Nabokov diceva che la curiosità è “insubordinazione allo stato puro”. Di sicuro ci fa aprire al nuovo e il premio Nobel assegnato a Mario Vargas Llosa ha stimolato la mia di curiosità facendomi avvicinare per la prima volta a un suo libro scritto in uno stile diverso da qualsiasi altro. Nuovo, appunto.
Uno dei romanzi più difficili che abbia mai letto, e, di conseguenza, di gran lunga uno tra i più gratificanti.
“La Casa Verde” di Vargas Llosa si svolge in due luoghi fondamentali: la città alta e secca di Piura e la regione amazzonica del Perù.
Vargas Llosa e la Casa Verde


Non c’è dubbio che Graham Greene sia stato una figura importante nella letteratura del XX° secolo per le opere teatrali, le sceneggiature, i saggi e le critiche, così come per i thriller. Greene ha creato indimenticabili personaggi ed è stato probabilmente l’autore più volte “nominato” al Nobel, anche se non lo ha mai vinto. 
Dinaw Mengestu è uno scrittore statunitense di origine etiope.
“Tutto bruciato, tutto devastato” è stato, secondo la critica, uno dei migliori prodotti letterari usciti lo scorso anno negli Stati Uniti.
“Natasha” segna il debutto letterario di David Bezmozgis, nato a Riga, in Lettonia, ma emigrato in Canada (nell’esodo degli ebrei sovietici) con la sua famiglia quando aveva sei anni.
Yiyun Li è cresciuta a Pechino e nel 1996 si è trasferita negli Stati Uniti. Oggi insegna alla University of California e vive a Oakland, in California, con il marito e due figli.
Daniel Alarcón è nato a Lima, in Perù, nel 1977 ed è cresciuto nel sud degli Stati Uniti.
Gary Shteyngart (all’anagrafe Igor Shteyngart, classe 1972) è uno scrittore americano nato a Leningrado in Unione Sovietica (che egli chiama “St. Leningrado” o “St. Leninsburg”). 
La scrittura di C.E. Morgan, così profonda e riflessiva, è stata paragonata a quella di John Steinbeck, Flannery O’Connor, ma anche a Marilynne Robinson (perché affronta la questione della fede) per restare tra i contemporanei.