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Ci sono persone di cui ti innamori e anche se il tempo scorre come onde sul bagnasciuga, anche se vi siete lasciati, anche se vai avanti con la tua vita, anche se ti sposi e cresci i tuoi figli non puoi smettere di amare quella persona.
Ci sono persone che ti riportano a casa con un sorriso, e forse non ne sono consapevoli.
Ci sono persone che dopo essersi incontrate, si tengono ancora per mano mentre camminano nella loro vita, proprio come Andrea ed Elettra.
A volte nella nostra vita facciamo scelte che non capiremo mai fino in fondo, ma esiste un tempo ed un luogo, da qualche parte, che appartiene solo agli innamorati e La mia ultima storia per te ci accompagna proprio in questo luogo.
Andrea vive a Roma ed ha 12 anni quando incontra per la prima volta Elettra: lui vive con il padre che gestisce una trattoria, lei figlia di una famiglia ricca ed altolocata, eppure scatta subito una profonda alchimia. Oltre a diventare amici, seppur tanto diversi diventano inseparabili.
Viviamo attraverso la voce narrante di Andrea questa amicizia che piano piano si trasforma in amore, una storia pronta a sbocciare recisa dalle cesoie della vita: la mamma di Elettra muore in un incidente d’auto, e da qui la storia cambia passo.
Se dapprima le parole della Assante sembrano appoggiarsi ad una musica che ci infonde pace, serenità e armonia (se esistesse una app che trasmuta le parole di questo libro in note, per me sarebbe proprio Fly di Ludovico Einaudi), l’allontanamento tra Elettra e Andrea, le mille e mille volte che Andrea cerca di riallacciare il rapporto con l’amata invece mi sembrano le mille e mille note del pianoforte che danno vita a Le onde, sempre di Einaudi, che ho ascoltato come una colonna sonora per tutto il tempo in cui ho tenuto tra le mani La mia ultima storia per te. Le note sembrano ripercorrere ossessivamente e malinconicamente i ricordi felici, struggersi in mille e mille domande, le note sommesse di chi tocca i tasti della vita per riascoltare i ricordi, proprio come Andrea si pone mille e mille domande sino a decidere di allontanarsi da tutto e tutti, lasciare Roma e trasferirsi a New York.
Con questo romanzo la Assante sembra dirci che non si è mai pronti a fare l’inventario di quel che rimane di noi dopo che un amore è finito, e sembra suggerirci che le scelte fatte per amore o per allontanarci da un amore vanno oltre il semplicistico senso del bene e del male, oltre la comune certezza di cosa sia giusto e cosa sbagliato.
Ma dopo 10 anni, quando Elettra chiama Andrea, il momento in cui fare il punto è finalmente arrivato.
Quando un amore passa e la marea si ritira, sulla spiaggia della nostra vita restano conchiglie rotte e ciottoli, ma rimangono anche mille e mille disegni che l’acqua ha scritto e riscritto sulla sabbia.
E sarà proprio Andrea a scrivere l’ultima storia per Elettra, lasciandoci un gusto dolce amaro sulle dita che hanno voltato le pagine di questo libro.
Ma in questo stravagante mondo, possiamo incontrare persone che sanno amare anche così, in questo modo strano, allontanandosi e ritornando all’infinito tanto da sembrare un’onda, ma è un’onda che sa, che ha alle spalle tutta la bellezza e la forza del mare.
Per BookAvenue, Marina Andruccioli
il libro

Sofia Assante,
La mia ultima storia per te,
Mondadori,
ed.2025 pp.391
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