Diciamolo subito apertamente: è un periodo in cui stai rosicando. L’erba dei vicini, ultimamente, è di un verde brillante mentre tu non hai neppure cominciato a buttare via le foglie secche dell’inverno. Ma come sai, guardare gli altri sottrae tempo utile a fare cose interessanti per te stesso; tutte le volte che incontri qualcuno che ti sembra più bravo o più simpatico di te, non perdere l’occasione per accogliere suggerimenti di vita, irrigidendoti in un’invidia sterile che non ti porta da nessuna parte. Quel che ti serve è “Il piccolo Lutrig”, di Luciana Lanzarotti, innanzitutto perché al protagonista, un ladro, non avrai nulla da invidiare e in secondo luogo perché forse questo romanzo ti insegnerà a vivere in sintonia con gli altri, senza doverli per forza classificare in amici/nemici.
Il piccolo Lutrig, Luciana Lanzarotti
Portofino dorme ancora. Abitanti e paesi ricchi dormono molto e se qualcuno rompe una vetrina se ne accorgono tardi. Il tassista ci ha sorriso, chi va in certi posti è rispettabilissimo e anche invidiato. L’invidia è pericolosa come la passione. Si sente quando comincia, ma non si sa quando finisce, né se finirà.