La spina dorsale di Parigi

   Tempo di lettura: 2 minuti

A Parigi si è subito assorbiti da un trambusto di folle indaffarate, di colori altisonanti e neon radiosi. Si passa dalle insegne verdi delle farmacie alle carote rosse dei tabaccai fino all’abbagliante scintillio luminoso. “Paris n’est pas une ville, c’est un pays”, scriveva Francesco I a Carlo V, e infatti Parigi è un mondo sfaccettato e vario che offre immagini di regola inconsuete, straordinarie. Un po’ come essere a Natale in piena estate…

Forse perché Parigi è una sorta di giungla che insieme spaventa e attrae.

Per chi ama la storia Parigi è un motore mai fermo, un florido terreno di scavi, un groviglio di eventi, una fonte straordinaria di enigmi, di contrasti, di domande…

Di sicuro è un libro aperto e se la conosci da poco saranno i nomi delle strade a guidarti in quell’universo sconosciuto. Scopri le strade attraverso il metrò che ti dà gratis ogni istruzione di cui hai bisogno.

A ogni stazione, se sei curioso, ti interrogherai su che cos’è lo Châtelet, su chi è Étienne Marcel oppure su che cosa vuol dire Maubert…
La pianta della metropolitana ci rende manifesto che “su di essa possiamo seguire il modo in cui la città si è costruita partendo da un isolotto sulla Senna. Attraverso la sua collocazione e il suo nome, ogni stazione evoca in effetti un lembo del passato e del divenire non solo di Parigi, ma di tutta la Francia.”

Metronomo di Lorànt Deutsch (edito in Italia dalla benemerita casa editrice milanese L’ippocampo) è una storia della Francia al ritmo della metropolitana di Parigi. Una storia scritta con stile fluido, chiaro e soprattutto con parole ben scelte.
Un libro prezioso che fa capire la storia in modo divertente.
Un libro per tutti, adulti e ragazzi, facile e piacevole da leggere.

Le stazioni della metropolitana sono solo un pretesto. Leggendolo, ci si immerge da subito in una storia viva e reale che sembra di vedere le persone, i monumenti romani, le cattedrali medievali, i palazzi, le strade, la vita… Su ogni pagina, le parole ci permettono di vivere quello che l’autore descrive e, quando vi capiterà ancora di attraversare Parigi, la guarderemo con occhi diversi.

Twitter:@marcoliber

Lorànt Deutsch
Metronomo
La storia di Parigi al ritmo del Metrò
(Traduzione dal francese e note di Vera Verdiani)
L’ippocampo
2012

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Marco Crestani

"In una poesia o in un racconto si possono descrivere cose e oggetti comuni usando un linguaggio comune ma preciso, e dotare questi oggetti - una sedia, le tendine di una finestra, una forchetta, un sasso, un orecchino - di un potere immenso, addirittura sbalorditivo. Si può scrivere una riga di dialogo apparentemente innocuo e far sì che provochi al lettore un brivido lungo la schiena… Questo è il tipo di scrittura che mi interessa più di ogni altra. Non sopporto cose scritte in maniera sciatta e confusa…"(Raymond Carver)
http://libereditor.wordpress.com/

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