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Podcast. Quando la chitarra suona al cuore. Gary Moore
Terminata una lunga tornèe mondiale in cui aveva rispolverato il suo repertorio hard rock dopo quasi 20 anni, Gary Moore si prese un lungo periodo di pausa, durante il quale aveva comunque in progetto la realizzazione di un nuovo disco hard rock (di cui esibiva già in sede live tre brani inediti) e un nuovo album blues.
Non fece in tempo: Gary Moore si spense in una stanza dell'hotel Kempinski Hotel durante una vacanza a Estepona, in Spagna, ucciso da un infarto; la sua fidanzata, lo trovò già privo di vita alle 4 del mattino. Aveva solo 59 anni. Dopo la sua morte, molti musicisti hanno commentato il talento di Gary Moore. Tra loro: Ozzy Osbourne, Bob Geldof, Roger Taylor, Brian Downey, Bryan Adams. Roba grossa.
Podcast. I Crociati del Jazz. The Crusaders
In più di una occasione mi è stato chiesto se c'è un ordine particolare con cui decido di parlare di un artista piuttosto che un altro. La risposta è: No, non c'è. In genere mi avvicino agli scaffali di casa dove conserviamo i dischi e passo le dita sui dorsi delle copertine. La musica passa attraverso esse ricordandomi il contenuto di quel determinato disco. E' una questione di empatia: il disco che fa più breccia di altri, determina la ricerca della settimana. Questo giro è dedicato, per questo, ai Crusaders.
Podcast. I Wheater Report
La torta con le fragole e’ il dolce che ho preparato lunedì scorso. Questa torta e’ davvero deliziosa, soffice e fresca ed e’ un ottimo modo per iniziare la giornata libera dal lavoro. Farla mi rilassa. Potete prepararla per la colazione o per la merenda dei bambini se ne avete, noi l’abbiamo mangiata dopo cena ed e’ stata graditissima. Se, come me, amate i dolci con le fragole, provate la mia ricetta e fatemi sapere cosa ne pensate, io la trovo fragolosa, ops…volevo dire favolosa. Buona settimana a tutti quelli che seguono la mia rubrica e a chi è capitato per caso su questa pagina.
Avete capito bene. D'ora in avanti questa rubrica si occuperà di musica e torte: ogni volta che mi metto a scrivere di musica e libri, i libri non sono disponibili, e allora…
Podcast. Destini incrociati: i fratelli Randy e Michael Brecker
La famiglia Brecker è stata una bella grande famiglia. Il padre, avvocato di professione e pianista per amore, trasmise la passione per il jazz ai due figli Randy, il maggiore, e Michael, il più piccolo. Entrambi però preferirono i fiati: Michael in particolare passò dal clarinetto, il suo primo strumento, al sax e trovo la sua piega con il sax tenore. Tra Randy e la tromba fu amore a prima vista. I due fratelli fecero propria la lezione ricevuta dal padre e per questo motivo non proseguirono con gli studi preferendo la musica.
Podcast. Come Billy Corgan ci ha cambiato la vita
Non è ancora maggiorenne. Ma era già grande all'epoca. Ventiquattro ottobre 1995 esce "Mellon Collie and infinite Sadness". Sono gli Smashing Pumpkins, ma si scoprirà che quel doppio disco è stato quasi suonato interamente (oltre che cantato) da Billy Corgan, il lider maximo, il creatore delle "zucche". Se in letteratura "Il giovane Holden" di Salinger è considerato il romanzo di formazione (e l'articolo determinativo non è una pura formalità), nella musica questo è il disco di formazione per un'intera generazione, la mia, quella che ha bypassato da un po' il trentesimo anno d'età.
Podcast. George Benson: una questione di cuore
Lo stile raffinato di George Benson lo si riconosce da sempre e i suoi dischi mostrano anche la sua capacità di cantante e intrattenitore senza che queste abilità torcano un pelo alla sua sensibilità tecnica. E' nato nel 43 a Pittsburgh e cresciuto in un quartiere afro americano, quello dell' " Hill District" pieno di attività musicali e locali che hanno dato i natali a parecchia brava gente tipo Kenny Clarcke o Billy Strayhorn. Ha cominciato fi da bambino strimpellare grazie all'ispirazione del suo patrigno che successivamente gli regalò la sua prima chitarra elettrica che gli consenti di intrattenere il pubblico nei locali della sua città.
Podcast. Le nuove generazioni del jazz: Jamie Cullum
Raramente io e il mio due di copia andiamo d'amore d'accordo in fatto di musica. Trovo, talvolta, il suo rigore un po' "vetero" (qui alludo anche alle sue idee in fatto di politica) e che hanno a che fare con la sua anagrafe. Capiamoci, (sennò la Manduca me la ritrovo dietro la porta), va tutto molto bene, se non fosse che qualche volta i toni con cui confliggiamo sono sopra le righe. Ma sono battibecchi che in amore ci stanno tutti. Non ho dovuto scontrarmi, anzi, quando mi sono messa a scrivere di Jamie Cullum con lui che cercava di sbirciare, come si fa tra compagni di banco, il soggetto dell'appuntamento di giro della rubrica.
Podcast. Storia del Pop. Michael Jackson
Avevo già chiuso il "pezzo" sul re del pop quando è comparso tra le mani il libro edito da Piemme in uscita questi giorni e che fa i conti sulla vanagloria di una famiglia che ha cercato quell'unione intorno al figlio morto che non era riuscita a tenere assieme quando era in vita. Il libro è stato scritto da Randall Sullivan, che viene salutato come un serio professionista del giornalismo investigativo che ha dato alle stampe la sola pubblicazione post mortem attendibile e autorevole che fa i conti con i molti interrogativi che la morte di Michale Jackson ha lasciato in sospeso, compresa l'agonia che l'autore fa risalire a molto tempo prima della morte vera e propria del grande artista.
Podcast. Storia del R&B. I fratelli Buddy e Ella Johnson
Quante volte ho ripetuto, su queste pagine virtuali, che il talento si vede da subito. Non fa eccezione l'eroe, anzi, la coppia di eroi di questo giro. Lui e lei: Buddy e Ella Johnson formarono una coppia tra le più fortunate e di maggiore successo nella storia del R&B e della musica "big band" come dirò tra qualche riga. La sua passione, quella di Buddy intendo, per la musica, si sviluppò in giovane età, a 5 anni i genitori gli fecero prendere le prime lezioni di piano e durante l'adolescenza e coltivò il suo talento musicale componendo e arrangiando musiche per la chiesa della sua comunità e per gli spettacoli scolastici. Nel 1938 si trasferì a New York e l'anno successivo andò in tournée per l'Europa con la rivista del Cotton Club.
Podcast. Le donne del R&B: Alicia Keys
Alla fine ho capito da dove il cuoco più famoso del mondo abbia mutuato il titolo del suo programma. Hell's Kitchen, infatti, non è solo il nome del famoso show di Gordon Ramsey, ma il quartiere dove è nata la beniamina di questo appuntamento: Alicia Keys.
A New York, si sa, si può fare di tutto se si ha talento. La nostra a sedici anni era già iscritta alla Columbia University e si diplomava pieni voti da un altra parte, precisamente al PPAS: la Performing art school di NY. Per capirci: questa signorina non solo ha una voce straordinaria, ma suona pure il piano, il violoncello, il sintetizzatore, il basso, il clarinetto e altro ancora. Roba grossa per una che di battesimo fa Augello-Cook ed è dell'81'. Che invidia: tutte, dico, tutte a Lei