Tutto quello che avreste voluto sapere su Aleksandr Solzenicyn e non avete mai osato chiedere

foto autoreAleksandr Solzenicyn, la cui caparbia e solitaria lotta letteraria, ha acquisito nel corso degli anni il sentimento della profezia, l’autore che ha rivelato le pesanti afflizioni del comunismo sovietico in alcune delle opere più potenti del 20° secolo, morì a Mosca una domenica mattina di inizio agosto del 2008 all’età di 89 anni senza clamore e senza troppo disturbare. Quello, è stato un giorno triste per il mondo. Davvero.

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Premiopoli. Stagione di premi e premi di stagione

Pro captu lectoris habent sua fata libelli: se l’abbiamo trovata in latino, questa celeberrima citazione, potrebbe significare anche che i premi letterari esistono da tantissimo tempo: che un riconoscimento a opere o autori da parte di un collegio di lettori cosiddetti qualificati – giuria tecnica, si dice oggi – c’è dal tempo dei classici o medievali. Ogni libro ha il suo destino, dunque, e la traduzione dell’incipit ci porta alla modernità, ai primi del Novecento, con le apparizioni dei grandi allori letterari tipo Nobel, Goncourt, Fémina, Pulitzer e così via.

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Yes, We did it!

Il presidente Obama ha detto addio alla Nazione martedì in un discorso assai emotivo che ha cercato di confortare un Paese in vantaggio rispetto ai cambiamenti che l’economia e la sua velocità impongono, ma che ha di fronte le persistenti minacce alla sicurezza nazionale da parte del terrorismo e, naturalmente, alle incognite dell’elezione di Trump. Con il suo discorso di commiato nella sua città natale di Chicago, Barack Obama ha meditato pubblicamente sulle nuove sfide e suggerito idee su come superarle, ha offerto ottimismo e sollecitato la volontà di fare.

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Il nostro impegno a favore della lettura. Il decimo compleanno di BookAvenue

In queste settimane BookAvenue festeggia il decimo anno di attività e, l’occasione del saluto per gli auguri di Natale che come di consueto rivolgiamo ai nostri lettori, ci consente di tirare le fila su quanto (e come) abbiamo fatto.

La nostra dichiarazione di intenti, a leggerla, è davvero ancora fresca di stampa. Abbiamo consegnato ai nostri lettori il messaggio di gente appassionata per la lettura e innamorata dei libri chiedendo loro di sostenerci e di incoraggiarci.  Alla nostra comunità abbiamo anche chiesto di essere severa ogni volta si fosse ritenuto stessimo perdendo la strada. In questi anni abbiamo avuto pochi solleciti, segno che siamo stati fedeli alla “missione” che ci siamo dati.

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Michela Murgia incontra gli italiani di Francoforte

Privato e politico, integrazione, multiculturalismo, identità, femminismo e ambiente. Un ricchissimo dibattito con la scrittrice di passaggio in Germania.

E’ una domenica di sole e Francoforte ospita un evento sentito: la maratona. Le strade sono sgombre e sportivi di ogni età corrono tra i colori generosi dell’autunno. Michela Murgia è in città e all’ultimo momento Italia Altrove Francofortee la Deutch-Italienische Vereinigungsono riusciti a organizzare un incontro. Si teme che la tempistica, la maratona e il sole diminuiranno l’affluenza, ma la sala è gremita. L’occasione è l’uscita recente, per Einaudi, della raccolta di saggi della Murgia Futuro Interiore Modera l’incontro Cinzia Sciuto, redattrice di Micromega che attualmente vive a Francoforte.

 

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La fiera di Francoforte

dalla nostra inviata alla Fiera di Francoforte, Silvia Belcastro

Dove prima c’era il mobile su cui ho appoggiato occhiali, matita e taccuino, adesso c’è una distesa d’erba alta divisa da un sentiero. Dalla boscaglia esce una colonna di soldati che vengono verso di me. Indietreggio, ma la distanza non cambia. Mi passano accanto come se non mi vedessero. “Puoi girarti”, mi dice una voce ovattata. E’ vero… posso girarmi. Difatti, alla mia destra c’è una macchia scura che non avevo visto: un bue! Non faccio a tempo a guardarmi alle spalle che mi ritrovo in piedi sul carico di un camion: sotto di me c’è una piana riarsa e una tendopoli. Ho le vertigini. Mi volto e scopro che sul camion c’è anche un soldato e anche lui non si cura della mia esistenza. Poi sono in una pozza d’acqua putrida: c’è una gip arenata e un ragazzo coi piedi nel fango. Istintivamente guardo in basso perché non voglio bagnarmi i piedi ma… io non ho piedi. Quando mi tolgo la gigantesca maschera ermetica, i miei occhiali sono ancora sul mobile, accanto alla matita e al taccuino. E il mio primo pensiero è: a quale di questi due universi appartengo realmente?

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“Dit is was we delen” ciò che abbiamo in comune. Apre la Fiera di Francoforte

“Dit is was we delen”: ciò che abbiamo in comune.
La Fiera del Libro di Francoforte si apre con la volontà di rompere i confini

Piove, sui boschi di Francoforte. La Fiera del Libro 2016 si apre sotto la pioggia ed è un bene, data la tragedia umana ed ecologica che ieri ha colpito la vicinissima cittadina di Mannheim. Più di 7000 espositori, più di 700 paesi partecipanti, più di 275mila i professionisti del settore attesi in questi giorni, 250 le case editrici italiane presenti (il doppio rispetto all’anno scorso!): oggi ha aperto le porte la più importante fiera editoriale al mondo. Una fiera nata una settantina di anni fa ma che vede le sue origini negli editori, negli stampatori e negli autori del Rinascimento europeo.

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Bob Dylan: il premio Nobel del secolo

Abbiamo chiesto alla curatrice di Podcast, la rubrica di libri & musica di BookAvenue, il commento al Nobel per la letteratura di quest’anno.

Bob Dylan ha vinto il premio Nobel per la letteratura: l’Accademia lo ha lodato per “aver creato nuove espressioni poetiche all’interno della grande tradizione canzone americana.” Un contributo dato in uno straordinario lavoro che comprende canzoni come “Like a Rolling Stone,” ” Blowin ‘in the Wind “e” Mr. Tambourine Man “. Un annuncio stupefacente e del tutto inaspettato, quello di quest’anno, che ha segnato una prima volta per un musicista vincitore del più ambìto dei premi letterari.

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