Passa il decreto Monti. Passeranno gli sconti?

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Otto ore di Consiglio dei Ministri hanno danno vita a un Decreto sulle liberalizzazioni e la concorrenza piuttosto corposo: il testo è stato ribattezzato in modo significativo come “Cresci-Italia”, con tanto di promessa ambiziosa da parte del premier Mario Monti, ovvero la cancellazione di tutte le tasse occulte. Le novità che sono state introdotte sono davvero moltissime e riguardano un numero impressionante di categorie, dunque è necessario suddividere la trattazione in base al settore di riferimento per capire chi sono i “vincitori” e i “vinti” (anche se parziali) del decreto.

Farmacie.
Il Cresci-Italia prevede una farmacia ogni tremila abitanti, cinquemila nuove licenze da assegnare, libertà per quel che concerne gli orari, i turni e gli sconti. I farmaci di fascia C, quelli disponibili al banco, rimarranno un’esclusiva delle farmacie, escludendo quindi le cosiddette parafarmacie. Più che una liberalizzazione, questa misura ha le sembianze di un incremento del numero di operatori.

Professioni.
In questo caso, non vi sarà nessuna tariffa massima o minima, con il professionista che avrà invece l’obbligo di presentare al proprio cliente un preventivo in forma scritta; l’obiettivo è quello di semplificare l’accesso e rimuovere qualsiasi ostacolo alla concorrenza.

Commercio.
Si tratta di un tema molto caro ai consumatori, visto che il riferimento principale va ai saldi stagionali: questi ultimi non saranno possibili tutto l’anno, come ipotizzato nei giorni scorsi, mentre le edicole non liberalizzeranno il loro settore, rimanendo libere di scegliere la superficie per le loro vendite. Non è chiaro l’effetto del decreto sulla discussa legge Levi sulla limitazione degli sconti sui libri.

Nuove società.
Anche i giovani al di sotto dei trentacinque anni di età potranno costituire una compagnia con appena un euro di capitale social, il versamento iniziale per ogni tipo di società: questi enti si chiameranno Società Semplificate a Responsabilità Limitata (Ssrl) e non avranno bisogno di bolli e notai per diventare realtà effettive e funzionanti.

Carburanti.
Nei distributori sarà possibile vendere anche prodotti non legati alla benzina e al gasolio, ma anche giornali e tabacchi: gli operatori sono in sciopero e non hanno apprezzato questi provvedimenti, soprattutto l’acquisto della metà di quanto è stato erogato nell’anno precedente da qualsiasi rivenditore.

Assicurazioni.
Anche questo ambito interessa molto da vicino i consumatori: chiunque vorrà installare nella propria vettura la scatola nera avrà anche uno sconto sulla Rc Auto: il contrassegno dei veicolo, inoltre, sarà elettronico e non più cartaceo, mentre le riparazioni automobilistiche beneficeranno di una garanzia di due anni.

Ferrovie.
Nasce la carta dei servizi pubblici, un documento che verrà riservato a tutti quei cittadini vittime di disservizi e violazioni, i quali potranno in questo modo far valere i loro diritti.

Taxi.
Si può parlare di un vero e proprio rinvio delle liberalizzazioni, ma la categoria è scontenta: le licenze verranno di fatto aumentate, con i tassisti che saranno obbligati a rendere più flessibili i loro orari e a soddisfare anche quei clienti che si trovano in aree diverse dalla loro pertinenza.

Autostrade.
La nuova Autorità dei trasporti fisserà un limite ai pedaggi, cercando dunque di scongiurare i rincari di cui tanto si è parlato di recente.

Banche.
Istituti di credito e Poste dovranno impegnarsi a ridurre le commissioni interbancarie, vale a dire quei costi che si pagano in misura aggiuntiva al momento di ogni operazione con le carte di credito.

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