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La compagnia dei SOLI

Il Male è una parola brutta, che trova volti, storie, catastrofi, da abitare anche senza permesso. Contro il Male combatte Sara a vantaggio della sua sopravvivenza da umana, donna, capace di resistere al buio di ogni nascondimento e alle violenze nel corpo e nell’anima…

Tutto questo accade in una terra affranta e sfigurata, dai predoni, che arrivano da mare, ma anche da quelli che vorrebbero proteggerla a vantaggio di potere proprio. Sara però conosce e riconosce le parole brutte e quelle finte, e non ci sta a soccombere, a arrendersi a regole che non sono sue. E allora cerca la fuga a costo della vita.

Adesso scappa

Non ho più la macchinetta e sto andando al corso di recupero. Passo e ripasso la lingua sui denti. Non mi capacito di trovarli liberi dal ferro. Mi viene la contentezza. Lo so, è un sentimento inadatto alle circostanze: ci sono le pesti che vorranno sapere e che mi offenderanno ancora con le mani e con le parole. C’è il mondo che mi vuole cambiare. Ci sono gli accidenti di famiglia che non mancano mai.

Cattive ragazze

Chi sono: Olympe De Gouges – Nellie Bly – Elvira Coda Notari – Nawal El Saadawi – Antonia Masanello – Marie Curie – Aleksandra Kollontaj – Alfonsina Morini Strada – Angela Davis – Claude Cahun – Domitila Barrios De Chungara – Franca Viola – Miriam Makeba – Hedy Lamarr – Onorina Brambilla?

Cattive Ragazze, naturalmente … che cambiarono il mondo!

 

MARE GIALLO

…“Pazziare” nel dialetto di Napoli significa
giocare, “pazzia” invece in lingua di Italia
significa follia, che se ci levi una i diventa folla,
ma non c’entra molto. Comunque le parole sono
utili e più ne sai e prima fai.
Mi chiamo Hui, ho undici anni e sono nato in
Cina, ma a due anni già stavo qua, a Napoli, in
una casa piccola di un palazzo grande dietro le
strade della Stazione Centrale”…[continua ]

Bentrovati carissimi piccoli e grandi lettori!

Nina e i diritti delle donne

Ti sentirai dire che essere giovani all’inizio del terzo millennio è molto duro. Che troverai lavoro con difficoltà in un mondo in cui la sicurezza economica traballa. C’è del vero naturalmente, ma non è una legge di natura. Dipende da ciascuno di noi scegliere chi ci governa, orientare lo sviluppo e la tutela dei beni comuni, distribuire la ricchezza in modo da evitare le ingiustizie. E dipende dalle ragazze e dalle donne battersi per la propria libertà e per una civiltà che la rispetti. […] Tocca farlo con gli occhi aperti e la mente sveglia”…

 

Ada decide

ada decide“… Quando sono con i miei amici, a scuola ma anche quando siamo a giocare ai giardini pubblici o in strada sotto casa, devo fare delle scelte, devo prendere delle decisioni.
Visto però che non sono sola devo decidere insieme agli altri devo scegliere le cose che ci mettano d’accordo tutti sennò finisce che litighiamo o non facciamo niente.
E così anche quando dobbiamo scegliere a cosa giocare rischiamo di litigare, e poi finisce che qualcuno non gioca o che resta arrabbiato e così non ci divertiamo.
Come si fa a decidere insieme? Come si fa a non litigare?
Beh, con i miei amici proviamo ad ascoltarci … “ ( pag.8 )
[segue ]