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Tate cento cuori

tate 100 cuori“… In borsetta le tate
custodivano cento cuori di carta.
Un cuore da donare a ogni bambina
e a ogni bambino che conoscevano.
Chissà in cielo e in mare
quanti bambini avevano conosciuto,
chissà a quanti
avevano donato il loro cuore ”… [continua ]

Ci sono tate di mare che pescano alghe, tessono come fili di lana e raccontano storie di barche e isole lontane, poi, tate che parlano una lingua segreta che solo i bambini riescono a sentire con parole che sanno di vento, rocce, dune di sabbia e deserti lucenti come dune …

Come due gocce

come 2 gocce“…Mamma, perché ci sono le nuvole oggi?
Io voglio il sole.
Io voglio giocare in giardino.”
“Si stanno preparando per il grande evento.”
“Cos’è un grande evento?”
“È un momento importante.
Guarda quelle nuvole grigie…
sono gonfie, gonfie e cambiano rapidamente colore,
ora sono nere.”
“Sono arrabbiate?…”
[continua ]

Il gongolone bianco

il gongolone bianco… Sei diventato brutto però» disse Aurora, un po’ delusa.
” Volevo essere un’oca per vivere con te” pensò il gongolone abbassando il collo un po’ vergognoso.
«Sembri proprio un’oca … Non voglio che tu diventi un’oca! Ho parlato tanto di te alla mamma.
Ci ha pensato un po’ su e poi ha detto …
[pag. 40 – continua]

Il cuore di Chisciotte

il cuore di Chisciotte“… Mi si riempie la testa, mi si riempie la testa
Di tutto il mare buono, di tutto il mare in tempesta
Di contese, battaglie, duelli e incantamenti
Di giganti giganteschi, sfide, guerre e tradimenti
Di capricci, piagnistei e degli amori tormentati
Dell’odore dei cavalli, del rumore dei soldati
Dell’odore di bruciato che dal libro pare esca
Tutto questo tutto quanto sta qui dentro la mia testa?
A vederla sembrerebbe che non c’è poi molto posto
Ma qui dentro c’è lo spazio più gigante che conosco…” [continua ]

Nelle miniere di Molooc

… Al mattino, i coloni lanciavano maledizioni silenziose sia alle bestiacce,
sia alle leggi di Molooc che proibivano la caccia.
Tutto quello che stava oltre la palizzata del villaggio apparteneva a lui,
dai frutti del bosco ai pesci del fiume, dai fagiani ai cervi.
Chi veniva sorpreso a raccogliere funghi e castagne,
oppure a tendere trappole, veniva arrestato.
Per punizione, subiva l’amputazione
della mano sinistra.
Poi, sulla guancia, con il ferro rovente, gli veniva impresso il segno della colpa, una T.
… “ [continua]