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6 commenti

  1. […] mio libro dell’anno di un paio di anni fa è stato Straniero alla mia storia di Aatish Tasser, un giornalista inglese di origini pachistane del Punjab, la regione insanguinata del nord […]

  2. Maurizio,
    non sono in grado di leggere l’islamismo “dall’altra” parte, in fondo ho solo scritto una recensione. Non voglio fare discorsi a favore o contro. Registro il fatto che l’autore – e noi con lui – abbiamo una idea estranea (anche nel senso di straniera) di quei paesi. Ho circoscritto alcune forzature che ho letto come tali: Il Mufti Badr Hassoun siriano, per esempio, è considerato una eminenza nel suo paese (e un dono per il mondo, ma questa è una mia personale opinione) nonostante abbia assunto alcune posizioni coraggiose. Il libro ha comunque il merito di farci leggere e conoscere qualcosa di più di quelo che sappiamo della società civile e politica di quei luoghi. Tutto qui.

  3. Sono d’accordo in linea di massima con quello che dici, sono convinto però che l’autore abbia lo stesso nostro modo di vedere indipendentemente dalla sua genitorialità. Temo, però, che abbia ragione lui e tu un pò meno; le cose stanno proprio come lui dice: c’è un islamismo radicale piuttosto diffuso ma anche un bisogno di modernità. Convengo che il libro sia molto bello.

  4. Ciao caro Àlen, grazie!, spero ti piaccia tanto quanto è piaciuto al sottoscritto.

  5. ‘orca miseria, un altro libro da mettere sul comodino. 🙂 Bel pezzo, Mic!

  6. Libreria Argo - Alessandria

    Magnifico pezzo. Bravo Michele!

    Francesco.

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