“… Noah Barleywater, se ne andò di casa al mattino presto, prima che il sole sorgesse, prima che i cani si svegliassero, prima che la rugiada finisse di posarsi sui campi… Prese il cappotto dall’attaccapanni in corridoio ma si mise le scarpe solo una volta fuori di casa. Imboccò il vialetto, aprì il cancello, uscì, tutto in punta di piedi per non rischiare che sentendo scricchiolare la ghiaia, i suoi genitori scendessero a controllare…”
Entriamo nella vita di questo bambino in punta di piedi così come, in punta di piedi, il nostro protagonista scappa di casa.
Ma perché Noah Barleywater, di soli otto anni, decide di scappare di casa?
La risposta al mistero di questa piccola inquieta vita sembra aleggiare in tutta la trama ma, come in tutte le grandi storie, viene svelata completamente soltanto all’epilogo …
Ci basti sapere che Noah, ha il cuore profondamente ferito a causa della conoscenza di un segreto terribile, una realtà che nessun bambino dovrebbe mai conoscere ed affrontare e che nessuno, nemmeno un adulto è in grado di spiegare ma solo subire.