Il 26° Salone Internazionale del Libro ha chiuso ieri. Alle ore 18.00 gli ingressi sono stati 329.860, con un aumento del 4% rispetto ai 317.482 della chiusura 2012. Un nuovo record che polverizza tutti i risultati precedenti a conferma del fatto che il mercato è in perdita ma i lettori insegnono, sempre di più, gli eventi culturali e le manifestazioni come la tradizionale fiera del libro torinese.
Nonostante un certo timore e le cautele della vigilia per la crisi economica che nell’ultimo anno ha cominciato a far sentire pesantemente i propri effetti anche sull’industria editoriale e il mercato del libro, il 26° Salone Internazionale del Libro di Torino si avvia a chiudersi quindi con un successo superiore a tutte le edizioni precedenti. Numero di ingressi, percentuali di vendita e afflusso ai convegni hanno confermato, ancora una volta, che la formula peculiare lo rende un unicum, rafforzando la sua natura anticiclica rispetto alla congiuntura generale. Il Salone di Torino, con la sua identità ibrida di fiera libraria, festival culturale e spazio professionale, si configura sempre più come un’entità indipendente e anomala, un fenomeno in controtendenza rispetto alle dinamiche che guidano i consumi e le scelte culturali del pubblico nel resto dell’anno.
I risultati (fonte: salone del libro)
Ottimi i risultati delle vendite negli stand. Il trend è in crescita per quasi tutti gli editori, compresi i grandi marchi. In generale si è registrato un incremento medio delle vendite del 20% negli stand, dal +10% del gruppo Gems fino all’exploit del +40% di Feltrinelli grazie anche al traino di Zero Zero Zero di Roberto Saviano, di cui sono state vendute più di mille copie. Anche gli altri grandi marchi hanno riscontrato una crescita importante: Mondadori nonostante le proverbiali bocche cucite, lasciano intendere un +15% Dan Brown con il suo Inferno è stato il bestseller per Mondadori. Due, anche, le sorprese editoriali: Oltre la rottamazione di Matteo Renzi e Bianca come il latte, Rossa come il sangue di Alessandro D’Avenia, trainato anche dal successo cinematografico. La Giunti editore ha avuto un incremento positivo del 16,5% con i bestseller Peppapig (Giunti Kids) per i più piccoli e Nessuno sa di noi di Simona Sparaco, candidato anche al Premio Strega 2013. Tra le sorprese c’è Wonder di R. J. Palacio, caso letterario proveniente dagli Stati Uniti che ha riscosso un successo inatteso.
Enorme crescita anche per Sellerio editore, che ha registrato un più 26% di vendite rispetto al 2012. Tra i titoli più venduti La rivoluzione della Luna di Andrea Camilleri e La figlia di Clara Usón. La sorpresa è stata La pista nera, di Antonio Manzini.
Incremento delle vendite del 20% per Editori Laterza, grazie a titoli come Lho uccisa perché l’amavo. Falso! di Loredana Lipperini e Michela Murgia, Intervista sul potere di Luciano Canfora e Il diritto di avere diritti di Stefano Rodotà. La sorpresa editoriale è stato il libro di Roberto Casati, Contro il colonialismo digitale.
Ottimi i risultati anche del Gruppo editoriale Mauri Spagnol, che ha registrato un incremento delle vendite del 10%, rispetto al 2012.
Aumento di vendite del 15% per Einaudi, che ha registrato un successo trasversale, dai classici ai saggi. Titolo più venduto Non so niente di te di Paolo Mastrocola (più di 400 copie), seguito da Educazione Siberiana di Nicolai Lilin. Il libro dal successo inaspettato è stato Il mondo fino a ieri di Diamond.
Da Edizioni E/O il titolo più gettonato è stato Contesa per un maialino italianissimo di Amara Lakhous, seguito da Il diavolo ai giardini Cavour di Massimo Tallone. Il trend generale del Salone fa registrare un più 20% di vendite rispetto all’anno scorso, con un picco nella giornata di sabato. Una curiosità dallo spazio E/O: il filosofo Gianni Vattimo, che si trovava a passare li davanti, ha dichiarato di aver imparato il francese sui libri di Sanantonio.
Record di vendite per Zero, zero, zero di Roberto Saviano che ha venduto più di 1000 copie allo spazio Feltrinelli. Anche il resto del catalogo è cresciuto notevolmente contribuendo a un incremento totale delle vendite del 40% rispetto al 2012. L’affluenza al Salone è stata così alta da aver costretto i responsabili dello stand ad assumere, in corso d’opera, una cassiera in più. Tra i libri più rubati, tutti i titoli economici.
Per il gruppo editoriale Rcs la classifica di vendite vede Lui è tornato di Timur Vermes, seguito dal libro Ferite a morte di Serena Dandini. Sorpresa dell’anno è stato L’albero dei fiori viola della scrittrice Sahar Delijani. Le vendite complessive sono aumentate del 15% e hanno stupito favorevolmente il gruppo, che temeva una stagione negativa a causa della crisi.
Un giovedì sotto tono recuperato sabato per Fazi Editore che comunque ha registrato un leggero calo di vendite rispetto all’anno scorso. Tra i titoli più richiesti (e più rubati) c’è Warm bodies di Marion Isaac.
Da Iperborea il titolo più venduto è stato L’ultima avventura del pirata long John Silver di Bjorn Larsson, con 100 copie. Il trend generale di vendita mostra un incremento del 25% rispetto all’ultima edizione.
Sofia si veste sempre di nero di Paolo Cognetti è il libro più gettonato da Minimum fax, seguito dal successo inaspettato di In territorio nemico, libro collettivo che racconta la lotta partigiana. Libro più rubato (addirittura in anteprima) è Nutella, nutellae. Nel complesso la casa editrice ha registrato un incremento di vendite del 15%.
Più 15% anche per Newton Compton Editori che ha fatto il record con La cospirazione degli illuminati di G.L. Barone, seguito da tutti i titoli in promozione a 0,99 centesimi.
Allo stand Voland Daniela Di Sora si è detta “stupita perché mi aspettavo un anno di crisi, invece la gente ha comprato più del solito. Direi che l’incremento si aggira intorno al più 30%”. Il titolo più venduto è stato Fisica della malinconia del bulgaro Georgi Gospodinov, seguito da Matteo Marchesini, tra i dodici finalisti dello Strega, con Atti mancati. Esaurite tutte le copie di Barbablù di Amélie Nothomb, il nome di punta della casa editrice.
Per Edt le vendite hanno registrato un più 20%. Grande successo per Italia e Francia on the road, itinerari di viaggio in auto. Ma anche Mille e una mappa dedicato al viaggio di Ulisse e I 100 di Torino, guida enogastronomica, hanno avuto successo. “I visitatori rubano Il giornale della musica, mensile della casa editrice perché credono che sia in omaggio” precisa Pompei.
In casa Adelphi sono piacevolmente sorpresi, le vendite sono al più 15% rispetto allo scorso anno. Il titolo più richiesto è La famiglia Karvowsky di I.J Singer seguito dall’intramontabile Simenon. Un buon successo anche per Cameron, Un giorno questo dolore ti sarà utile ha trainato il nuovo romanzo Weekend. Il formato minima è quello più rubato “perché entra perfettamente in tasca2, raccontano allo stand.
Allo stand collettivo degli editori per ragazzi, esperimento che ha debuttato quest’anno, hanno confermato una buona affluenza di pubblico. Il libro più venduto è stato Hank Ziper e le cascate del Niagara di Henry Winkler, attore che interpretava Fonzie nella serie televisiva Happy Days, e Lin Oliver per le edizioni Uovo Nero.
Tra i piccoli editori, la casa Zandonai editore ha registrato un aumento del 15% rispetto all’anno scorso. Il titolo più venduto è Melanconia della resistenza di Laszlo Krasznahorkai con 50 copie vendute insieme a Volga volga di Miljenko Jergovic sempre con 50 copie vendute. Una sorpresa è stato il primo libro per ragazzi Esopo nelle valli di Tridentum di Roberto Malini e Dario Picciau. Le edizioni Spartaco hanno avuto la punta di diamante in Il sabotatore di campane di Paolo Pasi con 25 copie vendute. Il catalogo ha registrato un apprezzamento costante senza particolari sorprese o delusioni.