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Aurora Tamigio, Il cognome delle donne, Feltrinelli
Un Romanzo familiare (diciamolo: a me piacciono da morire) dal respiro ampio e passo veloce, che trascina il lettore come un fiume: epica popolare, saggezza antica e leggerezza immaginifica, riso e pianto, e poi personaggi impossibili da dimenticare. Semplice e leggero , ma non lo è. Non ci si ferma prima di averlo finito.
(consigliato da Francesca Schirone)
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Erri De Luca, Le regole dello Shangai, Feltrinelli
De Luca sembra mostrarci la vita come un gioco di equilibrio, dove I tanti bastoncini, lasciati cadere alla rinfusa, si toccano l’un l’altro, si influenzano l’un l’altro, e sembra impossibile prenderne uno senza far muovere inevitabilmente gli altri. Invece il gioco dello Shangai sembra mostrarci come ogni persona ha un suo punto di equilibrio, si deve vivere cercando si di toccare ogni bastoncino, ma senza far perdere l’equilibrio agli altri. Il vecchio gioca la sua partita più importante, cercando di non far perdere l’equilibrio alla giovane gitana: il risultato, è una storia superba.
(leggi la recensione di Marina Andruccioli)
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K.A. Blakemore, Le streghe di Manningtree, Fazi Editore
Inghilterra, 1643. Il Parlamento combatte contro il re, la guerra civile infuria, il fervore puritano attanaglia il Paese e il terrore della dannazione brucia dietro ogni ombra. A Manningtree, una cittadina della contea dell’Essex privata dei suoi uomini fin dall’inizio della guerra, le donne sono abbandonate a se stesse, soprattutto alcune di loro, che vivono ai margini della comunità: le anziane, le povere, le non sposate, quelle dalla lingua affilata. In una casupola sulle colline abita la giovane Rebecca West, figlia della vedova Beldam West, «…Donnaccia, compagna di bevute, madre». Tra un espediente e l’altro Rebecca trascina faticosamente i suoi giorni, oscurati dallo spettro incombente della miseria e ravvivati soltanto dall’infatuazione per lo scrivano John Edes. Finché, a scombussolare una quotidianità scandita da malelingue e battibecchi, in città non arriva un uomo: Matthew Hopkins, il nuovo locandiere, che si mostra fin dal principio molto curioso. Il suo sguardo indagatore si concentra sulle donne più umili e disgraziate, alle quali comincia a porre strane domande. E quando un bambino viene colto da una misteriosa febbre e inizia a farneticare di congreghe e patti, le domande assumono un tono sempre più incalzante… Le streghe di Manningtree è la storia di una piccola comunità di donne del passato che devono affrontare tematiche che si ripresentano anche oggi nella loro complessità e drammaticità. (consigliato da Isabella Paglia)
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Stefano Lorefice, Passeggeri solitari, Le Gru edizioni
Stefano Lorefice ci ha abituati a parole che evocano il sentimento del singolo nel momento in cui è fatto oggetto dell’osservazione poetica sia nello spazio pubblico sia, allo stesso tempo, dentro la stanza segreta di una città. Di una qualsiasi città.
Dietro queste singolarità, dentro e fuori lo spazio fisico della notte, assai cara all’autore e così ricorrente tra le sue rime, ci sono volti che sembrano riflettere i nostri e voci che somigliano le nostre. Una urgenza, la sua, che si fa canto e poesia. Imperdibile.
(leggi la recensione di Michele Genchi)
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Patrick Dennis, Zia Mame, Adelphi
America degli anni ‘20, il giovane Patrick vede avverare un incubo: il padre muore e viene affidato alla zia che non conosce. Zia Mame si rivela come una delle persone più eccentriche che abbia mai incontrato. Un libro sorprendente e divertente, fresco, ironico e godevolissimo.
(Consigliato da Francesca Frenzi Mariucci)
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Dave Eggers, Eroi della frontiera, Mondadori
Un on the road in piena regola che conquista pagina dopo pagina e ci fa capire come tutto sia sottoposto al cambiamento e niente è stabile, permanente, definitivo perché le cose cambiano, le persone cambiano, tutto è in divenire. E allora il senso di tutto ciò che ci circonda sta proprio nell’imparare a ‘star bene nel profondo’, al di là di quello che possediamo, degli oggetti o delle persone che ci arrecano piacere o degli eventi che sopravvengono. Perché, come scriveva Rilke, la felicità è destino e “la gioia è semplicemente una buona stagione sopra il cuore… è la cosa massima che gli uomini abbiano in loro potere“.
(leggi la recensione di Marco Crestani)
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Andrea Vitali, Sua eccellenza perde un pezzo, Garzanti
Bellano 7 Aprile 1930. I fratelli panettieri Scaccola non vorrebbero guastarsi il tranquillo tram tram anche quella mattina. Il segretario generale dei panettieri di Como li informa a mezzo lettera che vorrebbe una mano per i festeggiamenti della Fondazione di Roma. Da un’altra parte, in paese, Il maresciallo dei Carabinieri Maccadò è preoccupato che il giovane Beola commetta sciocchezze violando il Regio Regolamento. Dovrebbe stare attento anche lui a non indispettire la moglie Maristella con un bel caratterino, che potrebbe rendergli le giornate difficili. Arriva il giorno dei panettieri a Bellano con la preziosa presenza del Federale di Como che vorrebbe proprio sapere perchè in quel posto non si riesce proprio a tenere aperta una sezione del partito. Il tutto con il più classico degli incidenti che sembra essere come un volo di torta ma non lo è. Sembra Durrell ma qui gli animali sono gli uomini.
(consigliato da Laura Severino)
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James Hynes, Il passero, Guanda
Il bambino non conosce il suo nome, la sua età, le sue origini. Presto imparerà che queste cose non sono importanti se sei uno schiavo. E se sei uno schiavo nel tardo impero romano, sai bene che sei solo una “cosa” a disposizione del padrone, pronto a gettarti via se non servi più. Il suo mondo è confinato in un bordello di Cartagine Nuova, dove le lupe soddisfano i desideri dei marinai ma anche dei padri di famiglia. Una di queste lo amerà come figlio suo: gli insegnerà a scrivere e far di conto e a raccontargli storie. Quando arriveranno i giorni difficili pieni di violenza, dolore e la dispersione della sua comunità, sarranno quegli insegnamenti e storie a salvarlo. Leggetelo dopo le feste, però.
(consigliato da Angelica Penna)
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Massimo Recalcati, A pugni chiusi, Feltrinelli
I nostri ultimi venti anni di vita sociale, umana e collettiva e del nostro paese visti e commentati da un inviato speciale come Massimo Recalcati. L’autore ci offre un ritratto antropologico del nostro territorio e dei problemi del mondo contemporaneo riletti alla luce della psiocanalisi. Le trasformazioni della famiglia, il disagio della giovinezza, il culto ipermoderno del corpo in salute e del benessere e la progressiva distanza dal noi sociale per l’io individuale. Ci sono anche altri temi affrontati con la lucidità e il distacco dell’intellettuale che consentono una lettura ulteriore del nostro presente.
(consigliato da Andrea Pennella)
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Camilleri, Genisi, Venezia. Tre autori per il “giallo” italiano.
Avevamo iniziato con Montalbano, creato dalla penna di Camilleri il quale ci aveva fatto conoscere le bellezze della Sicilia. L’attrice Luisa Ranieri, interpreta Lolita Lobosco tratto dai romanzi della brava Gabriella Genisi che ci ha introdotto alla bella Bari. C’è poi Imma Tataranni inventata da Mariolina Venezia, già nota per aver scritto per cinema e teatro. Le vicende del sostituto procuratore di Matera, “Alta un metro e uno sputo, capelli crespi, gusti improbabili” come la descrive l’autrice, ha fatto breccia nel pubblico italiano.
(leggi l’articolo di Francesca Lombardi)
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René Guénon, Il re del mondo, Adelphi
Sapere le sorti del mondo affidate al caso suscita in noi una sottile inquietudine: l’uomo moderno ceca sollievo nelle certezze scientifiche ma esiste tutta una tradizione che risale ai primordi e che giunge fino al ‘900 che narra invece dell’esistenza di un centro spirituale nascosto che impedisce la dissoluzione della terra. Guénon indaga le fonti che ne parlano suscitando nel lettore importanti riflessioni. (consigliato da Emanuela Costantino)
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Kary Mullis, Bllando nudi nelcampo della mente, Baldini & Castoldi
Un libro di grande divulgazione scientifica ma non solo. Kary Mullis è uno dei più importanti scienziati del secolo scorso, con Michael Smith ha vinto il Nobel per la Chimica per la scoperta della PCR la tecnica di sequenziamento del DNA. Il libro mischia biografia, scienza, extraterrestri, oroscopi, pericolosi (e divertenti) incidenti di laboratorio. Mullis scrive delle proprie esperienze di sintesi e di consumo di vari tipi di sostanze psichedeliche come l’LSD e altri aneddoti di vita. Insomma la biografia di uno dei più eccentrici ricercatori della storia umana scomparso il 2019.
(Consigliato da Fabrizio Fides)