Il brigantaggio come lotta di classe. Tema caro a Gramsci e ripreso dalla sinistra più volte. La lettura di “Italiana”, il libro di Giuseppe Catozzella, ammette Davide Zotto nella sua scheda, “funziona e si legge con piacere”. Detto ciò, confessa di non essere riuscito a leggerlo semplicemente come un romanzo lasciandolo pieno di interrogativi nell’ambito storico. Motivo di per sè sufficiente per indagarli e scriverne.
narrativa Italiana
Emozioni, ovvero l’alchimia della trasformazione
Possiamo intendeerla come vogliamo. Un cammino, un ponte, una traversata e via così. La vita è quella che è, quella che viviamo. Spesso qualcosa va storto e dobbiamo porvi rimedio. Marina Andruccioli, non si smentisce. Di vita, spesso la sua, parla volentieri. La scusa, come sempre è quella di un libro. Oggi, quello di Chiara Gamberale, Per dieci minuti, prossimamente nelle sale.
Di ombre e di solitudini
1939. L’Italia si prepara a vivere l’ultimo Natale di pace, ma un omicidio squassa il ventre della città. Quanta solitudine che c’è. In Europa la guerra è cominciata, eppure da noi qualcuno si illude ancora che sia possibile tenerla fuori della porta. Il resto dovrete scoprirlo nelle parole di Marina Andruccioli per il libro Soledad di Maurizio De Giovanni
“Espropriazioni” di Barbara Buoso: il meraviglioso viaggio di vivere e scrivere
I protagonisti di questi racconti vivono su una terra da cui si sentono estromessi e incompresi ma sarà proprio grazie a quelle infinite pianure, al fuoco, all’aria, all’amore, che riusciranno a lottare per farsi riammettere nel circolo dell’esistenza e affermare il proprio posto nel mondo.
Silvia Belcastro per Espropriazioni di Barbara Buoso
La fiction italiana e il turismo del Belpaese
Il nostro paese è bello da nord a sud, ma grazie anche a queste splendide fiction ha confermato la propria bellezza che all’estero apprezzano moltissimo.
Francesca Lombardi racconta del suo e nostro contagioso entusiasmo per Imma Tataranni. Ma non solo.
Dimmi come viaggi e ti dirò chi sei
La storia del viaggio non è ancora considerata come una scienza da studiare. Si attinge all’esperienza della mobilità umana per esprimere il significato della morte, della struttura della vita, di un cammino, ecc. Il viaggio è un’esperienza di mutamento continuo, è famigliare e comune ma proprio per questo è un problema capire gli effetti del viaggio sugli individui/società/culture perché solitamente vengono dati per scontato. Il termine travail inglese indica “viaggio” ma ci ricorda anche la parola “travaglio” e in effetti per un primo periodo il viaggio era visto come un qualcosa da sopportare, una prova, spesso pericolosa, un mutamento che logora chi è destinato a compierlo.
Marina Andruccioli mentre recensisce il libro di Enrico Franceschini, tenta una possibile traduzione: quella del singolo di fronte alla strada. Tra storia personale e racconto, come lei ci ha abituati.
Equilibrismi e regole di vita
Nelle mitologie antiche il Caos è quasi sempre contrapposto al Cosmo, nel senso di universo disordinato il primo e ordinato il secondo. Ma qui non c’entrano Platone, i miti greci, indiani e cinesi sulla creazione dell’universo finanche la meccanica quantistica di Prigogine o le teorie di Mandelbrot sui frattali. Qui caos e ordine sono distintivi i caratteri dei personaggi del romanzo breve di Erri De Luca. La recensione di Marina Andruccioli chiarisce fin troppo bene il loro e sotto sotto, il nostro.
Non è colpa del cactus
Alla soglia dei quarantacinque anni Rebecca perde l’unico amore a cui ha dedicato vita, anima e cuore. Il suo lavoro. Una lettera, consegnatale personalmente dall’amministratore delegato dell’azienda per cui lavora, cancella ventiquattro anni di carriera e la mette di fronte alla scelta più difficile che abbia mai dovuto affrontare: rimanere fedele a se stessa e chiudere per sempre una porta alle sue spalle.
La recenione è di Carla Casazza
Di mostri e di giocattoli
L’infanzia è una ferita che impieghiamo tutto il resto della vita a rimarginare.
Cristiana Pezzetta per il libro di Michele Mari, Tu sanguinosa infanzia.