Tutti gli articoli di:Marco Crestani

"In una poesia o in un racconto si possono descrivere cose e oggetti comuni usando un linguaggio comune ma preciso, e dotare questi oggetti - una sedia, le tendine di una finestra, una forchetta, un sasso, un orecchino - di un potere immenso, addirittura sbalorditivo. Si può scrivere una riga di dialogo apparentemente innocuo e far sì che provochi al lettore un brivido lungo la schiena… Questo è il tipo di scrittura che mi interessa più di ogni altra. Non sopporto cose scritte in maniera sciatta e confusa…"(Raymond Carver)
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Rapsodia irachena

Sinan Antoon è nato in Iraq da madre americana e padre iracheno. Ha lasciato Bagdad nel 1991 dopo la guerra del Golfo Persico e attualmente insegna letteratura araba alla New York University. Le sue poesie e i suoi saggi sono stati ampiamente pubblicati in arabo e inglese. E’ il traduttore del poeta palestinese Mahmoud Darwish, uno dei più rappresentativi poeti palestinesi del nostro tempo.
Nel suo romanzo Rapsodia irachena (edito in Italia dalla Feltrinelli) evoca una Baghdad crudele con sfumature orwelliane offrendo uno sguardo bruciante sulla vita ai tempi del regime di Saddam Hussein.

Leggere Tranströmer

Il momento migliore per leggere Tranströmer è di notte quando il silenzio è armonioso e al tempo stesso stonato.
Per leggerlo è necessario arrendersi all’inverosimile, alzarsi dal letto e ascoltare i rumori minimi della nostra casa o del vento che soffia all’esterno. Chi lo legge lo fa come se fosse un segreto personale.
Tranströmer è un maestro di solitudine che abita in un silenzioso e armonico recinto.

E’ sabato mi hai lasciato e sono bellissimo

Ema ha quasi vent’anni, è da qualche giorno che ha finito la maturità, ma non ha la minima idea di cosa farà da grande perché “per cominciare il futuro” c’è sempre tempo.
Si crede Paul Newman o “al limite anche Humphrey Bogart” e ha tutta l’estate davanti per sentirsi bruciare dal sole e vivere intensamente nel suo piccolo grande mondo fatto di partite a biliardo, croissant caldi, asciugamani stesi sulla spiaggia, poesie di Baudelaire e donne dalle gambe lunghissime…

Voci dalla luna

Richie Stowe ha dodici anni e soffre molto per il divorzio dei suoi genitori. Cerca di dare un senso a quest’evento e alle sue conseguenze, ma è dura accettarlo.
Pensa a quanto era difficile quando assisteva alle litigate dei suoi e li vedeva uno di fronte all’altro, le braccia piegate sui fianchi, i pugni serrati. Li osservava spesso mentre gridavano e sembravano sul punto di colpirsi, ma poi il colpo non partiva mai.

Ragazzi perduti del Sudan

Nel corso della guerra civile in Sudan, Valentino Achak Deng viene separato a forza dalla famiglia quando una milizia araba distrugge il suo villaggio. Si unisce ai cosiddetti ragazzi perduti e con loro cammina per settimane attraverso il deserto, sotto le bombe delle forze militari governative, per sfuggire alla violenza della guerra.
Soffrirà la fame e la sete, mangerà frutti mai visti, erbe, foglie, carcasse di animali oppure nulla per giorni interi. Scavalcherà mine divenendo preda di bestie feroci e uomini assetati di sangue.

Il viaggiatore incantato

Il viaggiatore incantato di Nikolaj Semënovič Leskov (Gorohovo, 16 febbraio 1831 – San Pietroburgo, 5 marzo 1895) è una girandola di avventure e sventure improbabili raccontate dal protagonista a un pubblico che viaggia su un battello sul lago Ladoga.
Leskov è uno dei maestri del racconto breve nella letteratura russa e ha scritto un prodigioso numero di racconti in una grande varietà di generi.

Una scrittura brillantemente visiva

Ho letto questo libro nell’arco di diversi mesi e spesso ne rileggo qualche passo per assaporarne l’intensità luminosa con cui si evocano persone incontrate, luoghi visitati, cose viste e atmosfere.
Gli emigrati è un libro che sfida i generi, ma anche le stesse categorie di narrativa e saggistica.
La scrittura di WG Sebald è brillantemente visiva. Ciò che colpisce è la sua capacità di trasmettere non solo il dettaglio che colpisce i sensi, ma le sfumature emotive di ciascuno di questi momenti.

Un classico strano e meraviglioso

Melville ha dimostrato di essere un genio con opere come Moby Dick, Billy Bud, e Bartleby.
Moby Dick è un capolavoro della letteratura americana e viene tuttora considerato uno dei più grandi romanzi di tutti i tempi, ma può indubbiamente essere una lettura difficile.
Un romanzo definito un poema epico, una tragedia, un documentario sulla vita a bordo di una baleniera del diciannovesimo secolo, un saggio sulla caccia alle balene, una curiosità non classificabile, una potente allegoria sugli archetipi del bene e del male, ma anche un’autobiografia spirituale.

Tutto il grande dramma umano

Elizabeth Strout fa parte di una generazione di scrittori americani che, per fortuna, continuano a scrivere coinvolgente e appassionante letteratura.
Olive Kitteridge è stato definito “un romanzo di racconti” perché ognuno dei tredici racconti che lo compone è indipendente rispetto all’altro (la sua struttura è insolita, ma il messaggio è penetrante).
Leggetene uno a caso e avrete una fotografia istantanea della vita costiera del New England nei dettagli attraverso un particolare e ricercato gioco di luci e ombre (combinato con sentimento struggente e poetico).