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2 commenti

  1. Sottoscrivo il commento di Michele, analisi lucida e reale. “In un mondo che”….un mondo tutto italiano, dove tutto si ferma, anche il progresso civile. Oggi c’è un bellissimo articolo sul Corriere della Sera, dove si dice la corruzione si combatte dal basso. Ma aggiungo che oltre alle prescrizioni serve anche l’assunzione del farmaco giusto. Per curare questo paese in preda ad osteoporosi dei valori.
    Brava Paola

  2. Nel saggio di R. D. Putnam sulla storia civica delle (città) e province italiane, alla sua pubblicazione, ebbe un’eco molto ampia anche – e forse soprattutto – in ambienti non accademici. Il saggio fu pubblicato all’indomani della famosa inchiesta Mani Pulite che mostrava quanto la corruzione della politica fosse profonda e la ricerca di Putnam sembrava rispondere proprio all’esigenza politica di trovare una risposta alla domanda sulle ragioni della mancanza di virtù civiche in Italia e al cattivo il funzionamento delle istituzioni in molte regioni. Al centro della ricerca di Putnam stava il concetto di “civic-ness”, talvolta tradotto con “senso civico”. Secondo Putnam era (ed è) la mancanza di “civic-ness” a spiegare il mancato sviluppo: mi pare che le cose sìano cambiate poco. Non mi meraviglia, quindi, la solitudine del sindaco e il distacco sempre più marcaato della società civile. L’immobilismo di oggi cui parla Manduca nel suo puntuale articolo, è lo stesso del ’93 anno di uscita del libro.

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