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Battaglie di libertà

In questi ultimi tempi dominati da numerosi sintomi di degenerazione dello Stato e della società, fra cui una dilagante frattura sociale, si intravede una luce nel panorama editoriale italiano che ridona voce di chi ha dotato l’Italia di una dignità riconosciuta a livello mondiale. L’Italia di De Gasperi, di Bobbio, di Calamandrei, di Salvemini, di Basso. Ma il nobile elenco potrebbe continuare contemplando anche voci meno conosciute, virtù deboli che hanno fatto la forza dell’Italia per la forza delle idee e dell’impegno civile. 
Queste sono solo alcune delle voci contenute nell’ultimo libro di Sergio Lariccia Battaglie di libertà. Democrazia e diritti civili in Italia (1943 – 2011) Carocci Editore.
Lariccia si distingue da sempre per la sua rigorosa metodologia che non trascura mai il dettaglio. Anzi il dettaglio spesso diviene il particolare che fa la differenza, il valore aggiunto di un discorso che con quel dettaglio ne risulta notevolmente arricchito. Le note, le citazioni, una bibliografia accurata consentono all’appassionato di proseguire il cammino tracciato e facilitato dal sentiero delle parole che stimolano ogni
volta una ricerca personale o più approfondita secondo gli scenari che si aprono davanti a quel lettore che non ama la superficialità, preferendo i fatti alle interpretazioni..

Un popolo di poeti, di artisti, di eroi…e di scrittori

Italiani sono, anche, un popolo di scrittori in cerca della casa editrice con cui pubblicare il loro ‘libro nel cassetto’, ma cosa propongono agli editor di casa nostra?
Quali i generi che vanno di piu’? E soprattutto quante possibilita’ ci sono che ‘uno scrittore sconosciuto’ possa coronare il suo sogno? A spiegarcelo, sono gli editor di tre grandi case editrici: Alberto Rollo, direttore letterario Feltrinelli, Michele Rossi, editor narrativa italiana Rizzoli e Giulia Ichino, editor narrativa italiana Mondadori.

Storia dell’antimafia a fumetti. Tre autori per una grafic novel civile.

Falcone è un gatto e Borsellino un fox terrier, Riina e Provenzano sono dei cinghiali, Cossiga è un ariete, Andreotti un pipistrello, Dalla Chiesa un bulldog, Vito Ciancimino è un lupo.
“Un fatto umano”, in libreriada pco tempo, è un fumetto, un omaggio poetico di grande bellezza, ma anche un racconto politico e profondamente «morale», un vero e proprio viaggio nella memoria e nella Storia, per ricordare, imparare, e – come è successo agli autori – auto-sensibilizzarci, lasciandoci contagiare dal coraggio e dalla fiducia nella giustizia che sono l’anima pool antimafia di Palermo.

Podcast. Come il jazz può salvarvi la vita. Parte tre: Charlie Haden

Charlie Haden – contrabassista, compositore, bandleader e artista dotato di coscienza politica – è davvero un musicista di potere immaginativo, un “poeta” del contrabbasso che ha contribuito con il suo virtuosismo alla produzione di molti dei dischi più interessanti del jazz.
Come una parte vitale della rivoluzione jazz iniziata dal suo mentore, Ornette Coleman , dirige il suo gruppo e attraverso la sua musica, comunica il suo animo profondo con un suono ricchissimo che riflette una sensibilità profonda alla musica e alla vita.

La camera dei cittadini

“Per troppo tempo siamo stati non dei civis ma dei meteci, dei mezzi cittadini che si limitavano a lavorare e pagare le tasse (o a evaderle), ma non sceglievamo i governanti. Ci eravamo autoesclusi dalla partecipazione poltica”. Queste parole sono di Ornaghi e Parsi in una intervista del 1994 al Corriere della Sera a seguito dell’uscita del loro libro ben scritto “La virtù dei migliori”.
Quasi vent’anni dopo la questione è ancora attuale. Nel frattempo Ornaghi è diventato Ministro di un Governo tecnico, dopo la manifesta incapacità dell’attuale “classe” politica che non rappresenta più nessuno e non ha più rappresentanti dei “cittadini” a seguito della frattura sociale provocata da anni di privilegi e arroccamenti.

Naufragi

L’ ultimo, grande dramma di Shakespeare, La tempesta, dramma della rottura e della riconciliazione, della conquista e della rinuncia, si apre con un naufragio. Benche’ provocato ad arte, non e’ meno spettacolare di quelli veri. Il naufragio e’ un buon inizio di storie, ma la frequenza rispecchia indubbiamente l’ attrazione e l’ interesse che quell’ epoca sente per le scoperte geografiche, i mari aperti, le nuove terre che si vanno ormai colonizzando. La tempesta si ispira al resoconto del naufragio di una nave delle Bermude, e la stessa eroina del dramma, Miranda, in una celebre battuta, parla di uno “splendido mondo nuovo”.

Passa il decreto Monti. Passeranno gli sconti?

Otto ore di Consiglio dei Ministri hanno danno vita a un Decreto sulle liberalizzazioni e la concorrenza piuttosto corposo: il testo è stato ribattezzato in modo significativo come “Cresci-Italia”, con tanto di promessa ambiziosa da parte del premier Mario Monti, ovvero la cancellazione di tutte le tasse occulte. Le novità che sono state introdotte sono davvero moltissime e riguardano un numero impressionante di categorie, dunque è necessario suddividere la trattazione in base al settore di riferimento per capire chi sono i “vincitori” e i “vinti” (anche se parziali) del decreto.

Istat.Rapporto cultura: più della metà degli italiani non legge nemmeno un libro all’anno. E i giovani preferiscono Internet.

Le famiglie italiane destinano ai consumi culturali (spese per ricreazione e cultura) il 7% della spesa complessiva per consumi finali (2010). Poco più di un italiano su due (54%) legge un quotidiano almeno una volta a settimana; il 39% almeno cinque giorni su sette, mentre poco più di una persona su quattro utilizza Internet per leggere giornali, news o riviste. Lo dice l’Istat nel rapporto ‘Noi Italia 2012′.
Sono circa 372mila le unità di lavoro (1,5% del totale) impiegate in attività di produzione di beni e servizi per la ricreazione e la cultura, al netto del settore editoriale (2010). In Italia ogni anno vengono stampate in media 3,5 copie di opere librarie per ogni abitante, ma nell’arco di un anno poco più del 45% degli italiani legge almeno un libro nel tempo libero (2011).

L’ inserimento della cultura nella strategia del Paese

” Per essere lungimiranti bisognerebbe immaginare e favorire un’emulsione di praticità e sapienza capaci di  sollevarci dalla decadenza e di condurci all’oraziana aurea mediocritas . La Costituzione pone cultura, ricercae patrimonio paesaggistico, storico e artistico fra le priorità della vita patria e pertanto al di sopra di ogni altro fare. Eppure i ministeri che curano ambiente, patrimonio culturale e turismo sono sempre stati in coda agli altri e fra i più colpiti dai tagli, mentre permangono i privilegi della casta, la grandeur di 131 caccia bombardieri ultracari e i privilegi tributari della Chiesa. Quale trasversale contraddizione!