E’ partita dalla tradizione del romanzo rosa. Poi ha aggiunto una spruzzata di amori vampireschi con una tecnica appresa dalla lettura di Twilight, la fortunatissima saga dell’americana Stephenie Meyer diventata un successo planetario. Infine ha aggiunto sesso sadomaso, in dosi abbondantissime. Così ènata una trilogia capace di troneggiare per settimane al vertice delle classifiche americane e inglesi, appena sbarcata in Italia. La prima parte si intitola Cinquanta sfumature di grigio, uscita giorni fa, la seconda in libreria da un paio di giorni, sempre per Mondadori, cambia il colore in nero, la terza – che arriverà il 17 luglio, lo vira in rosso.
Si firma E.L. James, si chiama Erika Leonard, è una londinese di mezza età nata da un operatore della Bbc originario della Scozia e da una cilena, un marito sceneggiatore e due figli adolescenti, ribattezzata dai tabloid mommy porn, tranquillamente ignara della tradizione femminista sul tema capitanata nel secolo scorso da Anais Nin e Erica Jong, arrivata ora alla fama e ai contratti miliardari. Le signore britanniche e statunitensi, un tempo fan di Casalinghe disperate o di Sex and the City, pare la adorino, adesso tocca in sorte alle italiane sperimentare la possibile carica afrodisiaca delle sue pagine. Certo è che nelle interviste rilasciate sembra più una dilettante baciata dalla fortuna – e magari dal talento di qualche abile editor – che una scafatissima professionista. Nonostante la copertina di Newsweek, le apparizioni tv in prime time, i dibattiti sociologici sul caso, pare infatti ancora stupirsi del successo ottenuto e del clamore suscitato dal caso.
Un’ingenuità che paga, almeno sotto il profilo mediatico, e le assegna la parte della scanzonata innocente, emula (sempre inconsapevole) della Colette che, a inizio Novecento, sfornava in serie prodotti analoghi, sia pure meno espliciti, a beneficio della buona borghesia francese. «Sui miei libri non parlo perché si è fatto già troppo rumore – cinguetta – Ho proposto solo un romance aggiungendovi una dose di pepe». In proposito magari qualcuno ricorderà che lo stesso fece in pieno Settecento il celebratissimo tipografo Richardson in Pamela e in Clarissa, diventando così un padre del romanzo moderno, senza che i contemporanei si scandalizzassero troppo.
L’unione tra romance e sesso, insomma, funziona da secoli. Va poi aggiornato in relazione ai tempi, ovvio. E i nostri, dicono gli esperti editoriali, richiede ampie dosi di trasgressione esibita. Perché non si allude più con eleganza, come era cifra di Richardson, ma si mostra in maniera esplicita, si indica la via. Come appunto fa la signora londinese senza risparmiare alcun dettaglio. A beneficio di chi desideri apprendere particolari della vicenda va detto che la trama si fonda su un contratto stipulato tra un miliardario quasi di mezza età (Christian Gray) e una innocente studentessa con capelli raccolti e abiti castigatissimi (Anastasia Steele) che lo incontra per una intervista. Amore a prima vista, ovvio. Come in ogni romance, appunto. Ma questo, come gridavano nelle piazze gli studenti durante il Sessantotto, è solo un inizio. Seguono, infatti, pratiche sadomaso di varia natura, ampiamente narrate in dettaglio, con reciproca soddisfazione.
All’insegna degli stereotipi di genere, visto che lui viene proposto nei panni del romanticone dal cuore spezzato a causa di precedenti legami infelici e lei è una fanciulla la cui verginea timidezza nulla può turbare davvero. Forse ebbra del successo riscosso, la signora Leonard si proclama addirittura paladina di una rivoluzione dei costumi in versione postmoderna, ignara di qualche dispettoso pronto a definire la trilogia «un manuale per babbione alla ricerca di un impossibile riscatto». E, serafica, dichiara: «I miei libri funzionano, hanno cambiato la vita sessuale di milioni di persone. Chi non aveva conosciuto l’innamoramento ha capito cosa vuol dire, in tanti coniugi sposati da decenni si è per fortuna accesa nuovamente la passione. Ho ricevuto centinaia di lettere di ringraziamento di persone di ogni età, dai venti agli ottant’anni, e ne vado davvero orgogliosa». Agli adoranti ammiratori inglesi e americani delle pratiche hard di Christian Gray e Anastasia Steele, la violenza di pratiche bondage estreme pare non susciti spavento, anzi riaccende i sensi sopiti. Intanto il conto in banca di Erika Leonard lievita grazie ai diritti. Per sua fortuna gli acquirenti della trilogia ignorano le decine di classici del genere pubblicati nell’intera Europa a partire dal Settecento. Dove già si proponevano arditissime fantasie sadomaso ignote alla mommy porn londinese.