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Uguaglianza. Che cosa significa e perchè è importante.

folla

Giustizia sociale, meritocrazia, ricchezza e potere: Piketty e Sandel si confrontano sulle radici della disuguaglianza e sulle strade per superarla. Un dialogo illuminante che offre nuove prospettive sul futuro della democrazia e del diritto a un mondo più equo.
Thomas Piketty e Michael J. Sandel rispondono a questa domanda in un dialogo appassionato su economia, giustizia sociale e democrazia.
Proponiamo un’ampia anticipazione del libro uscito nelle Idee Feltrinelli.

Testo. Fiera Firenze foto di ©FrancescaLombardi

Testo. Fiera dell’editoria a Firenze

Le Fiere dei libri fanno bene ai libri. A Firenze dal 28 febbraio al 2 marzo si è svolta “Testo”, la fiera dell’editoria presso la stazione Leopolda. La prima edizione della fiera è iniziata in sordina a febbraio del 2022 arricchendo di eventi la città che a differenza di Torino, Milano e Roma non aveva ancora una manifestazione nel campo dell’editoria. Francesca Lombardi racconta l’evento che ha raccolto migliaia di lettori.

edicola giornali a Firenze

Lo strano caso delle edicole

In soli soli quattro anni, l’Italia ha assistito alla scomparsa di quasi 2.700 edicole, una testimonianza diretta della crisi dell’editoria e dei cambiamenti nelle abitudini di lettura della popolazione. I dati provenienti da Unioncamere-Infocamere, evidenziando una tendenza allarmante. Dal 2019 al 2023, il numero di edicole in Italia è diminuito di oltre il 16%, con una perdita netta di 2.667 unità. Il declino riflette non solo una crisi economica nel settore dell’editoria, ma anche una trasformazione nelle preferenze di consumo e degli schemi occupazionali: con meno del 6% in attività, i giovani non sembrano essere interessati alla professione. Francesca Lombardi commenta quello che accade.

michela murgia

Strani modi per diventare scrittore.

Abbiamo avuto il piacere e l’onore di conoscere Michela Murgia da vicino. Per diverso tempo ha scritto per BookAvenue e ci ha permesso di pubblicare gli articoli che scriveva per il suo sito. Non sempre siamo stati d’accordo con lei. In occasione dell’allora legge Levi sugli sconti sui libri, Michele e Michela dibatterono sulle pagine del nostro (e suo) sito. Ma il loro affetto era noto. Ha avuto sempre un posto speciale sui tavoli in libreria e Lei ha avuto sempre un grande amore – tutto ricambiato – per i librai. È stata una intellettuale miltante e una persona vera.
Ci mancheranno le sue parole a venire. La forza delle idee che ci avrebbe ancora regalato.
LS

I festival letterari

Il 2020 e il 2021 sono stati gli anni delle fiere e dei bookfestival digitali . Un gesto di resilienza e tenacia da parte di un settore che produce 3miliardi di euro l’anno. E tuttavia non senza difficoltà. Sono stati gli anni-ostaggio che ricorderemo per sempre. Ora il paese sembra tornato alla normalità restituendo ai lettori la possibilità di parteciparvi. Francesca Lombardi ci racconta il Salone del libro e dei festival fiorentini.

foto primo maggio

Non c’è nulla da festeggiare.

La flessibilità del lavoro si traduce nelle forme di “contratto di lavoro” quand’anche queste rientrino a pieno titolo nel diritto del lavoro. In questa molto variegata e assortita definizione si definisce “atipico” tutto quello che non rientra in un contratto a tempo pieno e con durata indeterminata.
L’editoriale di Michele Genchi per il 1° Maggio e il libro di Luciano Gallino, Il lavoro non è una merce.
Altro che festeggiare.

uomo con fogli sparsi in crisi di scrittura

Davide Zotto e il blocco dello scrivano

Il nostro collega e amico Davide Zotto soffre di intermittenza. Per fortuna, è un malessere che colpisce solo alcune attività cognitive; di solito la scrittura prima di altro. Colpisce indifferentemente ricchi e poveri, scrivani e studenti, scrittori e giornalisti, relatori di tesi e professori universitari in cerca di ranking. Alcuni inequivocabili segnali c’erano già stati con la pubblicazione del suo articolo: Orario! sul nostro sito: non ce ne eravamo accorti fino al suo più esplicito “non ci riesco”.
Michele Genchi nel più irriverente sollecito che si possa fare a un collega.