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Fiore di roccia

foto di ©marina andruccioli

La resilienza resta l’arma più potente che hanno le donne e che consente loro di far fronte alle situazioni più atroci. Carestie, guerre, violenze e non ultimi  i cambiamenti climatici, sono caricati soprattutto sulle spalle delle donne che riescono a farvi fronte grazie ad una forza interiore e a una energia vitale impressionante.
Tra coraggio e resilenza, Marina Andruccioli racconta le sue paure mentre scrive del libro di Ilaria Tuti.

albero foto di marina andruccioli

Le favole. Il luogo dove i personaggi reali e quelli fantastici s’incontrano.

Per Marie-Louise von Franz le fiabe sono l’espressione più autentica ed elementare dei processi che avvengono nella psiche individuale e collettiva ma anche sull’archetipo del Femminile e il nostro rapporto con esso. Allieva di Jung secondo cui le fiabe sono una spontanea e ingenua manifestazione della psiche, che vi si mostra come realmente è. Oltre il Bene e il suo Contrario, c’è un aspetto ulteriore: quello del ridere, che Marina Andruccioli ci mostra divertita mentre racconta del libro di Jasper Fforde, oggetto del suo articolo.

Il cuore di un’ape

Un ritratto stimolante e ravvicinato di prendersi cura di un alveare di api osservando e catturando il meraviglioso e complesso universo di queste creature tanto fantastiche quanto vulnerabili. Una lezione che l’autrice reclama come sottolinea la recensione di Marina Andruccioli a proposito della nostra vulnerabilità e dell’urgenza di imparare un modo completamente diverso di stare al mondo.

mencarelli

La casa degli sguardi

Tempo fa abbiamo recensito il libro di Susan Sontag, “Davanti al dolore degli altri”. Non conosceremo appieno la nostra sofferenza se non immaginiamo e ci immedesimiamo in quella degli altri.
Marina Andruccioli ha fatto propria la lezione della grande intellettuale traducendo, per così dire, La casa degli sguardi, di Daniele Mencarelli. Usando parole forti, ci grida che, come per il protagonista del libro, la redenzione e la rinascita sono possibili solo se abbiamo coraggio e determinazione.
Il suo lungo articolo contiene la cronaca dell’incontro: è a portata di click.

Will, il potere della volontà

La coraggiosa autobiografia di un’uomo che a cinquant’anni crede di aver tutto quello che basti per far vivere se stesso e la sua famiglia in maniera agiata e scoprire invece di non avere niente. Anzi di stare per perdere quello che aveva di più importante.
Questa sfida per cambiare se stessi può essere di insegnamento per tutti? Cosa siamo disposti a fare per non perderci e non perdere quello che amiamo di più?
Marina Andruccioli studia su questo da molto tempo e ci offre ancora una volta il suo punto di vista, recensendo il libro del grande attore hollywoodiano.

Il codice dell’anima

Il Codice dell’Anima di Hillman afferma l’esistenza di una particolare “vocazione”, di un particolare “destino”, “carattere” o “immagine innata”. L’idea fondamentale alla base dell’affascinante Teoria della Ghianda è proprio l’esistenza di una “unicità” di cui ciascuna persona è portatrice, che chiede di essere vissuta e che sarebbe già preesistente prima ancora di poter essere vissuta.
Ne parla Marina Andruccioli con lo sguardo introspettivo che abbiamo imparato a conoscere.

Finchè il caffè è caldo

“A Tokyo esiste un posto, una caffetteria, dove puoi andare indietro nel tempo e rivivere una situazione del passato solo fino a quando il caffè contenuto nella tazzina sul tavolo al quale sei seduto rimane caldo.
Se si fredda, non puoi più tornare indietro e rimani imprigionato nel passato”
Cosa vorremmo poter aggiustare se potessimo tornare indietro?
Marina Andruccioli abbozza un’ipotesi mentre raccolta il libro
di Toshikazu Kawaguchi, oggetto della sua recensione.

Cuore di donna

Questa è la storia di due donne e di due destini.
New York 1895. La prima, si chiama Maria Inez Cortese, è una immigrata italiana con un passato terribile che uccide suo marito, Cataldo Motta, e condannata a morte sulla base di prove testimoniali.
La seconda, è quella del suo avvocato d’ufficio: una donna, Ann Bennett, la prima donna ad entrare in un tribunale come avvocato. Nel racconto anche due amorevoli volenterosi; uno, è Joe Petrosino, il leggendario poliziotto italo-americano e l’altro, un giornalista, Charles Steven.
128 anni dopo, ancora due donne.
Il romanzo di questa corsa contro il tempo è di Carla Maria Russo.
La recensione, nel modo che amiamo, è di Marina Andruccioli.