Mostra: 1 - 9 di 142 RISULTATI

Lo strano caso delle edicole

edicola giornali a Firenze

In soli soli quattro anni, l’Italia ha assistito alla scomparsa di quasi 2.700 edicole, una testimonianza diretta della crisi dell’editoria e dei cambiamenti nelle abitudini di lettura della popolazione. I dati provenienti da Unioncamere-Infocamere, evidenziando una tendenza allarmante. Dal 2019 al 2023, il numero di edicole in Italia è diminuito di oltre il 16%, con una perdita netta di 2.667 unità. Il declino riflette non solo una crisi economica nel settore dell’editoria, ma anche una trasformazione nelle preferenze di consumo e degli schemi occupazionali: con meno del 6% in attività, i giovani non sembrano essere interessati alla professione. Francesca Lombardi commenta quello che accade.

michela murgia

Strani modi per diventare scrittore.

Abbiamo avuto il piacere e l’onore di conoscere Michela Murgia da vicino. Per diverso tempo ha scritto per BookAvenue e ci ha permesso di pubblicare gli articoli che scriveva per il suo sito. Non sempre siamo stati d’accordo con lei. In occasione dell’allora legge Levi sugli sconti sui libri, Michele e Michela dibatterono sulle pagine del nostro (e suo) sito. Ma il loro affetto era noto. Ha avuto sempre un posto speciale sui tavoli in libreria e Lei ha avuto sempre un grande amore – tutto ricambiato – per i librai. È stata una intellettuale miltante e una persona vera.
Ci mancheranno le sue parole a venire. La forza delle idee che ci avrebbe ancora regalato.
LS

I festival letterari

Il 2020 e il 2021 sono stati gli anni delle fiere e dei bookfestival digitali . Un gesto di resilienza e tenacia da parte di un settore che produce 3miliardi di euro l’anno. E tuttavia non senza difficoltà. Sono stati gli anni-ostaggio che ricorderemo per sempre. Ora il paese sembra tornato alla normalità restituendo ai lettori la possibilità di parteciparvi. Francesca Lombardi ci racconta il Salone del libro e dei festival fiorentini.

foto primo maggio

Non c’è nulla da festeggiare.

La flessibilità del lavoro si traduce nelle forme di “contratto di lavoro” quand’anche queste rientrino a pieno titolo nel diritto del lavoro. In questa molto variegata e assortita definizione si definisce “atipico” tutto quello che non rientra in un contratto a tempo pieno e con durata indeterminata.
L’editoriale di Michele Genchi per il 1° Maggio e il libro di Luciano Gallino, Il lavoro non è una merce.
Altro che festeggiare.

uomo con fogli sparsi in crisi di scrittura

Davide Zotto e il blocco dello scrivano

Il nostro collega e amico Davide Zotto soffre di intermittenza. Per fortuna, è un malessere che colpisce solo alcune attività cognitive; di solito la scrittura prima di altro. Colpisce indifferentemente ricchi e poveri, scrivani e studenti, scrittori e giornalisti, relatori di tesi e professori universitari in cerca di ranking. Alcuni inequivocabili segnali c’erano già stati con la pubblicazione del suo articolo: Orario! sul nostro sito: non ce ne eravamo accorti fino al suo più esplicito “non ci riesco”.
Michele Genchi nel più irriverente sollecito che si possa fare a un collega.

foto autore

Tutto quello che avreste voluto sapere su Aleksandr Solzenicyn e non avete mai osato chiedere

foto autoreAleksandr Solzenicyn, la cui caparbia e solitaria lotta letteraria, ha acquisito nel corso degli anni il sentimento della profezia, l’autore che ha rivelato le pesanti afflizioni del comunismo sovietico in alcune delle opere più potenti del 20° secolo, morì a Mosca una domenica mattina di inizio agosto del 2008 all’età di 89 anni senza clamore e senza troppo disturbare. Quello, è stato un giorno triste per il mondo. Davvero.

Premiopoli. Stagione di premi e premi di stagione

Pro captu lectoris habent sua fata libelli: se l’abbiamo trovata in latino, questa celeberrima citazione, potrebbe significare anche che i premi letterari esistono da tantissimo tempo: che un riconoscimento a opere o autori da parte di un collegio di lettori cosiddetti qualificati – giuria tecnica, si dice oggi – c’è dal tempo dei classici o medievali. Ogni libro ha il suo destino, dunque, e la traduzione dell’incipit ci porta alla modernità, ai primi del Novecento, con le apparizioni dei grandi allori letterari tipo Nobel, Goncourt, Fémina, Pulitzer e così via.

Yes, We did it!

Il presidente Obama ha detto addio alla Nazione martedì in un discorso assai emotivo che ha cercato di confortare un Paese in vantaggio rispetto ai cambiamenti che l’economia e la sua velocità impongono, ma che ha di fronte le persistenti minacce alla sicurezza nazionale da parte del terrorismo e, naturalmente, alle incognite dell’elezione di Trump. Con il suo discorso di commiato nella sua città natale di Chicago, Barack Obama ha meditato pubblicamente sulle nuove sfide e suggerito idee su come superarle, ha offerto ottimismo e sollecitato la volontà di fare.