“La sorvegliata speciale numero 1”, come Edda amava definirsi, arriva a Lipari malata, depressa, fiaccata dal dolore e dalla solitudine. Non ce l’avrebbe fatta a sopravvivere senza l’aiuto e l’affetto di un uomo: Leonida Bongiorno, il capo del Pci locale, partigiano ed erede di una solida tradizione antifascista (suo padre aveva partecipato, nel 1929, all’organizzazione della fuga da Lipari dei confinati Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Fausto Nitti). La loro storia è quella di un incontro intimo e travolgente che li legherà per sempre, al di là delle differenti appartenenze politiche.
scienze sociali
Luciano Gallino, Il lavoro non è una merce. Contro la flessibilità
Tempo fa leggendo un’altro libro di Gallino, L’impresa irresponsabile, mi sono persuaso che il peso attribuito al costo del lavoro finisce per rivelarsi un alibi che non aiuta a interrogarsi su alcuni fondamentali. A non discutere, per esempio, di come le imprese italiane sono indietro, e di molto, in fatto di ricerca, e di come le stesse sbandièrano amabilmente la necessità di trovare forme redistributive del reddito d’impresa per finanziare l’innovazione (i cui danari, evidentemente, sottratti alle tasse, inevitabilmente gravano poi su tutti noi…), o della necessità di competere in un “mercato globale” (quanto piacerà loro riempirsi la bocca di questo…) finanziando i corsi di sviluppo del personale con forme reddituali che non penalizzino troppo la già esigua ultima riga del conto economico.
Armi di distruzione di massa (vers.2)
L’autore.
Bob Woodward è una leggenda del giornalismo americano; ha vinto pressoché ogni premio giornalistico statunitense, a cominciare dal Pulitzer, assegnato a lui e a Carl Bernstein per aver rivelato i retroscena dello scandalo Watergate che portò alle dimissioni il Presidente Richard Nixon. Ironia della sorte, perchè l’economia e gli asset aziendali in USA non guardano in faccia nessuno, a 65 anni Bob Woodward ha dovuto accettare, come 99 altri suoi colleghi del Washington Post coinvolti in una purga di bilancio aziendale, il pensionamento o, come si chiama nel linguaggio brutale delle aziende americane, il “buy out”, l’acquisto e la risoluzione del suo contratto di lavoro. Tuttavia il suo rapporto di lavoro al Post era da diverso tempo “simbolico”: guadagna molti milioni con i suoi libri e aveva da tempo conservato per puro affetto la sua scrivania al giornale per la modica cifra di diecimiladollari l’anno.
La sua uscita dal Washington Post è una porta che si chiude su un’era del giornalismo, che lui e Bernstein, complice il clima arroventato dei primi anni Settanta generarono il mito del “quarto potere”. La tradizione del giornalismo investigativo non è finita, per fortuna, con la coppia dei due “ragazzi irresistibili”, i trentenni che nel 1973 e ’74 ascoltarono la “Gola Profonda” dell’ Fbi e seguirono le briciole che lui faceva cadere fin dentro lo Studio Ovale di Richard Nixon.
Aldo Nove, Mi chiamo Roberta ho 40 anni…
Niente foto truccate, niente ritocchi: queste 14 istantanee da una nazione di precari, scattate e assemblate da Aldo Nove tra il 2004 e il 2005 (e apparse in origine su Liberazione) sono vere e pertanto più raggelanti di qualsiasi altro libro sul tema provvisto di filtri narrativi.
Una dedica ai 70 anni di Balestrini, poi l’autore di Puerto Plata Market e de La più grande balena morta della Lombardia pone domande, registra, introduce brevemente le voci di Roberta, Alessandra, Domenico, Riccardo e degli altri protagonisti, rinunciando alla presenza ingombrante del romanziere. Il risultato è, senza mezzi termini, un potente calcio nel didietro a chi si è arrogato l’immorale diritto di svuotare questo Paese di realtà propugnando inesistenti, irrealizzabili “miracoli italiani”. Svuotare, cioè erodere fino a fare il vuoto. E in quel vuoto tremendo, adesso, ci siamo più o meno tutti: i figli che hanno concluso gli studi grazie ai sacrifici dei genitori, le famiglie che guardano a noi con apprensione, se non proprio con motivata angoscia.
Giancarlo Feliziani, Lo schiocco
Giancarlo Feliziani Lo Schiocco. Storie dalla strage di Brescia Limina Giancarlo Feliziani torna ad occuparsi degli anni di piombo dopo la storia di Guido Rossa, …
Massimo Mucchetti, il baco del corriere
Massimo Mucchetti, Il baco del Corriere Feltrinelli E’ cosa dell’altro ieri. L’inchiesta giudiziaria avviata dalla procura di Milano che ha accertato l’intrusione nei computer del …