Una cosa che mi impressiona sempre tanto è che solo gli italiani temono come un’onta irreparabile le c.d. figure di merda. Certamente anche negli altri paesi la brutta figura terrorizza ma certe espressioni di panico nell’inciampare di fronte all’uomo o donna che ci piace, o nello scoprire che sei stato tutta una cena col prezzemolo tra i denti senza che nessuno ti dicesse niente mentre tu continuavi a sorridere ignaro, beh, sono esagerazioni viste solo nel nostro Paese. E tu sei tra questi, perché tra tutti i segni il più affezionato al diktat del ritegno. Per capire da dove in parte viene fuori questo terrore nostrano, rileggi un classico dei classici, quale:
Fantozzi totale, Paolo Villaggio
Alla sera al rifugio si verificò un episodio assai curioso. C’erano degli ex impiegati licenziati, infilati in pelli d’orso bianco, che collaboravano col fotografo locale. Essi aspettano i turisti dietro l’angolo del rifugio, poi saltano fuori improvvisamente e li abbracciano. A questo punto il fotografo immortala la situazione. Va da sé che non tutti superano questo shock, comunque per i sopravvissuti la foto è assai preziosa. Fantozzi passeggiava distrattamente intorno al rifugio quando voltò l’angolo e l’orso lo abbrancò. Si sentì un tremendo ululato. In cima al campanile, a dodici metri d’altezza, c’era il Fantozzi che urlava: “Aiuto! Mandatelo via! Aiuto, un orso polare!”. Quando Fantozzi, dopo due ore trascorse a mezzo campanile, si convinse a scendere cercò penosamente di sostenere che aveva voluto fare lo spiritoso e che aveva “capito tutto”.