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A volte il destino chiama. A volte ci sono sussurri che mormorano nel sottobosco della nostra vita. A volte la vita sembra indicarci la strada, ma spesso siamo così presi da altre cose che all’incrocio giusto finiamo per girare dalla parte sbagliata.
A me è sempre piaciuto scrivere: sin da piccola adoravo ogni tipo di penna, avevo mille e mille diari, notes e quadernetti, tenevo gelosamente da parte risme di carta particolare ed inusuale, adoravo i temi a scuola nonostate avessi scelto una scuola tecnica e leggere mi piaceva immensamente. Ma ero così presa dalla mia passione per il verde e la Natura che non mi accorgevo di stare percorrendo sì una strada bellissima, ma quella strada mi stava portando sempre più lontano dalla mia vera passione.
Ma banalmente un giorno, durante una influenza che mi aveva costretto a letto, lessi su un giornale un piccolo trafiletto su un bando di un concorso letterario, ed è stato in quel momento che ho imboccato la strada che percorro ancora oggi con tanta passione.
Alice vive in Sicilia con i genitori ed il fratello. Un giorno, quando aveva appena sei anni, una ricca vedova, Irene, viene a fare visita alla famiglia: la bambina rimane affascinata da quella donna emancipata e molto particolare, un’artista, e tra loro nasce subito una forte intesa, ma la visita è davvero breve.
Anni dopo, la giovane Alice già instradata dalle continue insistenze della madre ad una vita prevedibile e scontata, un lavoro come cassiera ed un necessario matrimonio di convenienza riceve una telefonata da un notaio di Roma, che le annuncia che Irene è morta, e le ha lasciato un’eredità.
E la ragazza, ancora ignara, imbocca finalmente la strada che la condurrà al suo destino.
Non avevo ancora letto nulla di Ozpetek nonostanta abbia apprezzato moltissimo i suoi film, Le fate ignoranti ha un posto speciale nel mio cuore.
Ebbene si, non ci si deve fare un cruccio dell’aver trascurato un autore, quell’adagio che mormora che quando l’allievo è pronto, il maestro arriva credo si possa adattare anche ai libri.
La bellezza ha il potere di lenire ogni ferita è una delle bellissime frasi che ho trovato in questo libro, ma ho trovato anche molti temi per me importanti: lasciarsi andare senza paura quando il destino ci mette davanti un’occasione, che l’amicizia è un tesoro enorme ed i legami personali sono la rete più importante da tessere con amore nella nostra vita, che non sempre quello che è più facile è veramente il tuo bene, che i rischi di certe decisioni te li devi assumere in prima persona e nessun consiglio può totalmente guidarti nella scelta giusta, che lungo il cammino persone becere se ne incontrano a bizzeffe, e in ultimo, ma non ultimo, imparare sempre dai propri errori è molto più saggio che colpevolizzarsi.
Ma soprattutto, ho amato la penna di Ozpetek che tratteggia una Roma meravigliosa.
A volte i sogni si nascondono dietro alle porte, non solo dentro i cassetti: e lo sa bene Alice che scoprirà il suo destino dietro alla porta chiusa dello studio segreto di Irene.
per BookAvenue, Marina Andruccioli
Il libro:

Ferzan Ozpetek
Mondadori
ed.2024 pp.204
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