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A’ la guerre comme à la guerre

Il Ministro (La Ministra, così non si offende nessuno) della Cultura del governo francese Aurélie Filippetti lo aveva annunciato già un anno fa: «La Francia proteggerà il tessuto sociale delle librerie dai giganti stranieri (americani, ndr)», e questa settimana una importante decisione è stata presa alla Camera dell’Assemblea nazionale. All’unanimità, i deputati hanno posto il divieto ai grandi operatori online (leggi, Amazon ma il provvedimento, come un fuoco amico, colpisce anche FNAC) di offrire la consegna del libro gratis a casa del cliente. Manca la il passaggio al Senato la cui approvazione sembra scontata e il provvedimento sarà legge.

Passa il decreto Monti. Passeranno gli sconti?

Otto ore di Consiglio dei Ministri hanno danno vita a un Decreto sulle liberalizzazioni e la concorrenza piuttosto corposo: il testo è stato ribattezzato in modo significativo come “Cresci-Italia”, con tanto di promessa ambiziosa da parte del premier Mario Monti, ovvero la cancellazione di tutte le tasse occulte. Le novità che sono state introdotte sono davvero moltissime e riguardano un numero impressionante di categorie, dunque è necessario suddividere la trattazione in base al settore di riferimento per capire chi sono i “vincitori” e i “vinti” (anche se parziali) del decreto.

Monti affonda già la legge contro gli sconti sui libri?

12 gennaio 2012 da il Post
Le anticipazioni della legge sulle liberalizzazioni parlano di “autonomia” per ogni impresa commerciale su durata ed entità delle promozioni, ribaltando le norme appena approvate.

Repubblica anticipa in un dettagliato articolo il contenuto della bozza di legge sulle liberalizzazioni progettata dal governo Monti, benché ieri sera il governo stesso ne avesse indebolito l’attendibilità in modo un po’ criptico (la bozza esiste, ma non è quella?). Ma stando a questa versione sarebbe in programma anche la totale liberalizzazione della possibilità delle imprese commerciali di attuare sconti, saldi e promozioni quando vogliono, come vogliono e per il tempo che vogliono.

michela murgia

Legge sul libro. L’intervento di Michela Murgia

Ho chiesto a Michela Murgia di intervenire sull’articolo pubblicato qualche giorno fa sul tema della nuova legge sul libro e dell’interesse suscitato. Grazie all’Autrice.

Caro Michele,
la ringrazio della segnalazione. Ho letto l’articolo che ha scritto con molta attenzione.
Mi trova d’accordo sul fatto che i libri siano troppo cari e non credo affatto che la procedura che porta un libro a costare 19 euro sia determinata dai costi reali di produzione. Ma non bisogna negarci che uno dei fattori per cui le case editrici – soprattutto le piccole e medie – hanno alzato i prezzi oltremodo è stata la necessità di dover reggere le forbici di sconto che la grande distribuzione, l’on line e le catene chiedevano di poter offrire ai loro clienti. Il fatto che alle grandi catene sia stato sinora permesso di esercitare i vantaggi dell’economia di scala con totale spregiudicatezza ha fatto sì che le case editrici scaricassero il recupero dei margini sui lettori, alzando il prezzo di copertina in vista dei numeri garantiti dalla vendita di massa. Per questo le chiedo se siamo certi che l’unica risposta opponibile al caro prezzi del libro sia lo sconto selvaggio, o se invece la possibilità di svendere sempre non sia uno dei fattori che ha contribuito a far lievitare esponenzialmente il costo dei libri.

Perchè la legge sul libro non salverà i librai (e gli editori) indipendenti

È € 18,99 -17,99- 19,99 il prezzo migliore? Lo chiedo perché il prezzo al pubblico di titoli di punta degli editori sembra essere in aumento, e i librai tutti nessuno escluso stanno cominciando a sentirne il costo.

Alcuni osservatori ritengono che le edizioni Trade (per capirci: le prime edizioni rilegate) stanno perdendo acquirenti. Ecco alcuni esempi di titoli recenti o poco tali, la cui media del prezzo copertina è ora di 3,00 euro circa superiore di quanto non fosse cinque anni fa.

Legge sul libro. Intervista a Marco Polillo

Polillo, sul web continua la protesta di scrittori, editori, librai e addetti ai lavori contrari alla nuova legge sul prezzo del libro. Qual è la posizione dell’Aie?

“L’Associazione Italiana Editori ha lavorato insieme all’Associazione Librai Italiani alla stesura del disegno di legge promosso dall’on. Levi. Il dibattito tra addetti ai lavori è stato lungo e faticoso perché le posizioni di partenza erano estremamente lontane: andavano dalla liberalizzazione totale degli sconti sino a chi sosteneva la necessità di vietarli totalmente.  Il testo elaborato dall’onorevole Levi, tenendo conto degli opposti punti di vista, configura secondo noi la miglior soluzione possibile, consentendo di arginare la totale deregulation attuale. E’ frutto di una straordinaria unità di intenti tra editori e librai con l’unico obiettivo di garantire il massimo livello di pluralità delle proposte. 
Il problema fondamentale è che regolamenta una materia decisamente complessa che anche molti addetti ai lavori stentano a comprendere. Sarei curioso di verificare quanti dei firmatari dell’appello hanno realmente compreso la portata delle disposizioni in questione”.

Mille firme contro la legge sul libro Amazon rilancia: un mese di sconti

Mille firme in cinque giorni e un mese di supersconti. Doppio appuntamento, oggi, per il fronte contrario alla «legge Levi», che disciplina il prezzo del libro, fissando tetti per gli sconti di librai (non oltre il 15 per cento sul prezzo di copertina) ed editori (non oltre il 25 per le promozioni). Amazon, a Milano, con una conferenza stampa, annuncerà oggi come reagirà a una legge che colpisce i suoi grandi sconti – anche – sui libri. Da Parigi, dove ha sede il suo ufficio, è arrivato il country manager di Amazon.it, Martin Angioni.