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Destinato a diventare un classico?
La scrittura di C.E. Morgan, così profonda e riflessiva, è stata paragonata a quella di John Steinbeck, Flannery O'Connor, ma anche a Marilynne Robinson (perché affronta la questione della fede) per restare tra i contemporanei.
Il suo modo di scrivere è davvero qualcosa di speciale e con "Tutti i viventi", ha dimostrato una profondità e una sensibilità ricca di intuizioni che raramente si riscontrano in un romanziere all'esordio.
L'angolo di Layla
Il periodo è florido.
Non capita così spesso di leggere di fila libri che ci sorprendono e soprattutto che una volta finiti ci mancano. Eppure questo momento d’oro mi è capitato…non posso far altro che condividerlo.
Signore, quando entrerete in libreria, gironzolando senza scopo, toccando le copertine qui e là, cercando di orientarvi tra la miriade di fascette del tipo “sensazionale” “indimenticabile” “avrei voluto scriverlo io” e chi più ne ha più ne metta…dirigetevi senza timore al settore dei classici afferrate Persuasione di Jane Austen e non mollatelo fino a quando non sarà posizionato sul vostro comodino.
Straniero alla mia storia.
Aatish Taseer è cresciuto da laico, in una India pluralista.
Questa affermazione, che più di tale, sembra il manifesto di un programma politico, spiega il resto di quest'articolo se avrete la pazienza di leggerlo.
E vi conviene secondo me, perchè sto parlando di una delle più belle esperienze di lettura che ho fatto quest'anno.
Il libro è: Strange to history. A Son's journay through Islamic Lands (tr.Einaudi, Straniero alla mia storia Il viaggio di un figlio attraverso le terre dell'islam)
Adamsberg è ancora con noi
Grégoire sui pattini, Vincent in sella alla sua moto: due ladruncoli delle banlieue, convinti di aver messo a segno il colpo della vita, per poi finire risucchiati in un guaio ben più grande di loro. Una sacca rubata a un vecchio apparentemente inoffensivo, si rivela uno scrigno di Pandora, pieno di soldi, ma anche di oggetti sinistri.
Una catena di bizzarri eventi
Haruki Murakami ha con la propria cultura un rapporto complesso, strano e potente come le storie che crea. Utilizzando i meccanismi narrativi del noir hollywoodiano esplora in modo surreale le ansie metafisiche della nostra epoca ed è un maestro della prosa sottilmente inquietante. Per lui la verità si trova al di fuori del mondo spesso inquadrato del linguaggio umano e i suoi romanzi sottolineano spesso il valore della musica come antidoto alla limitatezza delle parole.
Paul Auster, Invisibile
Invisibile, l'ultimo romanzo ancora una volta su Brooklyn di Paul Auster, è un libro abilmente e amabilmente tracciato e compulsivamente leggibile. Diversi elementi danno sostanza alle pagine: con alcuni incidenti tipo soap opera, la morte di un paio di uomini con terribili segreti, e poi a seguire: spie, triangoli amorosi, tradimenti, un incesto, un omicidio, un inganno, e una ingovernabile lussuria, tutti temi così perfettamente intrecciati insieme che fuggono dal sentimento esagerato o artificioso. Invisibile è un piacere raro per i lettori: un "pezzo" incredibilmente strutturato di buona letteratura e (pure) per chi vuole leggerlo così, un avvincente thriller, ma anche un bellissimo libro di formazione.
Rebecca James, Beautiful Malice
Il giorno che è uscito lo abbiamo preso tra le mani in due in libreria, il giorno dopo ci siamo guardate: avevamo letteralmente bevuto già metà libro…
Attenzione, Einaudi ci punta (come si dice in gergo…) e fa bene.
Un libro intenso, torbido, spaventosamente reale.
Un libro che in poche pagine ti parla del destino e del passato ai quali non si sfugge e del caso che può cambiare e distruggere la vita di ognuno, sbadatamente, in un attimo.
Infinite Jest, un tour de force tentacolare
Mi ci sono voluti cinque mesi per terminare Infinite Jest e alla fine mi sono reso conto di aver letto quattro o cinque libri. Forse perché è un romanzo vasto e tentacolare che sembra essere lì a sfidarti solo per il suo peso (la versione Einaudi conta 1179 pagine scritte in corpo minuscolo, più altre 100 di note e aggiunte al testo) o perché è complesso e pretende impegno oltre che ritmo. Oppure perché è il libro di un sogno che annulla ogni regola di fiction e leggerlo è come versare del mercurio sul pavimento.
Matt Haig, Il club dei padri estinti
Matt Haig è uno scrittore inglese che alterna storie per lettori giovani e meno giovani. La capacità di esplorare il mondo degli adolescenti e di scriverne in modo piacevole sia per gli adulti che per i ragazzi raggiunge il suo apice nel Club dei Padri Estinti, la storia di Philip, un ragazzino che ha appena perso il padre e sospetta che lo zio Alan c'entri qualcosa nell'improvvisa dipartita del genitore. Anche perché il fantasma di suo padre cerca di convincerlo che le cose siano andate così. Allora Philip, in un'altalena di allegria e tristezza, cerca di vendicare ad ogni costo il padre e per farlo affronta un'avventura dopo l'altra fino all'ineluttabile, tragico finale. Fabrizio Fides
Parole in musica. Musica in parole
Grandi scrittori raccontano la potenza della musica descrivendo «l'effetto indelebile e ineludibile che ha sui personaggi che abitano le loro storie»: così il curatore Carlo Boccadoro, già autore di Musica coelestis, Jazz! e del Lunario della musica, presenta questi Racconti musicali.Cechov e Schnitzler, Capote e Böll, Nabokov e Cortázar, Gadda e Enzensberger: scrittori appartenenti a generi diversi provano a spiegare, con l'aiuto della parola scritta, l'inesplicabile, se è vero, come sosteneva Alberto Savinio, che la musica è «la Non Mai Conoscibile».