Storielle al contrario.

Oirartnoc è il nome di una città, ma è l’unica alla rovescia. Anche la lingua è singolare, molte delle parole e dei nomi propri sono al contrario/oirartnoc. Alle domande si risponde ìs o on, e si esulta con “aviv!”. Anche le maestre, che giocano a calcio durante l’intervallo, gridano “LOG! LOG!”, mentre gli alunni le richiamano a gran voce perché è suonata la campanella e le maestre dovrebbero tornare in classe. Che fatica farle smettere, affu!

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Il mio nome è strano

E’ stato in quel preciso momento che qualcosa dentro di me si è rotto. Aveva detto, l’avevo sentito bene:”Uno (io) più deficiente dell’altra (la mia mamma vera)”? Ecco, mi possono anche insultare di brutto, ma quando toccano la mia mamma io non ci vedo più e non ce n’è più per nessuno. Mi sono voltato di scatto, ho guardato maestra Adele negli occhi e mi è venuto di dirle, così senza pensarci su: “Tu non ci sei più. Non esisti più. SEI SPARITA.Tu, tutte le maestre e tutte le professoresse del mondo” e le ho fatto una magia che l’ha fatta sparire davvero. E improvvisamente mi sono sentito molto, ma molto sollevato.

 

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Il GRANDE libro del piccolo Tashi

Il libro di Tashi, ne sono quasi certa, è un po’ magico. Ha dimostrato di avere un potere speciale:ogni bambino che ha iniziato a leggerlo, anche se poco convinto e poco innamorato della lettura, ne è rimasto coinvolto al punto di volerlo finire e sono 376 pagine! Per un lettore pigro rappresentano un record.

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