. L’accoglienza che la vita riserva alla piccola Sofia non è delle migliori: nasce, non desiderata, in uno sporco scantinato da due disperati incapaci di …
Un giorno così quasi per caso

Leggi, Ascolta, Vivi!
. L’accoglienza che la vita riserva alla piccola Sofia non è delle migliori: nasce, non desiderata, in uno sporco scantinato da due disperati incapaci di …
“Due di noi” è un romanzo di formazione che parla ai più giovani rivolgendosi a noi adulti. Uno sguardo consapevole di ricordare alle generazioni, attraverso il filtro del ricordo e della nostalgia, i tratti delle vite di ognuno. Delle nostre da adulti e della giovinezza lasciata andare con la crescita. Un libro da leggere per tutti, dunque, ma che costituisce una lettura ancor più intensa per chi, in quegli anni ’90 in cui è ambientata la storia, ha vissuto la propria. Parola di Marina Andruccioli.
Il potere rigenerante del verde migliora a prendere consapevolezza del proprio corpo. Muovere le mani nel terreno ci guarisce, ci mette in relazione con noi stessi, mentre il movimento e l’uso dei sensi contribuiscono a trovare una pace che raramente troviamo altrimenti. Marina Andruccioli suggerisce la via breve per trovare una tregua dal rumore sordo della vita. Prende a prestito per il lettore le pagine di Ilaria Bernardini per mostrare un angolo di giardino fiorito di sé e di noi. Non è forse così?
Una storia corale al femminile: di vite e rivalse, di incontri e differenze, di amicizia e autostima. Una storia di cammino, compreso quello di San Giacomo a Compostela, alla ricerca e scoperta di sè. Carla Casazza per il libro d’esordio di Federica Abozzi.
Scrivere di un libro è compito arduo assai, non meno che venderlo a dirla con Felix Dahn. Tradurre l’empatia di lettrice a quello di scrivana è il modo di Marina Andruccioli di condividere con voi la sintonia suscitata dalle pagine. Un’urgenza, questa, che si fa largo a spintoni; che si fa staffetta e testimonianza del piacere ricevuto pronta a passare in mano di altri. Speriamo di avervi sedotto a sufficienza nel suggerirvi questa lettura.
Se scrivessi che questo libro è la versione padana di Cuore di tenebra, l’autrice, imbarazzata, si sentirebbe in dovere di corrispondermi qualcosa in denaro. Ma Un’Argonauta Contromano di Marina Senesi (Ed. Il Sole 24 Ore) è un diario di bordo che ci traghetta dentro quella stessa aria rarefatta evocata dai ritmi fluviali.
Marina Andruccioli lo racconta da un po’. Il dolore ci rivela noi stessi. Senza dolore, raramente si riesce a crescere, a diventare esseri umani migliori, più consapevoli. Chi ha paura di passare attraverso il dolore, ha paura di vivere. Vive in un eterno presente, senza mai avere il lampo dello stupore, della gratitudine per quello che la vita potrebbe ancora riservargli.
Viviamo ormai tutti in un eterno presente, intrattenuti da distrazioni virtuali, asserragliati nelle nostre piccole infelicità, per paura di affrontare quello che non conosciamo.
Il libro è quello di Carrisi, L’educazione delle farfalle: come per la protagonista, è proprio quel che non conosciamo che ci rivela chi siamo, che porta alla luce quella parte nascosta e sorprendente di noi capace di trasformarci da passivi fruitori dei giorni in attivi viandanti pieni di meraviglia, capaci di amare e di riconoscere nell’amore il significato più profondo della vita.
Il brigantaggio come lotta di classe. Tema caro a Gramsci e ripreso dalla sinistra più volte. La lettura di “Italiana”, il libro di Giuseppe Catozzella, ammette Davide Zotto nella sua scheda, “funziona e si legge con piacere”. Detto ciò, confessa di non essere riuscito a leggerlo semplicemente come un romanzo lasciandolo pieno di interrogativi nell’ambito storico. Motivo di per sè sufficiente per indagarli e scriverne.
Possiamo intendeerla come vogliamo. Un cammino, un ponte, una traversata e via così. La vita è quella che è, quella che viviamo. Spesso qualcosa va storto e dobbiamo porvi rimedio. Marina Andruccioli, non si smentisce. Di vita, spesso la sua, parla volentieri. La scusa, come sempre è quella di un libro. Oggi, quello di Chiara Gamberale, Per dieci minuti, prossimamente nelle sale.