Abbiamo speso tempo e molte energie per offrirvi un nuovo sito che speriamo raccolga il vostro consenso. In questa rinnovata e molto interattiva edizione, che da luogo alle firme che la compongono, abbiamo inserito un po’ di colta leggerezza con la Posta del Cuore, curata da Emma, la libraia del cuore protagonista di “Noi due come un romanzo” alias dell’autrice del libro, Paola Calvetti, che consolerà i malati di affetto con altrettante letture toccasana, e con un esilarante spazio dedicato ai Libri più brutti del mondo secondo la penna davvero urticante -potete crederci- di Paola Manduca, giornalista e accanita lettrice (e curatrice dell’ufficio stampa del sito). Attenti a voi, autori! Sperate di non capitarle a tiro.
editoriali
Il libro come mezzo
di Carlo Gambescia
Che rapporto abbiamo con i libri? E soprattutto che tipi di libri oggi vanno per la maggiore? I due quesiti meritano una risposta.
Anche a costo di apparire didascalici dobbiamo subito sottolineare un fatto. Ci sono due modi di porsi dinanzi al libro. Il primo è di considerarlo un fine, il secondo un mezzo. Se il libro è visto come un fine, qualcosa che ha valore in sé, il libro verrà considerato un bene culturale e persino sacro. Non per niente, si è parlato di cristianesimo, giudaismo e islam, come di “religioni del Libro”, con chiaro riferimento alla Bibbia, quale sacra espressione della parola di Dio.
J.D.Salinger, ricordi di disubbidienza
L’ultimo “lavoro” di Salinger risale al 63 tradotto in italiano da Einaudi, ” Alzate l’architrave carpentieri Seymour”. Come si è già detto e letto da …

Alberto Bevilacqua. La califfa 45 anni dopo
ROMA. Avevamo appena iniziato a girare La califfa racconta Alberto BEVILACQUA , e Romy Schneider, nonostante fosse una bravissima professionista, non era ancora entrata nella parte. A volte perdeva la pazienza, si arrabbiava, diceva che era stanca e che voleva rinunciare. Poi, per darsi coraggio, di tanto in tanto allungava la mano verso un bicchiere di vino fresco. Io volevo evitare a tutti i costi che bevesse oltre misura e, di nascosto, mescolavo con acqua quella che era la sua bevanda prediletta>. Il film tratto dalla <Califfa>, suo romanzo di gran successo, segno’ per lo scrittore emiliano l’ esordio nella regia.
Lettera aperta di una libraia leggermente stanca
di Geraldine Meyer
Mai come in questo ultimo periodo si sente parlare di crisi dell’editoria, di librerie che chiudono. Ha fatto scalpore, dando inizio al dibattito, la chiusura a Milano della storica libreria di Porta Romana. Da lì si è cominciato a parlare di librerie indipendenti schiacciate dai costi insostenibili, di gestione e affitti. Curioso che in un paese di non lettori ci si sia accorti all’improvviso di cosa voglia dire fare i librai. Cercherò di chiarire, soprattutto a me stessa, di cosa si sta parlando. Perché, a volte, ho la sensazione di trovarmi in una situazione ipocrita e mistificante. Come quando un anziano pone fine ai suoi giorni distrutto dalla solitudine e i parenti, che mai sono andati a trovarlo, piangono calde lacrime e vomitano parole di rimpianto. Intanto vediamo di capire cosa significa librerie indipendenti.
Pericolo nel mondo dei libri
di Sandro Ferri (ed. E/O)
Pochi giorni fa la Camera dei Deputati ha votato per eliminare l’articolo della legge sul libro che prevedeva un tetto massimo di sconto del 15% sul prezzo di vendita del libro al consumatore finale. La nuova normativa, se dovesse passare anche al Senato, consentirebbe di vendere i libri con qualsiasi sconto, senza tenere in alcun conto il prezzo fissato dall’editore.
A prima vista questa sembrerebbe una buona notizia. Il consumatore – questo novello dittatore che è dentro ognuno di noi e che viene coccolato come un idolo da politica ed economia – potrebbe acquistare i libri a prezzo più basso e quindi accedere più facilmente alla cultura.
Si tratta di un grande malinteso nel quale ovviamente i politici sono caduti per primi, per ignoranza e demagogia.
Buone notizie: in Italia i libri si sanno fare
di Filippo Maria Battaglia
È vero: la traduzione letterale in inglese, “The elegance of the Hedgehog”, suona tutto in un altro modo. Eppure, il libro di Mauriel Barbery che nel nostro paese ha fatto strame tra critici e lettori, pare avviato a imitare lo stesso successo che ha avuto Oltralpe e in Italia. Merito del libro, ma merito anche di un italiano, Sandro Ferri, che guida le edizioni che lo hanno stampato da noi (e/o) e che sta dietro anche a quelle che si sono prese in carico di farlo conoscere negli Stati Uniti. Perché Ferri, oltre all’ormai nota casa editrice italiana specializzata nella letteratura straniera (in catalogo, tra gli altri, opere di Izzo, Hrabal etc), ha fondato qualche anno fa una sua omologa, “Europa Editions”, con sede a Union Square, in quel di Manhattan.
Cattiva critica, cattiva letteratura
Intervista a Piergiorgio Bellocchio di Guido De Franceschi
Da più parti si intona il de profundis per la critica letteraria. Piergiorgio Bellocchio, che fu il fondatore dei celebri “Quaderni piacentini” e più tardi visse con Alfonso Berardinelli l’avventura semisolitaria della rivista letteraria “Diario”, sembra non ritenere necessario intonare la sua voce al coro. Complice parziale, forse, l’influenza che ne arrochisce la voce. Inutile, in definitiva, il lamento sulla critica nostrana quando è il suo stesso oggetto, la letteratura, a essere affetta da zoppia e a praticare il terra-terra. Quello di Bellocchio è suppergiù un chiamarsi fuori, un uscire dalle righe. Un guardare al passato, ma senza troppi drammi. In altre parole, un farsene, in qualche modo, una malinconica ma lucida ragione.
Meno di una Coca Cola. Il mercato dei libri nel mondo
Parola d’ordine: concentrazione.
Il valore del mercato del libro nel mondo, compreso quello scolastico, è di 70 miliardi di euro. Considerando che questa cifra rappresenta meno del fatturato della Pepsi Cola e Coca-Cola, già la dice lunga su quanto pesi la cultura libraria nel mondo.
Ma l’aspetto più inquietante è che i primi dieci gruppi edioriali, coprono il 51% dell’intero mercato. La ricerca, effetttuata da Rudy Wischenbart per alconto di alcune riviste specializzate è stata anticipata a Francoforte lo scorsco ottobre e resa nota, in via definitiva, questi giorni.