Don Winslow. Già marinaio, guida turistica, investigatore e finalmente scrittore

   Tempo di lettura: 3 minuti

Don Winslow è abbastanza giovane per essere un celebrato autore dell’altezza di Ellroy, Connelly ai quali per altro dice di ispirarsi; è nato nel 53 a NYC ma cresciuto a Rhode Island. Prima di mettere a frutto il suo talento di scrittore, è stato un ricercato conduttore di barche per turisti entro le sei miglia marine nonché guida turistica per uomini avventurosi nella savana e di safari in Kenya. E’ stato pure un’apprezzato investigatore privato. Suo padre è stato un ufficiale di marina durante il secondo conflitto mondiale ed è stato quasi tutto il tempo dopo la guerra sui cacciatorpedinieri nella East Cost. La madre era di New Orleans. Si sposarono durante un congedo di lui. Si racconta che la nonna, una guaritrice, avesse lavorato per Carlos Marcelo, il capo mafia accusato dell’assassinio di Kennedy. La cosa, è quasi sicuramente vera.

 

Il nuovo libro di Don Winslow, Missing New York, è appena uscito da Einaudi e appena finito, si tratta del primo con protagonista Frank Decker, detective della polizia di Lincoln, Nebraska. Poliziotto acuto, caparbio, esperto: per molti l’uomo giusto per essere il prossimo capo della polizia. Tutto nel suo lavoro pare andare bene, finché un giorno spa

risce una bambina di sette anni. Stava giocando in giardino quando ha squillato il telefono e la madre è rientrata un attimo per rispondere.

Al suo ritorno all’esterno, la piccola Hailey non c’era più. Le prime indagini della polizia purtroppo non danno risultati e nei casi di scomparsa, se non si arriva a capo di nulla nelle prime quarantotto ore, c’è oltre il novanta per cento di possibilità che la persona sia stata già uccisa. Frank conosce bene le statistiche, ma ha fatto una promessa alla madre di Hailey: le ha detto che le riporterà indietro sua figlia.
Anche quando due settimane dopo scompare un’altra ragazza, ritrovata poi morta, e viene arrestato un uomo accusato pure dell’omicidio di Hailey, lui continua a credere che la bambina sia viva. E non c’è nulla che possa farlo recedere dall’impegno preso. Neanche il dare le dimissioni, rinunciare alla carriera, al suo matrimonio e intraprendere un viaggio fino a New York, seguendo una traccia flebile che lo condurrà a verità molto scomode. Non vi dico altro per non togliere il piacere – assicurato – di leggerlo. La suspence è assicurata.

Don Winslow,
Missing New York,
Einaudi
tr. Alfredo Colitto

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