C’è una parola magica che potrebbe consentire un’impresa titanica: ricucire il rapporto di fiducia tra i cittadini e chi li governa. Sembra un’utopia per sognatori, ma dopo aver letto il libro Wikicrazia di Alberto Cottica (Navarra editore) viene davvero voglia di credere che un altro mondo sia possibile. A maggior ragione negli stessi giorni in cui il sito Wikileaks, scoperchiando le malefatte americane in Iraq, conferma che l’informazione è il primo passo verso una democrazia allargata.
scienze sociali
L’Italia che (non) legge
Le statistiche ci dicono che in Italia si legge poco, drammaticamente meno che negli altri paesi. Il lettore forte, come l’Istat definisce chi legge almeno un libro al mese, è una persona che non fa parte della maggioranza degli italiani, è fuori dalla “norma”, E il futuro che si annuncia non sembra migliore. Le differenze per genere, fascia d’età, area geografica, livello culturale e sociale non solo si confermano ma si radicalizzano…
Il De Profundis di Gordon Brown. Il flop del libro dell’ex premier UK
Per l’ex primo ministro britannico Gordon Brown l’ultimo libro è stato un fallimento senza precedenti.”The change we choose”, secondo il settimanale “Private Eye”, in quattro mesi …
Crisi americana. Non è solo questione di sub-prime
Due anni fa, una miscela velenosa di cattiva economia,unitamente ad una regolamentazione molto permissiva, ha fatto saltare letterarlmente in aria il sistema finanziario degli Stati Uniti causando la sua fase discendente e ripida dai tempi della Grande Depressione.
Gli antidoti alla crisi, architettati da molti dei giocatori che hanno suscitato la sbobba tossica originaria, hanno fatto peggio tirando l’economia americana quasi sul baratro.
E tali rimedi non impediranno crisi future. Joseph Stiglitz, vincitore nel 2001 del Premio Nobel per l’economia, analizza quanto accaduto e le prospettive future in “Caduta libera. L’America, i liberi mercati e l’economia mondiale (Freefall, Norton).
Attilio Bolzoni, Parole d’onore
Attilio Bolzoni ha avuto un’intuizione di quelle che rischiano di non venire a chi a passato una vita in mezzo a questa gente. Gente di mafia da andare a scovare, seguire, raccontare ai lettori di un giornale. Quando sei costretto a raccontare le cose più chiare, le notizie, e a fare intuire la cosa più scura, il contesto.
Tra i milioni di pagine di ordinanze lette l’intuizione è stata di fermarsi sulle parole che quella gente dice quando si difende, quando dà un ordine, quando racconta di altri di quel mondo, sicari, mandanti, pentiti, capi dei capi.
Danilo Dolci, Ciò che ho imparato
«So che abbiamo appena iniziato ad apprendere che gli uomini possono davvero imparare solo se vogliono ricercare e sanno cercare anche insieme; e che purtroppo è sempre presente il rischio di dimenticare quanto si sa». Danilo Dolci (Sesana 28 giugno 1924 – Partinico 30 dicembre 1997). Nel decennale della sua scomparsa, la Mesogea è orgogliosa di pubblicare alcuni degli scritti più rappresentativi del pensiero e dell’opera di Danilo Dolci.
Bioetica. Il libro di Ignazio Marino
Ignazio Marino, medico, senatore, candidato alla segreteria del Pd, mandato in libreria da Einaudi
Pubblichiamo un estratto sul tema del testamento biologico dal capitolo
intitolato “Che cosa ne pensano gli italiani?”.
Dal 2006 ad oggi, ovvero da quando ho iniziato a dedicare parte del mio tempo allo studio del testamento biologico, ho seguito con attenzione l’orientamento degli italiani attraverso numerose ricerche e indagini demoscopiche, realizzate tra la popolazione in generale ma anche all’interno di gruppi di persone selezionate sulla base della loro professione, religione, appartenenza geografica, livello sociale e culturale. Vi è un dato che rimane costante nel tempo e che risulta sempre identico in tutte le indagini: la stragrande maggioranza degli italiani è convinta che le decisioni su come affrontare le terapie nelle ultime fasi della vita debbano spettare all’individuo, a nessun altro. I cittadini conoscono bene i termini della questione, sono consapevoli dei propri diritti e non intendono rinunciarvi.
Come la musica cambia il corpo 2
Un interessante cambio di prospettiva sulla musica e sulle sue influenze si legge con l’uscita del libro “La rivolta dello stile” che il giornalista Pierfrancesco Pacoda ha scritto con il sociologo e antropologo Ted Polhemus. La musica è il linguaggio per eccellenza delle culture giovanili. Espressione di un confuso supermarket dello stile, definisce oggi i confini, sottili, delle comunità, e ha sostituito così l’appartenenza a un’etnia basata sulle radici e la tradizione. Fenomeno sempre più al centro della cultura delle metropoli, dove i ragazzi fondano la loro identità proprio sui suoni nei quali si riflettono.
Piero Bevilacqua, Miseria dello sviluppo
Se qualcuno è ancora convinto che la soluzione ai problemi del mondo contemporaneo sia la crescita economica farà bene a leggere l’ultimo lavoro dello storico Piero Bevilacqua, Miseria dello sviluppo, da qualche tempo in libreria per Laterza.
Il libro muove da una dissacrante critica dell’economia, il sapere fondamentale che sta alla base delle attuali società. Bevilacqua ne mette in crisi la pretesa stessa di razionalità, dimostrando l’assurdità di una scienza che pretende di operare in modo del tutto fuori contesto dal tempo e dallo spazio.