi.
Paure, desideri, speranze e situazioni tragicomiche tra romanticismo ed esercizi intellettuali che compongono la meraviglia dell’innamoramento maschile. Una volta tanto, senza distinzione di genere.

Auguri per tutto!


scelto da Michele Genchi

David Foster Wallace, Brevi interviste con uomini schifosi, Einaudi

Le storie di Wallace presentano un mondo in cui il bizzarro e il banale si intrecciano e in cui uomini orribili appaiono in molte forme diverse. Stimolante e giocosa, questa raccolta di racconti conferma David Foster Wallace come uno dei giovani scrittori più fantasiosi allora, ahinoi!, in circolazione. Wallace ci diletta con uno sguardo sinistro, estraendo l’ironico, il sorprendente e l’illuminante da ogni situazione.
Tra le storie ci sono: “Una persona depressa“, un ritratto abbagliante e umoristico dello stato mentale di una donna; ‘Mondo Adulto’, che rivela la tormentata considerazione di una donna per la sua confusa relazione sessuale con il marito e “Brevi interviste con uomini schifosi”, che dà titolo al libro, una serie oscura ed esilarante di ritratti di uomini la cui paura delle donne li rende grotteschi.

Auguri di Buon Natale!


scelti da Carla Casazza

In Islanda il 24 Dicembre è la tradizione di regalare libri e trascorrere la sera della vigilia leggendo.

Uno dei libri più letti e regalati in quella occasione è: il Pastore d’Islanda, di Gunnar Gunnarsson, edito da Iperborea,  un racconto semplice e intriso di poesia. Può essere una bella idea per inaugurare una tradizione ispirata a quella della nazione boreale. Se volete regalare un appassionante romanzo storico consiglio, invece, Come vento cucito alla terra, di Ilaria Tuti, pubblicato da Longanesi. 

Passando alle piccole case editrici, vi lascio due titoli, per farvi conoscere belle scritture, una maschile e l’altra femminile che vale la pena scoprire: Cometa e bugie, di Marco Valenti per le edizioni Dialogo e, Il cactus non ha colpa, di Roberta Marcaccio, Triskell edizioni. 

E con questi ultimi due vi auguro, Buone Feste ma soprattutto buone letture!


scelto da Antonio Capitano

Non arriva a duecento pagine questo delicato e appassionante dialogo, tra due eccellenti scrittori, con uno scambio generazionale che rimanda all’antico sentimento di annotare e custodire il frutto dell’esperienza.  La collana “Le Onde” è perfetta e richiama il sottofondo di Ludovico Einaudi che nell’omonimo album si esprime così:  «Se fosse una storia sarebbe ambientata sul lungomare di una spiaggia lunghissima. Una spiaggia senza inizio e senza fine. La storia di un uomo che cammina lungo questa riva e forse non incontra mai nessuno. Il suo sguardo si sofferma ogni tanto ad osservare qualche oggetto o frammento portato dal mare, le impronte di un granchio, un gabbiano solitario. Il paesaggio è sempre la sabbia, il cielo, qualche nuvola il mare. Cambiano solo le onde, sempre uguali e sempre diverse, più piccole, più grandi, più corte, più lunghe.»
Il musicista ci presta le parole per descrivere sia la sensazione della lettura, sia il messaggio: Inventarsi una vita, titolo bellissimo non è forse la storia di un cammino tra le “onde”? Trieste, poi, è lo scenario perfetto, ideale per non dire naturale. In altre parole è il luogo nel quale si compie la metafora del paesaggio e del passaggio. 
Le Onde è anche il titolo di un romanzo di Virginia Woolf che viene accostato a quel “Ritratto dell’artista da giovane” del “triestino” James Joyce. Ancora una volta Paolo Di Paolo  ci consente di assistere al racconto ad alta voce e questa volta con il nostro Claudio Magris, che meriterebbe il Premio Nobel solo per la sua capacità di sostituire i muri con i ponti e per la capacità di una autentica e sicura navigazione nel mare, spesso, mosso o troppo calmo della letteratura.
Ci sarebbe tanto da dire, ma nel breve spazio è meglio limitarsi all’essenziale e preferire l’ascolto della voce delle onde da sempre evocativa e fonte di ispirazione…
“Mi pare di avere scritto sempre guidato dall’ansia di trattenere qualcosa, di far durare di più un istante, di ricostruire un mondo scomparso, o anche solo una città, una strada, l’angolo di una casa, per vedere ancora vivo qualcosa che il tempo ha sommerso”.


scelti da Marco Crestani

Scrivere di libri letti è un po’ come scrivere di viaggi e di cammini, di luoghi e di momenti da fermare e ripensare… 

In questo ultimo strano periodo ho letto un po’ di tutto soffermandomi molto però su certi ‘classici’ (secondo il mio punto di vista, ovviamente discutibile) e selezionando saggi da cui ho voluto soprattutto imparare.
Ci sono dei libri da cui ho tratto degli insegnamenti importanti. 

Tra quelli che ho sottolineato e che mi hanno dato diverse ‘scosse’ c’è sicuramente “Geniale” di Massimo Polidoro, un libro importante che parla in modo splendido di legami, gratitudine, possibilità e stupore.

Un’opera ‘classica’ su cui mi sono soffermato, è stato “Walden ovvero Vita nei boschi” di Henry David Thoreau. Qui ho sottolineato un intero capitolo, quello che Thoreau dedica all’“economia”, un piccolo trattato che tratta di un’umanità che si fa troppo spesso tiranna di se stessa rincorrendo beni ingannevoli e perdendo del tutto di vista il meglio della vita.

Un terzo libro che mi ha stupito e da cui ho imparato tanto è “Bazleniana”, stampato da Acquario Editore di Anna Foà e Marco Sodano, una raffinata ‘camminata letteraria’ intorno alla silenziosa figura di Bobi Bazlen, straordinario consulente editoriale di varie case editrici italiane, come Edizioni di Comunità, Bompiani, Einaudi e Adelphi.


scelto da Paola Manduca

Quel che ci piace da morire di questo libro è la riduzione a umano (spesso a sub-umano) di queste tristi figure politiche, come quando Losito definisce i dittatori filippino e rumeno con queste parole: “Ferdinand Marcos sembra un californiano che la domenica va a giocare a golf col suo barboncino e il lunedì si presenta in ufficio con un mitra per compiere una strage. Ceausescu invece sembra l’ubriacone della stazione che fa catcalling ai manichini di Intimissimi”.
È un libro che consiglio in vista del Natale, quando hai pochi e silenziosi parenti a cena il 24 dicembre e tocca come sempre a te animare la serata. “Ma lo sapete che Imelda Marcos svuotò un’isola abitata delle Filippine per portarvi gli animali della giungla africana? E quel pazzo del Turkmenistan, quello, coso, Niyazov che ha voluto a tutti i costi costruire un palazzo di ghiaccio in un deserto?”, e voilà, tutte le fisse parentali, che generalmente col natale si accentuano, comparate ai dittatori, si ridurranno di colpo a barzellette per bambini.

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