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Se il bunga bunga è americano

fotoLei lo chiamò sempre ‘Mr President’, malgrado fosse l’uomo con cui aveva perso la verginità. Lui si rifiutò sempre di baciarla sulla bocca, anche quando facevano l’amore. Uscito l’8 febbraio, ma solo nelle librerie statunitensi, il libro di memorie di Mimi Alford, ex amante di John Fitzgerald Kennedy ai tempi in cui era una stagista 19enne alla Casa Bianca. “Once upon a secret: my affair with president John F. Kennedy and its aftermath” (C’era una volta un segreto: la mia relazione con John F. Kennedy e le sue conseguenze), di cui il New York Post ha pubblicato alcune anticipazioni, è un libro pieno di particolari piccanti ma anche di dettagli inediti sulla vita privata di Kennedy e sui momenti più difficili della sua presidenza.

I diritti della gente. L’erosione delle libertà in Usa in nome della sicurezza

E’ un pò che ho lasciato da parte quello che accade nella società americana distratto da molte altre cose, l’occasione di recupero mi è stata data dall’arrivo sulla scrivania di questo saggio dove, con pazienza e bravura, David Shipler, ha documentato il ​​crollo della libertà americana nel suo libro: “The Right of the People, How our search of safety invades our liberties” (I diritti del popolo: come la (“loro”) ricerca di sicurezza ha invaso la (“loro”) libertà” (Knopf, 400 pp,).
Non che gli americani sembrano preoccuparsi più di tanto. Due i timori diffusi – la criminalità e il terrorismo –  li hanno portati volentieri (se i voti congressuali sono un indicatore) a rinunciare alla libertà tutelata dalla Carta dei Diritti, dice. A Washington DC, Shipler accompagna una pattuglia della polizia in servizio alla ricerca di armi illegali con la risultante di mostrare come il come sottoproletariato nero della città, ha perso la sua protezione dal Quarto Emendamento da perquisizioni e sequestri di persona veri e propri, del tutto immotivati.

E-book. Facciamo il punto

Negli Usa mercato da 263 mln di dollari, in crescita del 192%.
A trascinare il settore il lancio sul mercato di nuovi dispositivi elettronici come l’iPad e di applicazioni smartphone per la lettura. Ma il libro tradizionale resiste.
I libri elettronici pare piacciano davvero a molti. Un esordio di mercato decisamente fortunato il loro, tant’è che nei primi otto mesi del 2010 gli analisti hanno potuto accertare un aumento nelle vendite pari al 192,9%, che in soldoni corrisponde a un totale di 263 milioni di dollari – 39 dei quali nel solo mese di agosto – e che hanno trascinato l’intero comparto statunitense al 9% del totale dei libri commerciali venduti. Altro dato significativo se confrontato con l’appena 0,02% del 2008 e il 3,3% del 2009.

New prizes for new technologies

L’appuntamento settimanale con Linda dagli Stati Uniti (leggi in italiano)

Hello Michael,
I know: this part we give prizes to everyone and everything. But this time I would like to tell you what our English cousins are doing, so that here we are inventing the same thing. It was not silent, then, that digital publishing has recently established.
The Association of Online Publishers (AOP), an organization based in the UK that represents digital publishing companies that create original, branded, quality content, announced the recipients of its Digital Publishing Awards for 2010.

Why the book business may soon be the most digital of all media industries

New mail from USA. By Linda Nordstrom (leggi in italiano)

Consider it an inauguration of sorts, a celebration of the e-book industry becoming a member of the major media club just as digital music and online video have before them. When you influence a billion dollars, people have to take you seriously. In the book business, it means that traditional publishers can no longer live in deny-and-delay mode; meanwhile, digital publishers get invited to better parties and people in other media businesses like TV and magazines look over and wonder if they could cut a slice of this new pie just for them.

Libraie instacabili e intrepide

L’11 Ottobre, nella sua casa di Washington, è venuta a mancare Carla Cohen, classe 1936.
Molti di voi ora si chiederanno chi è.
Ebbene, per ventisei anni lei e Barbara Meade hanno gestito un piccolo (grande) negozio indipendente (Politics and Prose), la migliore libreria di Washington e una delle librerie più famose e di successo dell’intera nazione. Un avamposto della vitalità intellettuale e letteraria nella capitale degli Stati Uniti.

Carla e Barbara sono state libraie e lo sono state in modo instancabile e intrepido aprendo anche una caffetteria quando non era una cosa ovvia da fare in un negozio di libri (oggi il “caffè” c’è ancora ed è un successo).
Lo hanno fatto soprattutto guadagnandosi il massimo rispetto degli editori perché tutti si fidavano della loro grande competenza e perché, si sentiva, hanno sempre considerato i libri come qualcosa di diverso dalla merce comune.

What happens on the other side of ocean

New mail from Usa, by Linda Nordstrom (leggi in italiano)

Dear Michele, let me give a little input on what happens on this side of ocean with this editor’s note Okes of OR publishing that i’ve received this week. I hope the article will contribute to the debate on the issue of digital book that, as I understand, it is also felt by you.

Herewith figures most of us have heard in some variant: half of U.S. book sales will be digital by 2015 and brick-and-mortar book sales will drop by 50% in that time.
I’m not a theoretician: I’m an editor and publisher, and what I am looking for is a practical solution to fix things, something that can be implemented. I’ve been in independent publishing for the last twenty-five years, and each year, at each of the five companies I’ve worked with, the scenario has been pretty much the same: declining revenues despite occasional upward blips, the stores getting sparser and those that remain, skipping titles more and more.

The most awards but not most talented. A photo of contemporary american literature.

Correspondence from the other side of the ocean
by Linda Nordstrom

Are the writers receiving the major awards and official recognition really the best writers today? Or are they overrated mediocrities with little claim to recognition by posterity? The question is harder than ever to answer today, yet it is a worthwhile exercise to attempt (along with identifying underrated writers not favored by bureaucracy).