La flessibilità del lavoro si traduce nelle forme di “contratto di lavoro” quand’anche queste rientrino a pieno titolo nel diritto del lavoro. In questa molto variegata e assortita definizione si definisce “atipico” tutto quello che non rientra in un contratto a tempo pieno e con durata indeterminata.
L’editoriale di Michele Genchi per il 1° Maggio e il libro di Luciano Gallino, Il lavoro non è una merce.
Altro che festeggiare.
michele genchi
Fuori Orario
Riceviamo e subito pubblichiamo la breve, brevissima, lillipunziana, microscopica risposta all’articolo di Michele Genchi sulla crisi da foglio bianco del nostro amico Davide Zotto. La via della guarigione sembra ancora lontana.
Davide Zotto e il blocco dello scrivano
Il nostro collega e amico Davide Zotto soffre di intermittenza. Per fortuna, è un malessere che colpisce solo alcune attività cognitive; di solito la scrittura prima di altro. Colpisce indifferentemente ricchi e poveri, scrivani e studenti, scrittori e giornalisti, relatori di tesi e professori universitari in cerca di ranking. Alcuni inequivocabili segnali c’erano già stati con la pubblicazione del suo articolo: Orario! sul nostro sito: non ce ne eravamo accorti fino al suo più esplicito “non ci riesco”.
Michele Genchi nel più irriverente sollecito che si possa fare a un collega.
Le molte vite di Ian McEwan
Delle tante qualità che rendono Lessons una lettura così seducente e irresistibile, è che Roland Bahrein, il personaggio forse non troppo immaginario al centro del romanzo e che condivide molta storia con l’autore, non riesce proprio a prendere una sola decisione in tutta la sua vita.
L’inevitabile articolo di Michele Genchi all’ultimo libro del suo più amato scrittore inglese.
Riempire una valigia per un salto nel buio
Guardatela. Si chiama Chimamanda Ngozi Adichie ed è di una bellezza impressionante. Bella davvero. Il libro su cui desidero vi fermaste un momento, è il suo romanzo Americanah. Per questo libro ha ricevuto il premio della critica degli Stati Uniti qualche tempo fa (il National Book Critics Circle) battendo il già molto famoso Cardellino di Donna Tartt. Il che vorrebbe dire poco, in fondo. E’ bello perchè è diventato famoso, piuttosto che il suo contrario, è un vecchio modo per tirare delle belle fregature. Da noi è pubblicato da Einaudi il che ci rassicura. In America non hanno perso tempo a definirlo un capolavoro.>>
La storia è un fatto personale
La pubblicazione del romanzo corale di Chiara Rango, Nel limbo sospesi richiama, attraverso le molte voci dei protagonisti, di un tempo di attesa. Ha ragione Erri De Luca: aspettare è un verbo al femminile. Solo le donne sanno cosa vuol dire. Ma questo romanzo è molte cose. E’ la storia di un’educazione sentimentale che si misura con i lascito e i pericoli della storia dei (e nei) Balcani attraverso la voce di Libera, che tiene assieme i volti che animano quelle terre di confine di fronte a noi.
Ne parla Michele Genchi nella sua cronaca di lettura.
20 cose da fare, e soprattutto non fare, a Capodanno.
L’ultimo dell’anno è la serata più problematica del calendario. Mentre la pressione per divertirsi è immensa, il risultato finale è spesso deludente, se non addirittura deprimente. Peggio ancora, è una delle poche vacanze, ammesso che ve ne siano, che non premia lo sforzo personale. Più impegno ci metti, meno sembri uscirne, e i piani più ambiziosi sono anche quelli che per primi e più facilmente saltano per aria. Ecco alcuni suggerimenti per aiutarvi a superare la notte… con altrettanti buoni consigli
Santi e selvaggi. Dickens e i silenzi sulla Tasmania
Richard Flanagan è nato in Tasmania nel 1961. Forte canoista, ha scalato il fiume Franklin tredici volte ed è stato un membro della prima spedizione in canoa il fiume Jane e nella gola di Gordon. E’ anche un apprezzato pittore: Un dipinto di Richard Flanagan e Geoffrey Dyer ha vinto il premio Archibald anni fa. Ha raggiunto il grado d’onore di prima classe presso l’Università della Tasmania, nel 1982 e l’anno successivo si è aggiudicato una borsa di studio Rodi. E’ considerato internazionalmente come uno dei più preminenti romanzieri australiani, tra i il suoi molti libri, il pluripremiato romanzi Death of a river Guide Ha scritto pure, The Sound of One Hand Clapping, Gould’s Book of fish e Unknow terrorist che sono stati pubblicati con molto successo popolare e di critica in venticinque paesi. Vive a Hobart, in Australia.
Più umano dell’umano.
Un grande romanzo di Ian McEwn la cui distopia visionaria del racconto già ambisce al classico e lo mette al pari dei grandi romanzi che hanno saputo guardare avanti come: Zero K di De Lillo, il bellissimo l’Uomo bicentenario di Asimov, Gli androidi sognano pecore elettriche? di Philip Dick o L’amore al tempo dei morti di Silverberg.
Non senza l’immancabile tagliente ironia del più grande scrittore inglese.