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Riaprire i sipari per riaprire il Paese

La pandemia ha messo in ginocchio il mondo della cultura e dello spettacolo e i suoi addetti. Nel terzo Quaderno della raccolta di Albeggi Edizioni sull’Italia post Covid, dal titolo “Riaprire i sipari”, Antonio Capitano raccoglie, a un anno dal primo lockdown, una serie di contributi di esperti di vari comparti di questo variegato settore – eventi, teatro, programmazione culturale pubblica e privata, editoria, turismo – con l’obiettivo di individuare spunti e proposte per la ripartenza.

Editoria. Fondo pluralalismo importantissimo. Intervista all On. Lattazio

 

Nei giorni scorsi è arrivato sul tavolo del nuovo sottosegretario con delega all’Editoria, Giuseppe Moles, un appello affinché recepisca le indicazioni del Parlamento, già approvate all’unanimità dalla Commissione Cultura, per  salvaguardare migliaia di posti di lavoro, centinaia di aziende e soprattutto il diritto dei cittadini a informarsi liberamente. Un tema che in questi giorni (vedi il caso dei vaccini) sta tornando prepotentemente di attualità.

L’Innominabile attuale. L’età dell’inconsistenza secondo Roberto Calasso

Un libro di Roberto Calasso merita sempre attenzione. Ma il suo lavoro “L’Innominabile attuale”, naturalmente Adelphi, è destinato a rimanere nella memoria dei buoni lettori per le sue “provocazioni” da lasciare, rigorosamente, sedimentare nel tempo della riflessione.
Le pagine sono frammenti “pittorici” (“colore” sprigionato dalla tavolozza) che sembrano usciti direttamente dall’immagine di copertina decisamente evocativa per la forza della scena.
Usando la fantasia è possibile immaginare nella rappresentazione del Tiepolo un cartiglio celato, non visibile e per questo senza nomenclature.
E, al pari del Mondo Nuovo, oggi tale opera pittorica comunica, forse, lo smarrimento che Calasso mette subito in primo piano come un’avvertenza farmaceutica
La sensazione più precisa e più acuta, per chi vive in questo momento, è di non sapere dove ogni giorno sta mettendo i piedi. Il terreno è friabile, le linee si sdoppiano, i tessuti si sfilacciano, le prospettive oscillano. Allora si avverte con maggiore evidenza che ci si trova nell’innominabile attuale.

particolare della copertina

I romanzi furbi e quelli che non lo sono

Non molto tempo fa, rispondendo alla richiesta di consigli di lettura della nostra amica Paola Manduca, abbiamo finito inevitabilmente a parlare di letteratura. Non facciamo i critici letterari per mestiere, intendiamoci; siamo solo un gruppo molto eterogeneo di persone che condividono da diverso tempo una grande passione per i libri, motivo sufficiente per scambiarci alcune esperienze di lettura. Talvolta queste esperienze diventano cosa scritta per i lettori di queste pagine.
Di quel breve scambio di messaggi, mi è rimasta impressa una fulminante considerazione di Paola a proposito di quelli che lei definisce libri furbi. Questa semplificazione ha aperto le paratie di una diga piena di pensieri che sono precipitati a valle. Provo, cioè, la sensazione spiacevole di aver perso molto tempo a leggere libri che non mi hanno aiutato, come dice la Yourcenar nei taccuini in coda alle Memorie di Adriano, “ad ammassare riserve contro un inverno dello spirito”. Molta letteratura è stata intrattenimento fino a se stesso.

Cometa e bugie dopo venti anni di Marco Valenti

L’amore, quello sentimentale, assume infiniti aspetti, si evolve in modi ogni volta diversi, e nessuno di noi sa capire se sono giusti o sbagliati. E poi in nome di cosa? Con quale criterio? Esiste un modo corretto, sicuro, per permettere a una relazione di crescere e durare nel tempo? Quanto ci spaventa l’amore vero? Leggendo il romanzo Cometa e bugie dopo venti anni queste domande scaturiscono spontanee assieme a tante altre. E non importa che tu abbia letto Cometa e bugie, perché questo non è un sequel, piuttosto un’esperienza che si interseca al racconto da cui ha avuto origine.

paul auster, foto

Assalto al Congresso USA, Paul Auster: “Assistiamo ai rantoli di un governo corrotto e morente”

Vi anticipiamo un ampio stralcio dell’intervista di Antonio Monda di Repubblica allo scrittore newyorkese: “L’escalation è iniziata con la richiesta di 11 mila voti persovvertire il risultato elettorale. McConnell e Pence? La storia insegna che, quando cade un regime, anche i fedelissimi per salvarsi si schierano con i vincitori”

Paul Auster è incollato davanti alla televisione, sconcertato per quello che sta avvenendo a Washington. “Credevamo di aver visto tutto in questi anni”, dice, cercando di mantenere la calma “ma un assalto a Capitol Hill sembra uscito da un pessimo film di serie B. Purtroppo invece è la tragica realtà”.

I libri e le recensioni più lette di BookAvenue del 2020

Come molti, da queste parti siamo assai contenti che questo anno terribile stia per finire. In BookAvenue, abbiamo voluto testimoniarlo con fedeltà alla linea editoriale originaria che ci siamo dati il lontano 2001 e con altrettanta attenzione all’attualità. Abbiamo voluto guardare al tempo corrente recensendo libri di saggistica e narrativa che più di altri hanno saputo raccontarci il mondo ostaggio di se stesso prima che di un nemico invisibile come il Cov-19.

Io sono el Diego

E’ mancato il più grande calciatore di tutti i tempi. BookAvenue lo celebra riproponendo l’articolo di Michele Genchi pubblicato sulla nostra rivista di culture letterarie n.3

Una passione, quella per il pallone, che si manifesta fin da piccolo quando, vivendo in una casa ben più che modesta (non c’era neppure l’acqua) non aveva molte cose con cui divertirsi.Grazie al padre, grande lavoratore, aveva però da mangiare sempre a sufficienza e questo spiega come, sia cresciuto con forza nelle gambe e con un fisico resistente. Non aveva mai pensato seriamente di intraprendere la carriera di calciatore, la sua era, come quella di tutti i bambini argentini una semplice passione e il desiderio di giocare e di divertirsi con il pallone.>>