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copertina articolo cactus del deserto

Non è colpa del cactus

Alla soglia dei quarantacinque anni Rebecca perde l’unico amore a cui ha dedicato vita, anima e cuore. Il suo lavoro. Una lettera, consegnatale personalmente dall’amministratore delegato dell’azienda per cui lavora, cancella ventiquattro anni di carriera e la mette di fronte alla scelta più difficile che abbia mai dovuto affrontare: rimanere fedele a se stessa e chiudere per sempre una porta alle sue spalle.
La recenione è di Carla Casazza

Cometa e bugie dopo venti anni di Marco Valenti

L’amore, quello sentimentale, assume infiniti aspetti, si evolve in modi ogni volta diversi, e nessuno di noi sa capire se sono giusti o sbagliati. E poi in nome di cosa? Con quale criterio? Esiste un modo corretto, sicuro, per permettere a una relazione di crescere e durare nel tempo? Quanto ci spaventa l’amore vero? Leggendo il romanzo Cometa e bugie dopo venti anni queste domande scaturiscono spontanee assieme a tante altre. E non importa che tu abbia letto Cometa e bugie, perché questo non è un sequel, piuttosto un’esperienza che si interseca al racconto da cui ha avuto origine.

Dialoghi per voce sola di Clara Piacentini

Con “Dialoghi per voce sola. Tre racconti in forma di monologo” Clara Piacentini non ha scelto la strada più semplice per raccontare il sentire delle donne e degli uomini a proposito dell’amore. Ma lei, con la sua scrittura vivida, emozionante, diretta e a volte esplicita, dura, si può permettere anche un “esperimento” così ardito. Ardito fin dal titolo che pare un ossimoro, il dialogo che in realtà è un monologo. Anzi, tre monologhi con cui un donna, all’apparenza la stessa, si rivolge a tre interlocutori diversi, uomini, e a tre tipi di amore di cui essi sono in qualche modo il simbolo: amore sciupato, amore sprecato, amore sognato.

Claudia De Lillo, Nina sente

Sono una fan della prima ora di Claudia De Lillo, aka Elasti, giornalista milanese che da oltre dieci anni racconta la sua vita nel blog Nonsolomamma e sui social. Perciò ho iniziato a leggere con molta aspettativa ed entusiasmo il suo romanzo “Nina sente”. Nina Forte è un’autista NCC, cioè “noleggio auto con conducente”, una sorta di taxi privato insomma. Ha ereditato la licenza dal padre e fa questo lavoro per necessità, per mantenere se stessa e il figlio adolescente. Uno dei suoi principali clienti è un istituto bancario in cui lavora Guido, caro amico di Nina, che viene coinvolto in loschi maneggi collegati con l’acquisizione della banca da parte di un gruppo cinese. Nina, mentre accompagna in giro gli alti vertici della banca che parlano liberamente come se lei fosse invisibile, viene al corrente di informazioni che non dovrebbe sentire, e che diventano molto importanti quando Guido viene trovato morto. Così quello che all’apparenza inizialmente pare un romanzo che racconta la storia di una donna separata, arrabbiata e smarrita, si trasforma in un giallo incalzante.

Emancipazione e ribellione: Vita di Miranda di Luigia Pantalea Rovito

Miranda, classe 1907, nasce contessina Vallardi Malaspina. Benché appartenga all’alta società è però, fortunatamente, figlia di genitori intelligenti e illuminati tanto che il migliore amico del padre è il ciabattino Achille Fassi, la cui famiglia nel romanzo resterà indissolubilmente legata fino alla fine al destino dei Vallardi Malsapina. Miranda cresce con tutti gli stimoli intellettuali e culturali che i genitori sono in grado di offrirle e questo la rende molto presto uno spirito libero nel pensiero. Un po’ meno nell’azione vista l’epoca, il sesso e il censo a cui appartiene.