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Le molte vite di Ian McEwan

lesson ian mcewan

Delle tante qualità che rendono Lessons una lettura così seducente e irresistibile, è che Roland Bahrein, il personaggio forse non troppo immaginario al centro del romanzo e che condivide molta storia con l’autore, non riesce proprio a prendere una sola decisione in tutta la sua vita.
L’inevitabile articolo di Michele Genchi all’ultimo libro del suo più amato scrittore inglese.

Will, il potere della volontà

La coraggiosa autobiografia di un’uomo che a cinquant’anni crede di aver tutto quello che basti per far vivere se stesso e la sua famiglia in maniera agiata e scoprire invece di non avere niente. Anzi di stare per perdere quello che aveva di più importante.
Questa sfida per cambiare se stessi può essere di insegnamento per tutti? Cosa siamo disposti a fare per non perderci e non perdere quello che amiamo di più?
Marina Andruccioli studia su questo da molto tempo e ci offre ancora una volta il suo punto di vista, recensendo il libro del grande attore hollywoodiano.

Riempire una valigia per un salto nel buio

Guardatela. Si chiama Chimamanda Ngozi Adichie ed è di una bellezza impressionante. Bella davvero. Il libro su cui desidero vi fermaste un momento, è il suo romanzo Americanah. Per questo libro ha ricevuto il premio della critica degli Stati Uniti qualche tempo fa (il National Book Critics Circle) battendo il già molto famoso Cardellino di Donna Tartt. Il che vorrebbe dire poco, in fondo. E’ bello perchè è diventato famoso, piuttosto che il suo contrario, è un vecchio modo per tirare delle belle fregature. Da noi è pubblicato da Einaudi il che ci rassicura. In America non hanno perso tempo a definirlo un capolavoro.>>

Memorie dal Calabozo

Calabozo: celle d’isolamento sotterranee di 180 cm d’altezza per 60 cm di lunghezza e di profondità.

Mauricio Rosencof ed Eleuterio Fernández Huidobro ci raccontano, nella prima traduzione italiana, i loro anni di prigionia e isolamento all’interno delle carceri della dittatura uruguaiana.
Una storia corale dell’Uruguay, raccontata dalle voci dei prigionieri diventati la nuova classe dirigente di questo paese: Rosencof è stato Assessore alla cultura del comune di Montevideo, Huidobro è Senatore della Repubblica, José Mujica (Pepe) è stato Presidente della Repubblica.
Un testo che ci ricorda che tutto è possibile.
Ce ne parla Silvia Belcastro recensendo il lbro pubblicato da Jacobelli

Finchè il caffè è caldo

“A Tokyo esiste un posto, una caffetteria, dove puoi andare indietro nel tempo e rivivere una situazione del passato solo fino a quando il caffè contenuto nella tazzina sul tavolo al quale sei seduto rimane caldo.
Se si fredda, non puoi più tornare indietro e rimani imprigionato nel passato”
Cosa vorremmo poter aggiustare se potessimo tornare indietro?
Marina Andruccioli abbozza un’ipotesi mentre raccolta il libro
di Toshikazu Kawaguchi, oggetto della sua recensione.

Santi e selvaggi. Dickens e i silenzi sulla Tasmania

Richard Flanagan è nato in Tasmania nel 1961. Forte canoista, ha scalato il fiume Franklin tredici volte ed è stato un membro della prima spedizione in canoa il fiume Jane e nella gola di Gordon. E’ anche un apprezzato pittore: Un dipinto di Richard Flanagan e Geoffrey Dyer ha vinto il premio Archibald anni fa. Ha raggiunto il grado d’onore di prima classe presso l’Università della Tasmania, nel 1982 e l’anno successivo si è aggiudicato una borsa di studio Rodi. E’ considerato internazionalmente come uno dei più preminenti romanzieri australiani, tra i il suoi molti libri, il pluripremiato romanzi Death of a river Guide Ha scritto pure, The Sound of One Hand Clapping, Gould’s Book of fish e Unknow terrorist che sono stati pubblicati con molto successo popolare e di critica in venticinque paesi. Vive a Hobart, in Australia.

Ogni giorno

L’empatia è guardare dal punto di vista di un’altra persona: significa riconoscere, comprendere e condividere pensieri dell’altro. Sembra un sentimento in declino perché guardare solo se stessi mina il modo compassionevole con cui esercitare l’alterità.
Marina Andruccioli trae spunto dal libro di David Levithan per sollecitarci ancora una volta a riflettere.

robot al lavoro

Più umano dell’umano.

Un grande romanzo di Ian McEwn la cui distopia visionaria del racconto già ambisce al classico e lo mette al pari dei grandi romanzi che hanno saputo guardare avanti come: Zero K di De Lillo, il bellissimo l’Uomo bicentenario di Asimov, Gli androidi sognano pecore elettriche? di Philip Dick o L’amore al tempo dei morti di Silverberg.
Non senza l’immancabile tagliente ironia del più grande scrittore inglese.