Due o tre giorni al Massimo è un originale e brillante esperimento metaletterario con l’obiettivo di affrontare e realizzare un’altra idea di Sicilia. Coloro che hanno realizzato il volume hanno un denominatore comune: una riconducibilità diretta o indiretta all’isola e alle sue infinite suggestioni.
saggistica
Il codice dell’anima
Il Codice dell’Anima di Hillman afferma l’esistenza di una particolare “vocazione”, di un particolare “destino”, “carattere” o “immagine innata”. L’idea fondamentale alla base dell’affascinante Teoria della Ghianda è proprio l’esistenza di una “unicità” di cui ciascuna persona è portatrice, che chiede di essere vissuta e che sarebbe già preesistente prima ancora di poter essere vissuta.
Ne parla Marina Andruccioli con lo sguardo introspettivo che abbiamo imparato a conoscere.
Se Tirannia fa rima con ironia
Da Elena Ceausescu a Gheddafi; da Kim Jong-un a Ferdinand Marcos. Si sa, quello del dittatore è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo.
Antonio Losito ne ha fatto un podcast di successo e solo dopo un libro di grande ironia.
Giusto il contrario di quello che di solito si fa.
Udite! Udite! La Manduca, che ci ha abituati alle sue pratiche demolitrici, non solo si esime dal farlo, ma addirittura lo consiglia per le Feste.
Il che ha dell’inverosimile…
Dai, che ce la fai!
Oggi mentre facevo colazione ho ascoltato una intervista ad una signora che si occupa di aiutare le persone dal punto di vista psichiatrico. Tra le tante cose interessanti ha detto una frase che mi ha davvero colpito molto: oggi, soffriamo in modo diverso.
Il mio cuore ha saltato un battito. Eh!, si: lo fa sempre quando riconosce una cosa per vera.
Inafferabile, inclassificabile, ambiguo. Michel Houellebecq, insomma.
Certi esseri provano molto presto una spaventosa impossibilità a vivere per loro stessi. Per dirla tutta, non sopportano assolutamente di vedere la propria vita in faccia, e di vederla nella sua interezza, senza zone d’ombra, senza sfondi.
Inafferrabile, inclassificabile, irriducibilmente ambiguo: Michel Houellebecq, immancabilmente, ci sfugge. Da scrittore, esplora tutti i generi: poesia, romanzo, saggio; ma moltiplica anche le fughe dal campo letterario: nel cinema, dietro e davanti la cinepresa; nella musica – che si improvvisi cantante o che i suoi testi diano luogo ad adattamenti; nell’arte – anche qui come artista a tutti gli effetti o come oggetto d’ispirazione.
Le tante storie dell’Arte nelle vite di coloro che l’hanno portata a noi
Venerdì 3 dicembre, alle ore 17:00, nella splendida cornice di Palazzo Della Corgna, Città della Pieve presenta in prima nazionale il volume di Antonio Capitano “Cronache dal mondo dell’arte. Storie curiose di artisti e dintorni” Albeggi Editori.
Ne discuteranno l’Assessore alla Cultura Luca Marchegiani (che ha avuto un ruolo attivo nella scoperta dei frammenti del Gozzoli) con letture “ad alta voce”, dell’ambasciatrice della lettura Marianna Scibetta, di alcuni “frammenti” del libro.
Antonio Capitano, saggista e ambasciatore della lettura (recentemente nominato dal Cepell del Ministero della Cultura) nelle sue pagine dedica un significativo spazio anche alla figura di Benozzo Gozzoli, straordinario pittore che ha lasciato il segno del suo passaggio a Città della Pieve.
L’occasione della presentazione è dunque quella di sublimare questi “frammenti di un periodo luminoso” attraverso la riscoperta di questi immensi artisti che meritano una speciale attenzione in una Città rappresentativa e simbolica per l’intera storia dell’arte.
La recente scoperta degli affreschi attribuiti al Gozzoli da validissimi studiosi permette di ricostruire una diversa storia locale che immediatamente diventa universale. Il saggio di Antonio Capitano si sofferma su ritratti poco noti da sembrare quasi inediti di artisti dal valore universale e dalla vita non sempre semplice se non addirittura avventurosa. E, in vista dei 500 anni dalla morte di Pietro Vannucci detto il Perugino, restituire la giusta luminosità a tale artista probabilmente troppo oscurato sia dai suoi contemporanei, sia dalla critica.
Dal punto di vista comunista
Il libro di Slavoj Žižek “Dal punto di vista comunista” pubblicato da Ponte alle Grazie, oggetto delle righe che seguono, è una raccolta di interventi che il filosofo ha scritto dal 2017 al 2019. Ha il vantaggio di raccogliere un paio di anni di articoli e di saggi in unico volume consentendo al lettore di farsi un’idea del punto di vista del grande intellettuale su temi di attualità oltre che di argomenti assai cari al filosofo quali gli studi di economia politica. Il libro può essere letto anche come il tentativo di interpretare cose assai difficili con interventi assai divertenti. La cui cosa può risultare irritante o affascinante, vista l’attitudine di Žižek a esprimersi con un particolare senso di umorismo.
I libri e le recensioni più lette di BookAvenue del 2020
Come molti, da queste parti siamo assai contenti che questo anno terribile stia per finire. In BookAvenue, abbiamo voluto testimoniarlo con fedeltà alla linea editoriale originaria che ci siamo dati il lontano 2001 e con altrettanta attenzione all’attualità. Abbiamo voluto guardare al tempo corrente recensendo libri di saggistica e narrativa che più di altri hanno saputo raccontarci il mondo ostaggio di se stesso prima che di un nemico invisibile come il Cov-19.
Lo zio d’america è malvagio
Che gli Stati Uniti si siano trasformati in due barricate contrapposte, ora disposte a sparare l’una contro l’altra, è cosa nota visto quello che è accaduto a Portland recentemente. Donald Trump (1) ha incredibilmente sparato a zero sull’amministrazione locale senza dire una sola parola sull’accaduto. Secondo uno studio condotto dall’università di Harvard e dalla Northeastern University, negli Stati Uniti ci sono circa 265 milioni di pistole la maggior parte nelle mani di appena il 3 per cento della popolazione. La guerra civile, le due guerre mondiali, i conflitti in Corea, Vietnam, Iraq e Afghanistan hanno ucciso meno cittadini americani rispetto a quello delle vittime di arma da fuoco dal 1968 a oggi (2).