La morte di Antonio Tabucchi

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Antonio Tabucchi si è spento a Lisbona all’età di 68 anni. Era malato di cancro. Tra le sue opere più famose ricordiamo Notturno indiano, Sostiene Pereira e Requiem. Citando la moglie dello scrittore, Maria Josè Lancastre, l’agenzia portoghese Lusa riferisce che Tabucchi era ricoverato all’Hospital da Cruz Vermelha e che i funerali si terranno giovedì nella capitale lusitana. Tabucchi era nato a Pisa il 23 settembre del 1943. Da universitario, negli anni Sessanta, viaggiò molto per l’Europa e fu in quel periodo, durante un soggiorno a Lisbona, che nacque la sua passione per quel Paese e per la sua cultura. Una passione che lo portò a diventare il più grande critico e traduttore di Fernando Pessoa.

La vita e le opere. Attratto fatalmente dai personaggi tormentati e pieni di contraddizioni, Antonio Tabucchi era il più europeo degli scrittori italiani. Collaboratore di numerosi quotidiani, tra i maggiori conoscitori dell’opera dello scrittore e poeta portoghese Fernando Pessoa, deve proprio a questa passione il suo più grande successo, Sostiene Pereira. Un romanzo-capolavoro del ’94 con traduzioni in oltre 40 paesi nel mondo, vincitore dei premi Super Campiello, Scanno e Jean Monnet per la Letteratura Europea, cui Roberto Faenza si ispira per l’omonimo film del ’95 interpretato da Marcello Mastroianni. Tabucchi viveva a Lisbona sei mesi l’anno, insieme alla moglie, che vi è nata, e alla famiglia. Passava il resto dell’anno in Toscana, ha insegnato Letteratura all’Università di Siena. Recatosi da giovane nella capitale portoghese, sviluppa per la città del fado una vera passione. Si laurea nel ’69 con una tesi sul Surrealismo in Portogallo.

Negli anni ’70 si perfeziona alla Scuola Normale Superiore di Pisa e nel ’73 insegna Lingua e Letteratura Portoghese a Bologna. Con Maria Josè de Lancastre traduce in italiano molte delle opere di Pessoa, sul quale scrive un libro di saggi e una commedia teatrale. Il suo primo romanzo è del ’73, Piazza d’Italia, mentre il 1984 è l’anno di Notturno indiano, da cui nel 1989 viene tratto un film di Alain Corneau e per il quale riceve in Francia il Prix Medicis, per il miglior romanzo straniero. Nel 1986 esce Il filo dell’orizzonte: anche da questo romanzo viene tratto un film (1993) con Claude Brasseur e la regia del portoghese Fernando Lopez. Nel 1989 il presidente della Repubblica portoghese gli conferisce l’Ordine Do Infante Dom Herique ed è nominato Chevalier des Arts et des Lettres dal Governo francese. Ma l’anno più importante è il 1994, quando esce Sostiene Pereira, il cui protagonista diventa il simbolo della difesa della libertà d’informazione per gli oppositori di tutti i regimi antidemocratici. In Italia, durante la campagna elettorale, intorno al libro si aggrega l’opposizione contro Silvio Berlusconi. Nel 1997 Tabucchi scrive “ La testa perduta di Domasceno Monteiro“, basato sulla storia vera di un uomo, il cui corpo fu trovato in un parco di Lisbona. Un romanzo che si rivela profetico quando il sergente Josè dos Santos, l’assassino, finalmente confessa il delitto, per il quale viene condannato a 17 anni di reclusione.

Grande viaggiatore, in “Viaggi e altri viaggi” (Feltrinelli, 2010) lo scrittore, che è stato anche candidato dal Pen Club italiano al Nobel per la letteratura, mostra l’unicità che ogni posto conserva anche nell’era della globalizzazione. Tra le sue ultime opere “Racconti con figure” uscito un anno fa per Sellerio.
Docente di letteratura portoghese, iniziò l’attività di scrittore nel 1975 con il romanzo «Piazza d’Italia», cui fecero seguito varie raccolte di racconti («Il gioco del rovescio» del 1981 e «Piccoli equivoci senza importanza» del 1985). Il successo giunse con i romanzi «Requiem» del 1992 e soprattutto «Sostiene Pereira» del 1994, con cui vinse anche il premio Campiello. Il volume, pubblicato da Feltrinelli, è ambientato a Lisbona durante la dittatura di Salazar. L’impegno civile e l’alone di mistero che pervadono lo stile letterario di Tabucchi sono stati confermati nelle sue ultime opere importanti: «La testa perduta di Damasceno Monteiro» del 1996 e soprattutto il romanzo epistolare «Si sta facendo sempre più tardi» del 2001. Nel 2003 appare in libreria «Autobiografie altrui. Poetiche a posteriori», sette testi di poetica, per la maggior parte inediti o inediti in Italia. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo «L’oca al passo» (2006) e «Il tempo invecchia in fretta» (2009).
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Le opere:
Piazza d’Italia (prima edizione, Bompiani, 1975 – Feltrinelli, 1993)
Il piccolo naviglio (Mondadori, 1978 – Feltrinelli, 2011)
Il gioco del rovescio e altri racconti (prima edizione, Il Saggiatore, 1981 – Feltrinelli, 1988)
Donna di Porto Pim (Sellerio, 1983)
Notturno indiano (Sellerio, 1984)
Piccoli equivoci senza importanza (Feltrinelli, 1985)
Il filo dell’orizzonte (Feltrinelli, 1986)
I volatili del Beato Angelico (Sellerio, 1987)
Pessoana mínima (Imprensa Nacional, Lisbona, 1987)
I dialoghi mancati (Feltrinelli, 1988)
Un baule pieno di gente. Scritti su Fernando Pessoa (Feltrinelli, 1990)
L’angelo nero (Feltrinelli, 1991)
Sogni di sogni (Sellerio, 1992)
Requiem (Feltrinelli, 1992)
Gli ultimi tre giorni di Fernando Pessoa (Sellerio, 1994)
Sostiene Pereira. Una testimonianza (Feltrinelli, 1994)
Dove va il romanzo (Omicron, 1995)
Carlos Gumpert, Conversaciones con Antonio Tabucchi (Editorial Anagrama, Barcelona, 1995)
La testa perduta di Damasceno Monteiro (Feltrinelli, 1997)
Marconi, se ben mi ricordo (Edizioni Eri, 1997)
L’Automobile, la Nostalgie et l’Infini (Seuil, Parigi, 1998)
La gastrite di Platone (Sellerio, 1998)
Gli Zingari e il Rinascimento (Feltrinelli, 1999)
Ena poukamiso gemato likedes (Una camicia piena di macchie. Conversazioni di A.T. con Anteos Chrysostomidis, Agra, Atene, 1999)
Si sta facendo sempre più tardi. Romanzo in forma di lettere (Feltrinelli, 2001)
Autobiografie altrui. Poetiche a posteriori (Feltrinelli, 2003)
Brescia piazza della Loggia 28 maggio 1974-2004 (D’Elia Gianni; Tabucchi Antonio; Zorio Gilberto, Associazione Ediz. L’Obliquo, 2004)
Tristano muore. Una vita (Feltrinelli, 2004)
Racconti (Feltrinelli, 2005)
L’oca al passo (Feltrinelli, 2006)
Il tempo invecchia in fretta (Feltrinelli, 2009)
Viaggi e altri viaggi (Feltrinelli, 2010)
Racconti con figure (Sellerio, 2011)

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1 commento

  1. Antonio Capitano

    Il mio preferito Viaggi ed altri viaggi. Ci sono delle pagine che ti lasciano qualcosa dentro. Mi è piaciuta la descrizione di Genova passando i vicoli tra la poesia di Fabrizio De Andrè e Paolo Conte. E poi la Pisa di Leopardi e la Firenze emblema della civiltà italiana. Ricordo la parte “Italiana” del libro, anche perché il Viaggio in Italia è sempre da scoprire. Ottimo libro, da leggere, da citare, da ricordare. Ottimo scrittore Tabucchi. E’ vero, il tempo invecchia in fretta.

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