tramonto in strada foto di ©marinaandruccioli
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Quando tantissimi anni fa ho guardato il film “Grease- Brillantina”, famosissima commedia americana del 1978 con protagonisti John Travolta e Olivia Newton-John, mi ha colpito la scena finale dove i protagonisti festeggiano la fine della scuola in un gigantesco luna park ed ho pensato: anche io voglio festeggiare così la fine della scuola! E chissà come sarà conseguire la laurea! Tutti abbiamo visto in qualche film quelle scene della cerimonia di laurea dove i ragazzi americani con indosso la toga ed il cappellino con la nappa ricevono l’ambito rotolino di carta e spostano la nappa per la foto di rito, tra discorsi motivanti del Rettore nelle orecchie e negli occhi la visione della strada della propria vita che si apre davanti a loro.
Beh!, io aspetto ancora sia la festa al luna park che il discorso.
Vero, qui in Italia non abbiamo queste usanze, ma sono dispiaciuta lo stesso: non tanto per la festa, quanto per il discorso motivante.
E come dicono quelle frasi da calamita per il frigo, ad esempio questa: “Se si costruisse la casa della felicità, la stanza più grande sarebbe la sala d’attesa.(Jules Renard)”, dopo tanto aspettare e dopo tanti anni dalla fine del mio percorso scolastico, il bellissimo discorso motivante che dischiude la visione della strada della propria vita dinnanzi a me è finalmente arrivato, contenuto nel libro di J.K. Rowling “Buona vita a tutti”. Si, proprio lei, la scrittrice della saga di Harry Potter.

Superfluo aggiungere che questo libro fa parte da tempo della biblioteca di orientamento alla vita che sto formando per mia figlia, e mi è venuta voglia di rileggerlo in questi giorni perchè siamo in maggio e manca davvero poco alla fine della scuola ed alla consegna della pagella.
Voti, conferme, sorprese, aspettative, gratificazione e delusione. Ma ho insegnato a mia figlia, dalla prima elementare, che non tutto si riduce a questo, che il voto e il giudizio degli altri non ci definisce e sicuramente non tratteggia la nostra identità, perchè un individuo a tutto tondo è composto in parti uguali di cervello (che si nutre con lo studio e la curiosità di osservare tutto quello che ci circonda), di un corpo (che si nutre praticando uno sport che ci appassiona), di un’anima (che si nutre con tutto ciò che la bellezza declinata in tutte le sue forme -dall’arte alla musica al teatro passando per il cinema e i libri- suscita meraviglia) e di un cuore (che si nutre di empatia e del riconoscimento delle emozioni che percepiamo). Ma soprattutto un voto o un giudizio non potranno mai e poi mai racchiudere l’immensità delle sfaccetature del nostro carattere e dei toni e sottotoni di cui siamo colorati.

La Rowling è stata invitata a tenere un discorso ad una delle cerimonie di laurea che si tengono ogni anno nella facoltà di Harvard, e da questo discorso ricco di quella spiritualità che io perseguo ed applico nel modo di crescere mia figlia, di esperienza, di umanità e di spunti di riflessione è nato questo piccolo libro, che tutti dovremmo regalare ai nostri figli, ed in primis anche a noi stessi.

“Se sceglierete di usare il vostro prestigio e la vostra influenza per alzare la voce nell’interesse di chi non ha voce; se sceglierete di identificarvi non soltanto con i potenti ma anche con i deboli; se conserverete la capacità di immaginarvi nei panni di chi non gode degli stessi privilegi, allora non saranno solo i familiari orgogliosi a celebrare la vostra esistenza, bensi migliaia, milioni di persone la cui realtà avete contribuito a modificare”.
Come disse Seneca: “Come un racconto, così è la vita: non importa che sia lunga, ma che sia buona”.
Anche questa è una citazione da frigo, potreste pensare, ma rileggetela mentre pensate di essere nel momento in cui avete appena preso il diploma: che strada deciderete di percorrere, per creare la vostra vita?

Perchè non importa cosa decidi di fare nella vita, ma che farlo ti renda felice.
E allora: buona vita a tutti.

per BookAvenue, Marina Andruccioli


il libro

JK Rowling,
Buona Vita a Tutti,
I benefici del fallimento e l’importanza dell’immaginazione
Salani
ed.2019 pp.69


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