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Podcast Unplugged. Cinque consigli per i vostri regali di Natale.

grammofono

Negli anni dal 1960 al 1965 nel mondo del Jazz c’erano già state delle rivoluzioni tali da rimanere attoniti. Come schegge impazzite da un proiettile che si disintegra in mille direzioni divergenti erano schizzati via il free jazz, il post-bop, il modale, la third stream e tanto altro aprendo un ventaglio di opzioni, possibilità, eventualità, occasioni. Era l’ultima età dell’oro nel Jazz, un’irripetibile epopea durata lo spazio di un lustro, forse due, in un deflagrare di talenti, geni e cialtroni.

E, dunque, sono questi gli eroi della breve lista della spesa che vi offro. Badate bene: quale che sia la vostra scelta sarà una buona scelta. Buone Feste

photo of gladys knight

Podcast. La storia la fanno le donne parte 6: Gladys Knight

È stata una delle maggiori esponenti della soul music della Motown tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70 e forza trainante di un gruppo musicale famigliare, non inteso come popolare ma nel vero senso della parola: i componenti erano tutti imparentati tra loro e il gruppo di Atlanta era quello dei…… Gladys Knight and the Pip’s.
L’imperatrice dell’R&B è l’oggetto di giro di Francy Schirone.

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Tony Bennett, l’ultimo Crooner d’America

Tony Bennett era nato a New York il 3 agosto 1926 da una famiglia di origini italiane: Anthony Benedetto (il suo vero nome) era uno dei tre figli di John Benedetto – un negoziante che nel 1906 era emigrato negli Stati Uniti da Podàrgoni, vicino a Reggio Calabria – e di Anna Suraci, una sarta che era nata negli Stati Uniti subito dopo l’emigrazione dei suoi genitori, anch’essi reggini, avvenuta nel 1899.
Il ricordo fuori dal coro della nostra discaia di Tony Bennett

Podcast Unplugged. Fenton Robinson, Somebody Loan me a Dime

Pochi ricordano il suo nome, dove e cosa ha suonato. Eppure è tra i nomi tutelari del blues al pari con i più celebrati Elmore James,Buddy Gay fino a Muddy Waters e tra i fondadori della scuola del “Chigago elettric blues”. Lui è Fenton Robison e qui si parla di uno dei suoi album più celebrati: “Somebody loan me a dime”, “Qualcuno mi presti un cenntesimo”.
Manca da molti anni ormai ma alcuni non l’hanno dimenticato. Francy Schirone, compresa.

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Le molte vite di Wayne Shorter

Sia che abbia ridefinito il jazz acustico moderno con Miles Davis e nei suoi gruppi, sia che abbia incrociato i Weather Report e Joni Mitchell, il sassofonista e compositore è rimasto un intrepido e insaziabile esploratore musicale. Il ricordo personale e della musica di Wayne Shorter della nostra beniamina Francy Schirone.

La scomparsa di Jeff Beck

Jeff Beck un’autentica leggenda della chitarra, che ha spinto in avanti i confini del blues, del jazz e del rock ‘n’ roll, influenzando generazioni di musicisti lungo la strada e diventando noto come “il “chitarrista,  è morto improvvisamente qualche giorno fa per una meningite batterica. Aveva 78 anni. La notizia, che ha turbato migliaia di musicisti e appassionati, ha fatto il giro del mondo in un attimo. Ne parla la nostra discaia preferita.

Podcast. A passeggio con Charles Mingus

C’è un sacco di gente, sul marciapiede della metro come ogni giorno di mattina presto. Non ne avevo intenzione, ma quasi per inerzia mi sono ritrovata le cuffie alle orecchie; la musica del leggendario concerto di Parigi di Charles Mingus mi ha presa subito. Il pezzo è quello del cd Revenge, si chiama Peggy’s Blue Skylight e mi ha fatto perdere il treno. Ed è solo l’inizio di una giornata complicata…