PARIGI – (ANSA) Se un’ambulanza fosse intervenuta in tempo avrebbe salvato alcuni grandi personaggi della storia, come l’imperatrice Sissi, Cleopatra e Socrate, e avrebbe cambiato il corso degli eventi. Nel libro ‘L’Histoire en S’AMUsant‘ (con il gioco di parole, in francese, tra ‘SAMU’, ambulanza, e ‘s’amusant’, che significa divertendosi) un medico francese in pensione, Jean-José Boutaric, prova a immaginare come le prime cure di pronto soccorso avrebbero potuto impedire la morte di 14 personalità, tra re, imperatori, uomini politici e filosofi.
”L’idea è nata da un paziente – spiega all’Ansa Boutaric, ex anestesista all’Hopital Henri-Mondor alle porte di Parigi e medico generico, appassionato di storia e di musica -: stavo facendo un ecocardiogramma postoperatorio a un uomo che era stato pugnalato al petto. La lama non aveva perforato il cuore e grazie a un’operazione si era salvato. All’epoca stavo leggendo un libro sulla principessa Sissi: a lei capitò la stessa cosa ma morì”. Il medico racconta che la lama del pugnale dell’anarchico italiano Luigi Luccheni che colpì Sissi ”si era impiantata tra due ventricoli e aveva appena perforato uno dei due, quindi non era morta sul colpo e ai giorni nostri con un’operazione al cuore si sarebbe salvata”.
”E’ lei l’origine del libro – prosegue Boutaric – Mi è venuta voglia di ripercorrere le storie di altri personaggi morti in seguito a una ferita o un incidente”. Il libro è un racconto tra fiction e realtà. L’autore si serve di una piccola squadra del pronto soccorso che si occupa di salvare personaggi famosi. Tra le altre figure ”resuscitate”: Cleopatra, morta avvelenata, e il suo amante, Marco Antonio, che si tolse la vita con una pugnalata dopo essere stato sconfitto a Alessandria dal futuro imperatore Augusto. La fantasia del medico francese fa finire nella stessa stanza d’ospedale la regina d’Egitto e Marco Antonio i quali riuniti, una volta guariti, fondano un’impero straordinario sconvolgendo il corso della storia mondiale. C’e’ poi Socrate, che fu condannato dal tribunale a bere cicuta: ”Intubandolo e con una maschera per l’ossigeno – prosegue l’autore – si sarebbe potuto evitare l’arresto respiratorio e attendere l’attenuarsi della paralisi muscolare”.
”Leggendo l’autopsia fatta da Ambroise Paré a Enrico II – prosegue il medico – ho scoperto che il sovrano non morì a causa della ferita di una lancia all’occhio durante un torneo ma in seguito al trauma cranico avuto dopo essere caduto da cavallo. Mentre Enrico IV ebbe un’emorragia all’arteria polmonare difficilmente curabile anche ai giorni nostri. Ma la mia squadra di pronto soccorso in questo caso è riuscita a fare un miracolo”. Tra gli altri uomini illustri salvati, Aristotele strappato all’annegamento, Abraham Lincoln (raggiunto da una pallottola alla testa) e l’ex presidente francese, Felix Faure, morto nelle braccia della sua amante all’Eliseo per un aneurisma nel 1899. Il principe Filippo I di Francia, che avrebbe dovuto succedere al padre, re Luigi VI, morì per un trauma cranico dopo essere caduto da cavallo. E’ quindi suo fratello, destinato a prendere i voti, a salire al trono al suo posto sposando Eleonora d’Aquitania. ”Se avessimo salvato Filippo – conclude Boutaric – forse non ci sarebbe stata la guerra dei 100 anni”.