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E-book. Facciamo il punto

Negli Usa mercato da 263 mln di dollari, in crescita del 192%.
A trascinare il settore il lancio sul mercato di nuovi dispositivi elettronici come l’iPad e di applicazioni smartphone per la lettura. Ma il libro tradizionale resiste.
I libri elettronici pare piacciano davvero a molti. Un esordio di mercato decisamente fortunato il loro, tant’è che nei primi otto mesi del 2010 gli analisti hanno potuto accertare un aumento nelle vendite pari al 192,9%, che in soldoni corrisponde a un totale di 263 milioni di dollari – 39 dei quali nel solo mese di agosto – e che hanno trascinato l’intero comparto statunitense al 9% del totale dei libri commerciali venduti. Altro dato significativo se confrontato con l’appena 0,02% del 2008 e il 3,3% del 2009.

New prizes for new technologies

L’appuntamento settimanale con Linda dagli Stati Uniti (leggi in italiano)

Hello Michael,
I know: this part we give prizes to everyone and everything. But this time I would like to tell you what our English cousins are doing, so that here we are inventing the same thing. It was not silent, then, that digital publishing has recently established.
The Association of Online Publishers (AOP), an organization based in the UK that represents digital publishing companies that create original, branded, quality content, announced the recipients of its Digital Publishing Awards for 2010.

Editoria sociale, un gigante nascosto

Un mondo sommerso e nascosto, che viaggia in circuiti spesso alternativi e marginali. Stimolando riflessioni di spessore e formando non solo “addetti ai lavori”, ma educatori e insegnanti, studenti e amministratori, appassionati del settore e molti altri. Osservando i numeri di case editrici, riviste e siti web dedicati al sociale, nella prima ricerca che prova ad esplorare questo complesso pianeta in Italia, emergono cifre tutt’altro che modeste: oltre 500 gli editori presi in esame che si occupano esclusivamente o soprattutto di produzioni su questi temi, più di 800 le collane specifiche su politiche sociali, economia solidale,  scuola, immigrazione, ambiente, cooperazione internazionale… Con 1.600 novità all’anno, 50mila titoli disponibili, decine di migliaia di lavoratori.

The most awards but not most talented. A photo of contemporary american literature.

Correspondence from the other side of the ocean
by Linda Nordstrom

Are the writers receiving the major awards and official recognition really the best writers today? Or are they overrated mediocrities with little claim to recognition by posterity? The question is harder than ever to answer today, yet it is a worthwhile exercise to attempt (along with identifying underrated writers not favored by bureaucracy).

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Ricordare Elvira Sellerio

fotoElvira Sellerio, 74 anni, figlia di un prefetto, prima di sei fratelli, una laurea in Giurisprudenza, ha vissuto un’appassionata gioventù in quella Sicilia a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 che coltivava i fermenti culturali del Gruppo ’63 (che si formò in un vecchio albergo appena fuori Palermo, con Alberto Arbasino, Umberto Eco e scrittori siciliani come Michele Perriera).

A chi conviene la legge sul libro. Parla Vigini

Per la serie ‘a volte ritornano’, ogni tanto accade che disegni di legge, regolamenti e proposte riguardanti aspetti generali o particolari del libro e della lettura risalgano dal limbo in cui erano finiti. In genere, aspettano lì per l’eternità e, pur considerando il prolungamento dell’età media degli italiani, l’eternità è un tempo troppo lungo anche per i longevi dotati di grande pazienza. Però, capita a volte che qualcosa si muova. Adesso è toccato al disegno di legge n. 1257 sulla ‘Nuova disciplina del prezzo dei libri’, che è stato presentato il 5 giugno 2008 per iniziativa di Ricardo Franco-Levi e di altri sedici deputati e che oggi – come anticipava lunedì Simonetta Fiori su ‘La Repubblica’ – arriva alla Camera.

Dublino dichiarata città Unesco della letteratura

Dublino è stata designata oggi “città della letteratura” dall’Unesco. E’ la quarta città a ricevere il premio.I l titolo è stato conferito dal direttore dell’Unesco Irina Bokova. I destinatari del precedente titolo, che è permanente, sono Edimburgo, Melbourne e Iowa City.

Il Ministro della Cultura e del Turismo irlandese Mary Hanafin ha riferito in una nota che “è stato concesso il riconoscimento per il ricco passato storico e letterario della città, la vivace letteratura contemporanea, la varietà di feste e attrazioni a disposizione e perché è la culla e casa dei grandi della letteratura”.
Una domanda di accesso alle modalità di designazione era stata fatta all’Unesco lo scorso novembre da un gruppo di bibliotecari della citta di Joyce, molto sorpresi di aver visto accolta la loro sia pur articolata richiesta tanto presto; tuttavia l’ente delle Nazioni Unite, non è stato privo di qualche pressione da parte di alcuni organi politici e culturali d’Irlanda.

A chi conviene la legge sul libro

Caro Direttore,

nei prossimi giorni verrà portata alla Camera la nuova legge che disciplinerà il prezzo del libro, ovvero che regolamenterà gli sconti. Siamo sicuri che ben pochi italiani, tediati dalle ricorrenti denunce sullo sconsolante panorama della lettura nel nostro Paese, avrebbero pensato che bastasse regolamentare uno sconto per risolvere tutti i problemi. Invece il legislatore esordisce così: “La presente legge ha per oggetto la disciplina del prezzo dei libri. Tale disciplina mira a contribuire allo sviluppo del settore librario, al sostegno della creatività letteraria, alla promozione del libro e della lettura, alla diffusione della cultura, alla tutela del pluralismo dell’informazione.” E dire che sono dieci anni che rincorriamo una legge civile sul libro, e per tutto questo tempo abbiamo avuto la soluzione sotto gli occhi. Già, peccato che a nostro avviso questo cappello introduttivo sia falso, e la legge vada nella direzione contraria a quanto proclama di voler ottenere.