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E’ pieno di rinoceronti

di Michela Murgia

Quando nel 1959 Eugene Ionesco scriveva l’opera teatrale Il Rinoceronte aveva già capito tutto. Nel paese da lui immaginato gli abitanti si trasformavano in rinoceronti uno dopo l’altro e il personaggio principale Berenger cercava inutilmente di resistere, supplicando la sua fidanzata di opporsi insieme a lui alla metamorfosi: “Fallo per me Daisy, salviamo il mondo!”. Prima di sparire per mutare a sua volta, Daisy gli rispose: “E chi ti dice che siamo noi che abbiamo bisogno di essere salvati? Forse gli anormali siamo proprio noi!”

“Il cuore di Lola”, una fiaba dalle atmosfere noir

con questo articolo Valeria Nevadini inizia la sua collaborazione con BookAvenue

Metaforicamente parlando si potrebbe dire che “Il cuore di Lola” inizia a palpitare nell’animo del lettore fin dalle prime pagine. Impossibile, infatti, non rimanere catturati dal fascino spettrale di Lola, bambina dalla pelle di luna e dai grandi occhi verdi, circondata da una simpatica quanto bizzarra corte di amici. Così come è impossibile non provare ammirazione e tenerezza per Nathan Morris, piccolo grande uomo di appena dodici anni la cui purezza d’animo riesce a spezzare una maledizione che da centinaia di anni grava sulla sua famiglia. E poi la misteriosa Rosie Maud, il tormentato William Morris, l’enigmatico Uncle Lester. Personaggi di grande spessore letterario, sapientemente caratterizzati dalla giusta dose di suspense. Le loro azioni si dipanano lungo un sentiero di forti emozioni, fino a sciogliersi in un finale tanto inaspettato quanto commovente.

Tutti gli animali fanno le guerre. Anche gli uomini

I conflitti armati che hanno funestato il secolo scorso, e non sembrano destinati a cessare, sono la prova di quanto sia illusoria l’idea del “pacifismo lacrimoso” di cui parla Aldous Huxley: l’idea cioè che basti mostrare agli uomini le crudeltà della guerra perchè essi finalmente vi rinuncino. E’ urgente invece, secondo Eibl-Eibesfeldt , elaborare una nuova cultura della pace che, spazzando via ogni pregiudizo antropocentrico, riconosca la realtà istintuale che condiziona i nostri comportamenti.
Le ricerche condotte per anni dall’autore hanno contribuito a demistificare i luoghi comuni del buon selvaggio e di società animali idilliache: l’aggressività è diffusa ovunque, ma è sciocco colpevolizzare una funzione naturale per il semplice fatto che l’abbiamo in comune con la bestia. Proprio dal regno animale viene invece la prova che la natura ha imboccato la strada della risoluzione non violenta dei conflitti.

copertina

Tim Winton, Cloudstreet

copertinaBello quanto la postorale americana di P.Roth, Tim Winton racconta la storia di due famiglie, i Pickles rovinati dalle scommesse di Sam e i laboriosi Lamb costretti a lasciare la vecchia casa e città alla ricerca di una nuova vita più fortunata.
Le loro vite inevitabilmente entrano in collisione nel momento in cui, per queste ragioni, si vedono costrette a condividere la grossa e fatiscente casa al numero uno di Cloudstreet. I Lamb, in fuga dalle conseguenze di un miracolo mal riuscito, si trasferiscono nella nuova casa con sei figli e una vacillante fede in Dio dove trovano i Pickles, da parte loro detentori di una cieca fede nell’imprevedibile ombra, cioè la fortuna, per la cui cronica assenza sono costretti ad affittare metà della vecchia dimora. Le due famiglie costituiscono un gruppo assai eterogeneo e per tre generazioni assistiamo ai fallimenti, al dolore, alla disperazione e alle piccole gioie che spingono tutti a non mollare.